ASSEMBLEA SEZIONALE 2006


Ottobre 2006

Il verbale

Il giorno 5 marzo 2006, presso l'Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.

Ordine del Giorno:
1. Verifica Poteri
2. Nomina del Presidente dell’assemblea, del segretario e di 3 scrutatori
3. Lettura ed approvazione verbale precedente assemblea4. Relazione morale
5. Relazione finanziaria
6. Bilancio di previsione
7. Relazione dei Revisori dei conti
8. Determinazione quota associativa 2007
9. Nomina di n° 9 delegati all’Assemblea nazionale
10. Discussione ed approvazione delle relazioni
11. Elezione di 7 consiglieri scaduti.

1. Verifica Poteri.
Viene data lettura del verbale della riunione svoltasi il 3 marzo 2006. Il numero dei soci dell'anno 2005 è di n. 4.690 (-7). Gli amici iscritti sono 903(+73). I delegati ammessi e che costituiranno l’assemblea sono 190.

2. Nomina del presidente dell’assemblea, segretario, scrutatori.
Nicola Stefani viene proposto e confermato con votazione palese quale presidente dell’assemblea; segretario Claudio Lorenzet; scrutatori: Gabriele Dal Bianco, Marcello Silvestrin, Silvano Armellin. Vengono riconfermati i membri della Commissione verifica poteri.

Si osserva un minuto di silenzio in onore delle nostre medaglie d’oro rappresentate sul vessillo sezionale e dei colleghi che ci hanno preceduto.

Stefani:
I candidati sono proposti per una parte dai capigruppo, una parte candidature spontanee o promosse da altri gruppi all’interno della nostra sezione. Questa assemblea chiude i sacrifici, gli entusiasmi, le tensioni che hanno arricchito la vita alpina del mandamento di Conegliano per festeggiare i nostri 80 anni, arrivati in un lampo. Non si sono ancora spenti gli echi del 60° e del 70° e oggi ci troviamo qui a trarre un bilancio di questa attività che ci ha visti protagonisti indiscussi nel panorama associativo nazionale. Ne è testimonianza la presenza del presidente nazionale più volte tra noi.

3. Lettura ed approvazione verbale assemblea precedente.
Si prende atto che il verbale della precedente assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi di luglio 2005 e si da quindi per letto ed approvato.

4. Relazione morale per l'anno 2005 a cura del presidente Antonio Daminato.
Anno dell’80°.
All’assemblea dell’anno scorso eravamo ai blocchi di partenza; a un anno di distanza possiamo dire che ce l’abbiamo fatta. E’ stato un anno molto impegnativo e l’esposizione delle attività farà capire quanto impegno c’è stato, e quanto tempo è stato sacrificato per la riuscita dell’80°.
Un anno difficile perchè si comincia a notare con i numeri che i nostri associati tengono a scemare. Da poco è mancata la leva ma già ci comincia a notare qualcosina. Il numero totale degli iscritti è aumentato di poco, ma questo grazie all’iscrizione di amici più che di alpini, 7 alpini in meno e 73 amici in più. Le stesse tendenze si notano anche nelle altre sezioni, il discorso sempre più attuale è quello della nostra vita futura.
Il discorso degli amici è stato affrontato più di qualche volta dal nostro presidente nazionale, anche sull’Alpino c’è una sottolineatura perché questo argomento dovrà essere soppesato pesantemente dalle sezioni.
Gli amici degli alpini sono nati dopo il 1976, per dare riconoscimento a chi aveva prestato servizio fattivo in Friuli. Ma esiste il rischio che le cose vadano secondo quelli che non erano i principi di partenza. Bisogna fare grande attenzione nell’iscrivere gli amici degli alpini. Ci sono amici che meriterebbero il capello più di qualche alpino, altri l’hanno scambiata per una aggregazione ludica o enogastronomica, che sono aspetti marginali e deteriori che non devono avere il sopravvento, avremo snaturato il senso della nostra appartenenza. Noi abbiamo dei doveri precisi nei confronti di chi ci ha preceduto e non possiamo svilire la nostra immagine. Dal di fuori molti ci guardano con sufficienza, perché in passato è stato dato troppo risalto a questi aspetti folcloristici, questo non è quello che noi vogliamo, l’immagine dell’alpino ubriaco è la peggiore immagine che noi possiamo dare e non facciamo certo onore a queste medaglie d’oro o a chi ha combattuto sui vari fronti. Non deve essere questa l’immagine, quando siamo in giro, e quando la gente ci guarda, dobbiamo dare l’immagine della correttezza, fermezza, compostezza, ricordo preciso dei nostri doveri, sempre e comunque.Appena rientrati dall’adunata di Parma, in consiglio, dissi che se l’anno dopo avessi avuto l’avventura di vedere ancora un trabiccolo con la scritta sezione di Conegliano, mi sarei dimesso immediatamente, lo confermo a Voi. Che non li veda ad Asiago, la prima cosa che farei sarebbe di dare le dimissioni, questo per dovere nei confronti vostri ma anche miei; se uno non ha la capacità di essere ascoltato non ha il diritto di presiedere una sezione.

