Nervesa Tricolore saluta il Presidente


Dicembre 2004

Conferita alla città la Medaglia d’oro al Valore Civile
Il presidente all'ossario sul Montello e al sacello di Francesco Baracca

Oggi 3 novembre 2004, ogni angolo di Nervesa della Battaglia  è vestito del Tricolore. In questa splendida cittadina, tra l’altro baciata da un sole primaverile, qualsiasi casa è stata preparata con cura perché è un giorno di grande festa. Infinita è la gioia perché la suprema autorità nazionale, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, rende visita a questi luoghi, facendo rimembrare con genuina volontà, le  tristi ed eroiche gesta di chi, più di ottant’anni fa, qui ha lasciato la vita o quantomeno la gioventù.
Ci voleva questo Presidente per cancellare l’ipocrisia e l’indifferenza che avvolge gli occhi di molti.


Il presidente Ciampi


Il Presidente tra la gente


L'Ossario di Nervesa della Battaglia

Ci voleva questo Presidente perché la Piave o il Piave  e la sua gente, ricevessero il giusto riconoscimento per il tributo di sangue e di sofferenze devoluti all’Italia, che così scrisse le pagine più gloriose e significative della sua storia. Sarebbe ingeneroso poi, dimenticare tutti quei ragazzi giunti sin qui da ogni parte d’Italia a fronteggiare l’invasore.  Chi di loro ha avuto la fortuna di tornare a guerra finita, nei propri luoghi natii, ha tramandato alle successive generazioni il ricordo indelebile di quei momenti, trascorsi a combattere sulle rive del “Fiume sacro alla Patria”.
Ci voleva questo Presidente per lenire il livore di chi si è sentito dimenticato dalle massime istituzioni che in questi luoghi sono venute ben poche volte.
Bravissimi gli alpini della protezione civile di Treviso vigilanti sugli incroci e sui parcheggi. L’encomiabile organizzazione ha approntato la visione in diretta, tramite alcuni schermi giganti, dell’intera solenne cerimonia svoltasi all’Isola dei Morti di Moriago della Battaglia. E’ stato inoltre istituito un efficiente  servizio di bus-navetta per accedere ordinatamente all’Ossario militare. Solerte e disponibile la Croce rossa, garante dell’incolumità dei presenti, la nutrita presenza delle forze dell’ordine. Gradevoli le impegnate esecuzioni dei ragazzi del coro “Green Singer” di Ponte di Piave, apprezzate dai coetanei alunni delle medie ed elementari di Nervesa e da alcune migliaia di maestranze partecipanti a questa storica occasione.
Nei presenti serpeggia la delusione perché il conferimento della Medaglia d’oro al Valore Civile è avvenuto a Moriago e non qui. E’ comunque lungo e scrosciante l’applauso quando lo schermo gigante posizionato a fianco dell’Ossario trasmette questo evento. Poco importa se nel discorso ufficiale del Presidente Ciampi e nelle motivazioni dell’assegnazione delle Medaglie d’oro vi sono lapsus storici d’una certa rilevanza, sarà compito degli organi preposti correggere gli errori prima che vengano registrate quest’ultime nella Gazzetta Ufficiale. L’onorificenza conferita a Nervesa, come del resto quella di Moriago,  è strameritata ed è dedicata alla gente che in quei terribili tempi subì il martirio della guerra, la distruzione delle case e lo sfollamento, la fame e la miseria. Poco dopo mezzogiorno, puntuale come da programma, arriva il Presidente Ciampi preceduto dai corazzieri, dai carabinieri motociclisti, da uno stuolo di autorità politiche locali e di alti ufficiali delle varie armi. Il comandante delle truppe alpine il Ten. Generale Job era invece giunto anticipatamente  ed aveva seguito l’intera manifestazione di Moriago al video. Se all’Isola dei Morti vi è stato il clou della visita del Presidente Ciampi nella Marca Trevigiana, qui a Nervesa della Battaglia il contatto con i presenti è diretto, quasi informale. Carlo Azeglio Ciampi suscita un entusiasmo e una simpatia tali da ricordare il settennato di Sandro Pertini, illustre predecessore. Il segreto è nei modi semplici, nel sorriso genuino, nella fermezza nel condannare malcostumi ed ingiustizie, nel voler far riappropriare l’Italia dei suoi valori sacri e tradizionali.
Piccolo di statura, minuto ma energico Egli presenzia all’Onore ai Caduti le cui spoglie dimorano quassù. Seppur stretto nei tempi del rigido cerimoniale, saranno poco più di 20 minuti in tutto,  Ciampi saluta tutti e si ferma, chi scrive ne è testimone diretto,  a dare la mano a due persone che gli dicono “veniamo dall’Argentina, Presidente!” Da lì è un susseguirsi di mani protese, con il Presidente pronto a stringerle tutte sino a fermarsi di nuovo per un riverente  arrivederci a 360 gradi.  Sale sull’auto presidenziale  fra gli applausi, sosta in forma privata al Sacello Monumento di Francesco Baracca, l’eroe asso fra gli assi del cielo, mai dimenticato. Il Presidente parte poi per Trieste, lasciando nell’animo dei presenti,  quel qualcosa che fa bene al cuore e che ci lascia ancora  speranza per il futuro.

Renzo Sossai



L'abbraccio delle Associazioni a Ponte della Priula

Dovunque l'omaggio al Presidente

Non solo a Moriago e Nervesa si è reso omaggio al Presidente della Repubblica Ciampi.
Anche lungo le strade ci sono state scolaresche, cittadini, gruppi che hanno salutato la massima carica dello Stato che transitava in auto.
In particolare, a Ponte della Priula, sullo storico ponte del Piave dove un monumento ricorda i caduti, la Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Susegana ha chiamato a raccolta i sodalizi suseganesi iscritti, a cui si sono aggiunte le rappresentanze di numerosi Gruppi Alpini dei paesi limitrofi.
Presente uno dei Vessilli sezionali, la tromba di Ugo Granzotto ha suonato l’attenti al passaggio del Presidente che ha salutato con ampi gesti della mano.