SILENZIOSA TESTIMONIANZA DI DUE ALPINI |
Dicembre 2005 |
I funerali di due nostri Alpini nati entrambi a
Colfosco, un vecio e un bocia, diventano motivo
di tante riflessioni, qualcuna ad alta voce. Il vecio è Angelo Antoniazzi, 95 anni, reduce di guerra, veterano dei soci della Sezione ANA di Conegliano, iscritto al Gruppo Colfosco, che ci ha lasciato il 19 giugno e che è stato salutato con tutti gli onori. Il bocia è Giovanni Benincà, 44 anni, una moglie e una figlia appena maggiorenne, iscritto al Gruppo Collalto, che è stato salutato per l’ultima volta il 30 settembre scorso nella chiesa di Barbisano, troppo piccola per contenere tutti quelli che gli hanno voluto testimoniare il loro affetto. Due funerali molto partecipati e commoventi, accompagnati dalla presenza di tanti Alpini. Il primo funerale per salutare un Alpino che ha vissuto per intero la sua vita, ma che se n’è andato d’improvviso, con la serenità di sempre, quasi non volesse disturbare. Il secondo funerale per dire addio ad un giovane che da tanti anni lottava a viso aperto con la malattia, preoccupato più per chi sarebbe rimasto che per la sua vita e per una sofferenza che nell’ultimo periodo gli aveva dato poca tregua. Giovanni Benincà era a Parma con gli Alpini di Collalto. In corriera con gli altri, sotto la tenda con gli altri, a cantare sommessamente con gli altri, a dare una mano a tutti gli altri Alpini del Gruppo. La sfilata no: troppo faticosa. |
Agli Alpini di Collalto piace
ricordarlo nel campo allestito a
Parma, col cappello in testa,
seduto vicino al marmittone
della pastasciutta con il mestolo
in mano a servire gli amici che
passavano davanti col piatto.
Qualche battuta, sempre col sorriso
sulle labbra, felice e soddisfatto
di quella che forse in cuor
suo sapeva sarebbe stata l’ultima
Adunata Nazionale. Antonio Menegon |