L’assemblea applaude.

Attività del 2005

- Aprile

Il 2 aprile c’è stato l’intervento a Roma della Protezione Civile per le esequie al papa, per l’elezione del nuovo papa e anche per il ripristino della situazione. La Protezione Civile per mezzo di Danieli ha fatto una puntualissima relazione che qui sintetizzo: A Roma sono intervenuti 25 alpini, precettati dalla PC nazionale, qualcuno c’è stato anche tutte e 3 le volte. E’ stata una operazione svolta con la massima puntualità e precisione dagli alpini, che hanno dimostrato una volta in più che basta chiamarli e che le cose vengono fatte. A Torino durante le ultime olimpiadi, l’organizzatore diceva che quando voleva che le cose fossero fatte e fatte bene, chiamava gli alpini.

La protezione civile è stata sotto il mirino del nostro presidente nazionale e del CND perché si è stati un po’ troppo buoni nell’accettare troppe iscrizioni di gente che ha scambiato la P.C. come un mezzo di andare in giro vestiti in modo particolare. Il volontario di PC prima di tutto è un alpino che svolge un compito particolare delicato ed impegnativo. Non deve scambiare l’ANA come un mezzo per mettersi agli incroci delle strade e fare i pagliacci, probabilmente qualcuno si è sentito molto investito della parte quando indossava un tuta. Il presidente nazionale ha sollecitato un intervento dei presidenti di sezione e dei responsabili di PC affinché vengano riviste le posizioni di chi non partecipa correttamente alla vita del nucleo di P.C., è inutile avere tanti iscritti se quando serve ce ne sono una manciata, ben sapendo che costano dei bei soldini alla sede nazionale per le assicurazioni. Pochi ma buoni. Senza togliere nulla a chi opera con molta responsabilità e personalità. Dalla provincia ha avuto 2 mezzi di locomozione ed intervento professionali, ha avuto in comodato d’uso un PC portatile da Treviso Volontariato. Questo è merito della PC stessa che si è resa parte diligente per chiedere questi mezzi. Sono arrivate anche magliette, mezzi di conversione elettrica. Oggi il nostro nucleo è dotato di buoni mezzi di intervento. C’è sempre da migliorare. Si cercherà di fare nei limiti del possibile. Quest’anno lo stanziamento a bilancio è stato ridotto perché c’è meno necessità di equipaggiamento.
La PC ha partecipato alla manifestazione triveneta e ai vari incontri che si volgono nel corso dell’anno in giro per l’Italia.
Per quanto riguarda l’aspetto dei Comuni, che hanno l’obbligo di istituire un nucleo di PC. Diversi comuni si stanno appoggiando alla nostra struttura. San Vendemiano è operante da qualche anno. Lo scambio e proficuo come è buona l’armonia. La stessa cosa stiamo mettendo a punto con altri comuni, Pieve di Soligo, Susegana, Conegliano, Refrontolo, e altri, tutti basati sul principio chiarissimo e netto che gli alpini restano tali e che vanno impiegati per di PC, e non per altre cose, come intervenire in occasione di sagre, di deviare il traffico, o altro. Sappiate che nessuno può interrompere il traffico che non sia polizia stradale o vigili urbani, noi lo faremo indebitamente con dei rischi notevoli.
L’intervento di PC coordinato da Zanin a Conegliano era un affiancamento ai Vigili per spiegare cosa stava succedano in occasione della chiusura per le polveri sottili. Se ci chiedono di fare degli interventi non consoni, dite tranquillamente di no, noi non facciamo i pagliacci per nessuno.

