LE SENSAZIONI DEI BAMBINI


Luglio 2005

Quel giorno al teatro Accademia abbiamo provato una forte emozione quando siamo usciti dietro il maestro Giorgio nel grande palcoscenico pieno di luci e di bandiere e tutti ci battevano le mani. Ci batteva forte il cuore perché avevamo paura di sbagliare le parole dei canti. Alla fine la maestra Simonetta ci ha sorriso così abbiamo capito che eravamo stati bravi. (cl. I)

Andare in un teatro così grande è stata un’esperienza che non dimenticheremo mai. Cantare davanti a tutte quelle persone che stavano attente e ci applaudivano è stato bellissimo, il cuore ci batteva forte forte. Dietro di noi c’erano due alpini alti e seri, uno di loro che aveva la barba e i guanti bianchi teneva una specie di bandiera verde piena, ma proprio piena di medaglie che luccicavano come l’oro. (cl. lI)

Quando siamo entrati in fila come dei soldati avevamo un po’ di paura, ma il maestro Giorgio ci aveva detto che la sala era piena di amici che non vedevano l’ora di sentirci cantare e allora siamo stati meglio. Prima abbiamo cantato Fratelli d’Italia e ci siamo messi la mano destra sui cuore, quelli giù invece erano tutti in piedi e cantavano con noi. È stata proprio una bella giornata anche se fuori pioveva forte. (cl. III)

Prima di entrare le maestre ci avevano detto di guardare sempre la maestra Simonetta e di stare attenti alle battute del tempo, soprattutto quando con il flauto dovevamo attaccare la seconda strofa dei Signore delle Cime che era difficile. Durante le prove c’era sempre qualcuno che sbagliava la nota, ma quel giorno siamo stati perfetti e ci hanno fatto un sacco di complimenti. (cl. IV)

Credo che per tutti noi sia stata una giornata indimenticabile. Abbiamo ricevuto tanti applausi ma la cosa che ci è piaciuta di più è stato quando, alla fine dello spettacolo, abbiamo cantato ancora Fratelli d’Italia: sui palco sono saliti due alpini che si sono messi a cantare con noi ed erano veramente bravi perchè anche loro si ricordavano tutte le parole. Alla fine l’alpino più anziano (il maestro ci ha detto poi che era il capo di tutti gli alpini) ha dato alla maestra Simonetta un mazzo di fiori e lei è diventata tutta rossa. A noi invece ci ha ringraziato perché gli abbiamo fatto un grande regalo e ha concluso dicendo che eravamo stati bravissimi e che magari tutti i bambini fossero come noi. (cl. V)