Cerimonia di posa della prima pietra del Museo Alpino
La presentazione dei Libro verde .
Cantano, eccome cantano i Cori Alpini
La protezione civile è schierata
Il colpo d’occhio su Piazza Cima
Caraffe dell'80° per il Presidente Perona
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E' stato un terzo fine settimana di aprile
all’insegna delle celebrazioni dell’Ottantesimo per le penne nere coneglianesi, che hanno onorato con una presenza
massiccia tutte le cerimonie.
Dalla posa della prima pietra del Museo della Vita Alpina, alla visita-pellegrinaggio al Bosco delle Penne Mozze, alla
presentazione del Libro Verde della Solidarietà Alpina, alla serata dei Cori delle Brigate Alpine, fino alla imponente
cerimonia finale, dal 14 al 17 aprile, Conegliano, avvolta nel tricolore, ha vissuto momenti di grande partecipazione e
coinvolgimento all’insegna degli Alpini.
IL MUSEO
Giovedì 14 aprile la posa della
prima pietra del restauro della ex caserma Marras, dove troverà posto il Museo della Vita Alpina di Conegliano. La
tradizionale recinzione blu della ditta Brandolin-Dottor, l’impresa incaricata di realizzare il restauro dell’ex
caserma, è stata personalizzata dal fotografo e creativo Oliviero Toscani con delle scritte ispirate a motti e canzoni
delle penne nere. L’ex caserma di piazza San Martino diventerà un Museo Alpino per il quale già stanno affluendo
nella sede sezionale di via Beccaruzzi numerosi e preziosi reperti storici della vita militare degli Alpini. E a
questo proposito il Presidente
Antonio Daminato, in occasione della posa della prima pietra, ha invitato gli Alpini ed i cittadini a donare al Museo i
reperti eventualmente conservati in casa, lasciando così una traccia della propria generosità e della memoria alpina che
deve essere patrimonio di tutti. Il progetto del museo è stato donato da Fondazione Cassamarca ed è seguito personalmente dall’ingegner Piero Semenzato.
Gli Alpini stanno facendo la loro parte nel recupero dell’ex caserma e nella costruzione della passerella pedonale che
unirà il Ponte di San Martino con il Ponte della Madonna.
IL CONSIGLIO NAZIONALE
Se la serata di venerdì 15 aprile ha permesso al Presidente Corrado Perona
dì “abbracciare” i 30 capigruppo, i consiglieri sezionali e tanti Alpini nelle
sede del Gruppo di San Vendemiano, la mattinata dì sabato ha visto la riunione in municipio a Conegliano del Consiglio
Direttivo Nazionale preceduto dal benvenuto del sindaco Floriano Zambon.
ALLE PENNE MOZZE
Nel pomeriggio del sabato una
visita al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino, sotto una pioggia battente, ha rappresentato uno dei momenti
più significativi delle celebrazioni dell’Ottantesimo.
La visita-pellegrinaggio ha portato a Cison il Presidente Perona e il Labaro Nazionale protetto per la pioggia battente.
Tanti, comunque, gli Alpini
presenti.
IL LIBRO VERDE
Alle 18 di sabato 16 aprile, al
Teatro Accademia di Conegliano, c’è stata la presentazione del Libro Verde della Solidarietà Alpina 2004. Il libro
raccoglie tutti i lavori realizzati dagli Alpini sul territorio nazionale e le somme devolute a tini benefici.
E le ore lavorate dalle penne nere nel 2004 sono state oltre un milione e 10 mila, mente 3 milioni 909 mila sono gli
euro devoluti dagli Alpini ad enti e associazioni.
I BAMBINI
Applausi dell’emozionato
Presidente Perona al coro degli alunni della scuola elementare dì Godega che hanno intonato insieme al lui e a tutto il
pubblico del teatro Accademia, l’Inno di Mameli.