In occasione della venuta del responsabile della PC nazionale Bertolaso qui a Conegliano, premiato dalla dama Castellana, ci avevano invitato a partecipare con il nostro Vessillo, ci siamo trovati in una sala affollato e volevano relegarci in fondo alla sala. Abbiamo ripiegato le nostre insegne e ce ne siamo venuti via. Noi non parteciperemo più a questo tipo di eventi. Il rispetto che abbiamo per il nostro vessillo impone che esso abbia gli onori dovuti.

Il 10 aprile commemorazione della MO Maset a Ogliano, manifestazione che il gruppo che ne porta il nome si è incaricato di organizzare tutti gli anni, fa onore al gruppo, perché diversamente la memoria non sarebbe ricordata in modo appropriato. Non ha solo medaglie d’oro ma anche medaglie d’argento e di bronzo. Morta la fidanzata di Maset, l’incontro di Dardago si era snaturato.
Bella partecipazione anche se la giornata era infelice.

Il 14 aprile abbiamo cominciato con il fine settimana dedicato al CDN e alla giornata della solidarietà alpina.

Il 14 aprile abbiamo fatto la posa delle prima pietra del Museo.

Il 15 aprile incontro del presidente Perona, a San Vendemiano, con i capigruppo e i consiglieri di sezione. Il nostro presidente riesce a catalizzare la simpatia di tutti.

Il 16 aprile CDN in Municipio a Conegliano. Nel pomeriggio nonostante l’acquazzone tremendo abbiamo accompagnato il nostro presidente nazionale a una visita veloce al Bosco delle Penne Mozze.
Presentazione del libro verde, con i cori dei bambini
La sera abbiamo avuto l’esibizione dei ex coristi delle Brigate Alpine
Il teatro Accademia era pieno all’inverosimile. Molti sono rimasti fuori.
Non è stata altrettanto generosa l’offerta che noi speravamo di raccogliere.

Il 17 aprile, Giornata alpina qui a Conegliano, condotta in maniera eccellente. Molti presidenti di sezione ci hanno elogiato per l’organizzazione. Era stata criticata inizialmente la scelta di far sfilare per gruppo, ma è stato il mezzo per sollecitare tutti i gruppi per avere una presenza nutrita.

Quando ho visto piazza Cima piena di cappelli alpina è stata una emozione. Il nostro presidente Perona in più di una occasione non ha mancato di sottolineare che qui si è trovato benissimo, che Conegliano è una sezione non grandissima ma che si fa valere.

- Maggio

Parma. Bellissima adunata nazionale, molto partecipata, come sempre alcuni aspetti meno piacevoli si perpetuano. Va tutto bene purché non si travalichi. Incidenti anche gravi per mancanza di uso del cervello.
Asiago sarà una adunata abbastanza difficile per problemi logistici, ma non sono insormontabili, anche se le vie di accesso non sono così numerose e comode, ma non lo erano nemmeno ad Aosta, se vogliamo essere precisi.

