AL CONTRIN |
Dicembre 2005 |
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Il raduno al Rifugio Contrin è un appuntamento fondamentale nell'estate alpina che è fatta di numerose commemorazioni
nei luoghi che hanno edificato lo spessore morale della nostra memoria collettiva.
Anche quest'anno, giunti alla 23^ edizione, in tanti sono saliti lungo i percorsi che portano verso l' “Alta Via Contrin”.
Tutto ciò, nonostante l'afa e l'umidità che non hanno risparmiato nello scorso mese di giugno i dintorni di Alba di
Canazei che pur si trova a 1500 m. sul livello del mare.
Sfruttando la conoscenza del territorio del caro consigliere sezionale Pietro Masutti, il nostro gruppo d'amici è asceso
seguendo un itinerario secondario, passante all'interno dell'abitato e confluente in un bosco lussureggiante
attraversato da un ruscello che ha reso fresca e piacevolissima la prima parte della nostra camminata.
Giunti poi nella
zona sovrastante ai pascoli siamo rimasti estasiati come sempre dalla visione delle pendici del grandioso comprensorio
della Marmolada.
Quasi senza accorgerci siamo arrivati nei pressi dei rifugi Contrin e Reatto, meta della nostra
passeggiata a 2050 metri d'altitudine.
Fra le centinaia di rappresentanze alpine la Sezione di Conegliano ha come il solito degnamente presenziato con il
proprio vessillo, con le fiamme dei gruppi: Santa Lucia, Maset Città, Vazzola e da alcune decine di nostri associati.
L'alzabandiera e l'onore ai caduti con la deposizione della corona d'alloro al "Cippo Andreoletti" ha come di consueto
aperto la cerimonia.
Dopo il benvenuto dei rappresentanti della Sezione di Trento, del Sindaco di Pozza di Fassa, del
Presidente della Commissione Contrin Martini c'è stata l'allocuzione ufficiale tenuta dal Consigliere Nazionale Ivano
Gentili che sostituiva il Presidente Nazionale Corrado Perona convalescente da un piccolo intervento chirurgico.
Infine
la santa messa officiata come nelle scorse annate da Mons. Augusto Covi cappellano della Sezione di Trento.
L'omelia del
sacerdote ha approfondito i temi delle letture della domenica dedicata a San Vigilio, accomunato dal celebrante a San
Maurizio patrono degli Alpini. Verso la fine della predica Monsignor Covi ha dovuto comunicare la notizia della morte di
un cinquantacinquenne modenese, probabilmente alpini, colto da un infarto mentre saliva verso il rifugio.
Un silenzio
perentorio ed amaro per alcuni lunghi interminabili secondi si è perpetuato nell'animo dei presenti.
Abbiamo poi
ricordato che durante il precedente passaggio nel bosco avevamo udito e intravisto l'atterraggio di un elicottero, quasi
certamente del SUEM, giunto a soccorrere purtroppo inutilmente la sventurata persona.
Inutile affermare che il fatto ha
intristito la nostra discesa a valle, pur sapendo che il destino di noi tutti non gioca mai a carte scoperte.
Un ultimo “pieno” d'aria pura e poi il ritorno a casa, verso quel caldo opprimente di un'estate che sembrava dovesse
passare alla storia come una delle più torride.
Renzo Sossai
Emozioni al ContrinDomenica 26 giugno ho partecipato per la prima volta e nelle vesti di “bocia” al raduno al Rifugio Contrin. E’ stata
una esperienza unica ed indimenticabile: una lezione di storia che, insieme alle emozioni provate, porterò dentro di me
per lungo tempo. Aberto Galli |