AL BOSCO DELLE PENNE MOZZE


Luglio 2005

Il Presidente Corrado Perona
ed il Consiglio Direttivo Nazionale
al Bosco delle Penne Mozze





La visita al Bosco delle Penne Mozze del Presidente A.N.A. Corrado Perona e del C.D.N., per colpa del maltempo che ha flagellato il pomeriggio di sabato 16 aprile, è stata ridotta nei tempi rispetto al programma previsto.
Il Presidente ed i consiglieri sono saliti in ogni caso sul Col Madan ad onorare con la propria presenza “il Parco della rimembranza dei caduti alpini trevigiani”. Lassù il comitato dell’ASPEM aveva sapientemente organizzato la cerimonia che si è svolta purtroppo sotto una pioggia insistente.
L’Alzabandiera e i successivi  Onori ai Caduti  e al Labaro Nazionale dell’A.N.A.  hanno solennizzato l’evento.
Sono poi seguiti i discorsi ufficiali.
Il Presidente dell’ASPEM Claudio Trampetti, gratificato ed emozionato per la presenza delle massime autorità dell’A.N.A., ha illustrato brevemente la storia del Bosco delle Penne Mozze, spiegandone gli intenti perseguiti, intenti nati dal mobilissimo pensiero di Mario Altarui e messi in pratica, nel corso di oltre trent’anni di vita, dalla dedizione e dalla tenacia degli alpini di Cison di Valmarino. IL Presidente Perona commosso ha elogiato l’opera sin qui compiuta e si è detto dispiaciuto nel non poter accedere, viste le condizioni meteorologiche, al percorso itinerante fra le steli delle “Penne Mozze”. Egli ha in ogni caso promesso che quanto prima presenzierà alla manifestazione che si tiene ogni anno la prima domenica di settembre.
Il coro A.N.A. di Vittorio Veneto ha eseguito i canti che hanno fatto la storia degli alpini, confermando se ce ne fosse stato bisogno, la consueta maestria che fa entrare di diritto questo gruppo di cantori nell’elite della corale alpina. Particolarmente commovente e coinvolgente l’esecuzione di “Penne Mozze” scritto da Mario Altarui e musicato dal Maestro Efrem Casagrande.
Non è mancato alla fine della manifestazione un lauto e conviviale rinfresco preparato e offerto dagli alpini cisonesi.

Renzo Sossai