Il 22 maggio, assemblea nazionale dei delegati a Milano. Oltre ad affrontare il discorso degli amici, Perona ha sottolineato il problema dei ricambi, i giovani che oggi sono il nostro patrimonio non vengano disgustati o messi in un angolo ma vengano valorizzati e si cerchi di coinvolgerli nella maniera giusta.
Da qual momento sono stati fatti degli incontri nei vari raggruppamenti e si è creato un movimento dei giovani, che non sarà per sua sottolineatura una associazione nella associazione ma sarà la parte trainante dell’associazione di domani, per preparare i dirigenti di domani. Azzardo di considerare i giovani fino ai 40 anni. Abbiamo la fortuna di avere un giovane, capogruppo, che si è dichiarato disponibile a prendersi questo incarico e che ha già partecipato a vari incontri sul tema. I temi: coinvolgimento dei giovani nelle nostre sezioni, dare loro sempre maggior responsabilità o incarichi sotto l’egida e con il patrocinio degli anziani. Non dobbiamo avere noi anziani l’arroganza di considerarli comunque incapaci, solo perché sono solo giovani. La gioventù è una malattia che con pazienza e fortuna passa. Siamo tutti pazienti, sia i giovani nel non scalpitare troppo, sia i meno giovani nel far prevalere comunque le nostre idee. Bisogna essere aperti alle novità.
Con giovani come i nostri il nostro futuro immediato è comunque assicurato, sta a loro trovare i mezzi perché il futuro prossimo sia molto più lungo. Compito gravoso ma determinante per la vita della nostra associazione.

- Giugno

Mostra fotografica dell’ARMIRR al San Francesco. Purtroppo avvenuta in un periodo dell’anno non particolarmente fortunato, a fine anno scolastico. Non abbiamo potuto interessare le scuole e farle intervenire come avremmo voluto. Molto bella ed interessante. Non un grandissima presenza, ma parecchia gente che l’ha visitata, si è peritata di sottolineare l’esaustività del tema, dell’immagini e dei contenuti.

Siamo intervenuti al 70° della Sezione di Pordenone

Festeggiato il 70° del gruppo Collalbrigo

Il 20 giugno sono cominciati operativamente i lavori della passerella. Era nostro obiettivo lasciare un qualcosa di significativo per ricordare l’80° al di là di tutti gli incontri. Abbiamo fatto qualcosa di molto significativo, più grosso di altre volte. Abbiamo avuto l’opportunità di collaborare con il Comune, il pubblico. E’ la prima volta che una associazione come la nostra lavora a fianco del pubblico. Abbiamo perso un sacco di tempo, non è stato semplicissimo definire i problemi burocratici, rapporti con gli enti, le documentazioni da presentare. Tutta questa burocrazia non ha smontato gli alpini. Alla fine siamo riusciti a partire, e per questo ringrazio in particolare Luciano Giordan che si è dato da fare in lungo ed in largo per sbrigare tutte queste pratiche.

L’operazione passerella, senza grande impegno finanziario, darà la massima visibilità. Avete visto come è stato addobbato il cantiere e la pubblicità che ne è stata data. Non è poco dare una immagine di questo tipo degli alpini e non è poco dare la passerella ed il museo al operativo alla città di Conegliano. Quando il 2 aprile consegneremo l’opera, penso che avremo fatto una cosa di grande valore anche dal punto di vista economico, ma soprattutto perché è l’inizio del restauro, del ripristino di tutta la zona attorno alla Caserma Marras.

Nella passerella c’è qualcuno che ha dedicato non giorni, ma mesi. Un certo personaggio, amico degli Alpini, Francesco Tonon di Codognè, era presente tutti i giorni, mattina e pomeriggio. Non è stato semplicissimo convincerlo ad operare, sapeva benissimo a cosa andava incontro, e che se diceva di si avrebbe dedicato anima e corpo a questa attività. Non è facile mettere insieme volontari che hanno il loro modo di pensare con chi è professionista nel campo dell’edilizia. E’ riuscito con il suo buonsenso a mediare situazioni non facili tra volontari, professionisti, direttore di cantiere. Molti altri meriterebbero di essere nominati, ognuno di voi sappia che ha la riconoscenza di tutta la sezione di Conegliano, meritate tutti un grandissimo applauso.

- Luglio

Pellegrinaggio sezionale all’Ortigara, non gita. Presenza molto nutrita e ben organizzata, impreziosita dalla volontà di alcuni gruppi del Quartier del Piave di portare uno striscione per ricordare i caduti in occasione dell’80°. Lo stesso striscione è stato portato anche sul Col di Lana.