La presenza dei bimbi alla presentazione del Libro Verde della Solidarietà Alpina 2004 è stata organizzata dal
maestro-alpino e vicepresidente della Sezione di Conegliano Giorgio Visentin e frutto del lavoro
della maestra Simonetta Randis.
Gli scolari di Godega, oltre all’inno nazionale, hanno intonato Il
Piave, l’inno alla gioia, Signore delleCime, Era una notte che pioveva e
Ta-Pum.
I CORI ALPINI
Alle 20,30 del sabato, sempre
al Teatro Accademia, la rassegna dei Cori Alpini dei congedati delle cinque brigate: un momento di musica e cultura
alpina con i canti che hanno fatto la storia delle penne nere.
Una manifestazione tenacemente voluta da Giuseppe (Bepo) Benedet, che ha ricevuto il plauso unanime di tutti.
Con il Teatro Accademia completo in ogni ordine di posti, la serata ha raccolto il meritato successo, soprattutto per la
qualità dei cori che si sono esibiti.
Nell’occasione la sezione ANA di Conegliano ha raccolto un significativo contributo per le associazioni Piccola Comunità
e Lotta contro i tumori “Renzo e Pia Fiorot”.
Al termine del concerto sono intervenuti il Presidente Corrado Perona e il vescovo della diocesi di
Vittorio Veneto Mons. Giuseppe Zenti.
Poi c’è stata la possibilità di cenare presso lo stand allestito nel piazzale delle piscine al Colnù.
LA CERIMONIA
Domenica 17 aprile, di buon
mattino, già c’era movimento nei pressi del monumento di Piazza IV Novembre.
La cerimonia comincia poco dopo le 8,30 con l’alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai
caduti, presente il Labaro Nazionale con le sue 207 medaglie d’oro, portato dall’Alpino Lino Chies.
L’ammassamento degli Alpini, subito dopo, lungo via Fenzi e in piazzale San Martino, da dove si è mosso il corteo,
aperto dai gonfaloni di tutti i Comuni che ospitano i Gruppi Alpini della Sezione di Conegliano, con a fianco i loro
Sindaci.
Suddivisa in rappresentanze
delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, in rappresentanze delle Sezioni ospiti e dei Gruppi della Sezione di
Conegliano, la sfilata ha attraversato il centro della città, passando davanti alla Gradinata degli Alpini dove, ai
piedi della tribuna, era esposto il Labaro Nazionale.
Tra i reduci che hanno sfilato, anche Angelo Antoniazzi, decano dei soci della Sezione,
accompagnato con una carrozzella.
Uno scatenato, quanto emozionato, Nicola Stefani ha scandito il passaggio delle Sezioni ospiti e dei Gruppi del
Coneglianese con parole accalorate e sempre puntuali.
Salito da via Marconi, il corteo si è inoltrato per via XX Settembre, per raggiungere piazza Cima dove, poco dopo le 11,
c’è stata la messa al campo officiata da Mons. Domenico Perin e Mons. Romano Nardin, presenti la
Fanfara della sezione di Conegliano e la Fanfara dei congedati della Brigata Alpina Julia.
Fin qui la nuda cronaca dì un week-end molto intenso, che ha messo a dura prova l’organizzazione della Sezione, ma che,
alla fine, ha premiato con il successo tutti gli Alpini che si sono impegnati in prima persona nel promuovere questo o
quel evento. A tutti va il grazie del Presidente Antonio Daminato.
Dalla cerimonia del giovedì
sera fino al congedo della domenica pomeriggio si è sempre respirato un’aria di serenità, forti della macchina
organizzativa messa in piedi per accogliere degnamente i Dirigenti Nazionali
dell’ANA e per promuovere cerimonie degne di questo nome.
E la sensazione è che per davvero il Presidente Perona e il Consiglio Direttivo Nazionale siano rimasti ben impressionati
dell’organizzazione, non ultima quella della cucina da campo, allestita al Colnù, capace di sfornare e di servire in
tavola oltre un migliaio di coperti.
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