Sono cominciati i lavori di Mareno, come completamento dell’opera che con il patrocinio della sezione era stata costruita nel 60° della sezione. L’opera degli alpini è stata eccellente, ringrazio il gruppo di Mareno, ma non solo. Rapidità e precisione hanno contraddistinto l’opera dei volontari. Il tutto però è mosso da pochi.

Le cose anche più grandi, anche le più importanti, vengono trainate da pochi. Marchioni ne sa qualcosa. La ricerca di mezzi, di persone, di sponsor. Ci vuole chi si prenda la responsabilità di portarle avanti. Capigruppo, consiglieri fatevi parte diligente, prendete in mano la situazione.

E’ continuato il lavoro dei sentieri svolto dai gruppi del Coneglianese. Da lustro all’80°. Il gruppo città si è fatto carico di essere il coordinatore di questa attività svolta sempre in collaborazione con il comune.

Abbiamo fatto visita al Gruppo A.M. “Conegliano” di stanza a Caselle di Torino. Giuseppe Benedetti si è fatto parte diligente per organizzare la visita. La sezione era rappresentata dal vice presidente vicario Visentin. Accolti in maniera splendida dalla sezione di Torino, dal gruppo di Caselle e dal gruppo “Conegliano”.

- Agosto

La prima domenica di agosto, siamo stati in pellegrinaggio al Col di Lana. Ci andiamo per endere omaggio a chi su quelle montagne si è sacrificato.

- Settembre

Il 4 abbiamo partecipato alla commemorazione al Bosco delle Penne Mozze. Quest’anno 2006 avremo la presenza del Labaro Nazionale e del Presidente Corrado Perona. E’ un onore avere con noi il Presidente nazionale.

L’11, abbiamo partecipato al Triveneto di Palmanova. La nostra partecipazione è stata ottima e molto ordinata. Abbiamo sfilato proprio bene. Apprezzamenti sono giunti dal caro amico presidente di Palmanova.

- Ottobre

Torneo di Bocce, che purtroppo non è stato un grande successo, per concomitanza con altre gare importanti.

Il 22, a Costalovara c’è stato il primo incontro del Presidente Perona con i giovani del nostro raggruppamento.

Il 22, abbiamo presentato il diario del Gruppo Conegliano, scritto dal ten.col. Rossotto. E’ stato il momento più bello dell’80° perché abbiamo avuti presenti personaggi per noi importanti, l’aiutante maggiore Marchisio, la moglie di Bedeschi, la figlia di Rossotto, mogli di altre medaglie d’oro, altri decorati.
Per noi il gruppo “Conegliano” è un punto di riferimento perché è il reparto più decorato d’Italia a livello di gruppo.
La serata, ben condotta, si è svolta in maniera splendida. L’unico neo è stata la non totale occupazione delle sedie, c’erano ancora dei posti liberi. Avrei voluto vedere il tutto esaurito.
Sono state stampate 750 copie del libro, ce ne sono ancora disponibili. Per noi il diario è una reliquia e la diamo in omaggio con questo spirito.

Il 28, a cura di alcuni gruppi della Città c’è stata la serata con Milena Vokotic “Conflitto e castigo”, rievocazione storica delle prima guerra mondiale. Anche questi aspetti culturali devono far parte di un ottantesimo ben condotto.

- Novembre

Il 26, abbiamo partecipato al rientro del 7° Reggimento alpini a Belluno.

Sempre il 26, giornata della Colletta alimentare: un po’ alla volta tutti i gruppi della sezione sono stati coinvolti dall’entusiasmo di Lauro Piaia. Tutti gli anni aumentano i materiali raccolti, che poi vengono distribuiti con oculatezza sul territorio. La gestione è gestita in maniera certosina. Anche qui a Conegliano ci sono delle comunità che vanno ad approvvigionarsi ai magazzini del Banco Alimentare. L’opera che andiamo a fare è altamente meritoria. Avvieremo una collaborazione con la sezione di Vittorio Veneto.

- Dicembre

Siamo stati al battesimo del fuoco del mortaio da 120 rigato, al Bavera. Di costruzione francese, ha sostituito il 105/14 che aveva soppiantato nel 54 il 75/13. Siamo stato accolti come sempre con ospitalità e simpatia dal comando del Conegliano.

Il giorno dopo ci siamo ritrovato alla cena sezionale con i vari comandanti. Con i reparti si è instaurato un rapporto di reciproca stima. Loro contano molto sul nostro operato per avere forze nuove provenienti dai nostri paesi.

Oggi le truppe da montagna sono tutte volontarie, con giovani che non provengono dalle regioni di normale reclutamento alpino. Come mi dicono i comandanti, è molto difficile far capire la montagna a queste persone, che non sempre capiscono il sacrificio, la fatica che la montagna richiede.

Siamo stati invitati ad una cerimonia molto bella e toccante: il gemellaggio di tutte le batterie con le sezioni. A noi è stata assegnata la 15, comandata dal capitano Barzotto, figlio del nostro socio Luciano. La altre sezioni: Carnica e Belluno

Messa di Natale in Duomo, con il nostro vessillo

Il 21, visita alla nostra famiglia. Quando si viene via, si ritorna più ricchi. Questi ragazzi ci accolgono con amore. Noi non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati. Toni Cais, come molti altri, offre la propria opera tutto l’anno a favore di questi ragazzi. La loro manualità è limitata e l’opera dei volontari è necessaria affinché con questi lavoretti abbiano un piccolo sostentamento al loro mantenimento.

Il 24, ci siamo ritrovato numerosi al Bosco delle Penne Mozze per ricordare chi ha dato la vita per noi. Cerimonia semplice e stringata. Nel clima da vigilia di Natale concludiamo quell’opera di approvvigionamento di buoni sentimento iniziata con la visita alla Nostra Famiglia.

- Gennaio 2006

Il 21, Fiaccola olimpica. 50 Alpini della sezione di Conegliano hanno partecipato come tedofori. Sottolineo la compostezza e l’ordine con cui abbiamo portato la fiaccola da Longarone a Belluno.

A Solighetto l’incontro sezionale per Nikolajewka è stato impreziosito dall’intervento del Presidente nazionale Corrado Perona. Solighetto ha sottolineato l’importanza dell’anniversario con la pubblicazione di un libro.

- Febbraio 2006

Il 18, il gruppo sportivo ha organizzato la gara di Orienteering per gli alunni delle scuole medie cittadine.

- Marzo 2006

Il 10, a cura del gruppo di Pianzano e di Godega, sarà organizzata una serata a favore di una bambina gravemente disabile, che necessita di cure periodiche che vengono svolte in America.


Siamo nell’imminenza della inaugurazione della passerella e del museo. Non c’erano al tre date compatibili con le varie esigenze. Siamo ad una settimana dalla elezioni. Vi assicuro che nulla vi sarà di politico. Parleranno soltanto il sindaco, il presidente sezionale, ed il rappresentante della sede nazionale.

Gestione del Museo: l’intenzione è di non creare una mostra fissa, ma di creare un museo con mostre a tema, con durata limitata nel tempo, che presentino aspetti particolare dei reparti e della vita degli alpini.

Il 2 aprile verrà inaugurato l’involucro, lo stabile, con alcune immagini e tabelloni che ne connoteranno la destinazione culturale. La prima vera mostra verrà inaugurata ad ottobre. Il primo utilizzo della sede museale sarà la presentazione del libro dell’ottantesimo che sarà l’immagine di quello che è la nostra sezione.

Fiamme Verdi: Toni Menegon mi ha fatto pervenire una relazione con le indicazioni precise. La scelta del terzo numero e del passaggio al colore è stata vincente. Un obbiettivo era che uno dei tre numeri fosse supportato dalla sezione, uno dai gruppi, e uno dalle pubblicità: stiamo arrivando a questo traguardo. Il contenuto di Fiamme Verdi è sempre piacevole da leggere. Parole di encomio arrivano dai colleghi presidenti. Già due anni fa il nostro periodico è stato nominato nell’ambito del premio per la stampa alpina, mi auguro che quest’anno sia l’anno buono. Le cronache dei gruppi ci sono, ma mandatene di più, anche se non siete scrittori, poi ci penseranno i redattori poi a sottoporvi il testo modificato. Non abbiate paura di essere inadeguati.

Ringrazio per la fiducia che mi avete accordato fin qui. Spero di avervi deluso nella conduzione dell’anno dell’80°. Ringrazio tutti i coordinatori che hanno dedicato un sacco di tempo e di energie per la buona riuscita. Spero che i risultati siano stati di vostro gradimento.

Stefani:
a nome dell’assemblea ringrazia il presidente per l’accorata relazione, una serie di dati, intervallata da riflessioni, da segnali lanciati a tutti noi, perché con fermezza e compostezza, all’insegna della tradizione si continui a mantenere alta la bandiera degli alpini, quella bandiera che è diventata nera sul Ponte di Perati, che è bandiera tricolore, che è sinonimo di cordialità, di unità, di solidarietà, di amore verso la storia e di radicamento nel nostro territorio. La sezione di Conegliano attraverso queste parole di questa relazione ha reso onore ai capisaldi che sono stati indicati nel corso degli anni dai presidenti che ci hanno lasciati, dagli ultimi che sono con noi idealmente, Luigino Basso e Paolo Gai, da parte di tutti i consiglieri di sezione, di gruppo, i capigruppo che nel corso di questi decenni si sono alternati, si sono cimentati e hanno lasciato un seme, un germe prezioso che oggi noi viviamo, che ci allieta, ci fa sperare, ci porta ad essere sempre franchi, genuini, seri, soprattutto protagonisti da uomini della nostra realtà storica sociale solidale e di questo dobbiamo fare tesoro e riflessione.

5. Relazione finanziaria 2005.
Il tesoriere Maurizio Granzotto espone il bilancio consuntivo.

6. Bilancio di previsione per il 2006.

7 Relazione dei Revisori dei Conti.
Il presidente del collegio dei revisori Mirko De Nardi da lettura della relazione:
Il 22 febbraio 2006 si è riunito il collegio dei revisori dei conti presso la sede della Sezione ANA di Conegliano in Via Beccaruzzi 17, per l’analisi dei rendiconti relativi all’anno 2005. Apertasi la seduta, il presidente dei revisori dei conti da lettura del bilancio consuntivo redatto dal tesoriere, vengono analizzate le varie voci attive e passive del bilancio e chiesto chiarimenti al tesoriere su alcune voci.
Viene dato atto che durante i controlli trimestrali effettuati nel corso del 2005 sono state controllate alcune registrazioni contabili confrontandole con le pezze giustificative.
Il controllo effettuato con il metodo a campione rappresentativo ha evidenziato la corrispondenza delle pezze giustificative con la contabilità e non sono state rilevate anomalie.
Si apre quindi una breve discussione al termine della quale il collegio dei revisori dei conti all’unanimità delibera di approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2005 così come redatto dal tesoriere.

8. Determinazione della quota associativa per il 2007.
Il Consiglio Direttivo ha proposto di lasciare invariata la quota sociale spettante alla Sezione. L’assemblea approva all’unanimità.

9. Nomina di 9 delegati all'Assemblea Nazionale.
Oltre al presidente, membro di diritto, vengono nominati: Giuseppe Benedetti,
Renzo Sossai, Lino Chies, Marsilio Rusalen, Bepi Collodet, Enzo Faidutti, Francesco Tuan, Giancarlo Zoppas, Antonio Viezzer.
L’assemblea approva all’unanimità.

10. Discussione ed approvazione delle relazioni

Manuele Cadorin:
Ringrazio il consiglio che mi ha dato questa opportunità di essere il referente della sezione per i giovani all’interno del 3° raggruppamento. Azzeccato il filtro dei 40 anni per definire i giovani, suggerito dal presidente. Ma la nostra associazione è vecchia solo per l’anno di costituzione, perché i non più giovani lo sono sempre nello spirito. L’associazione era già rappresentata da giovani.
C’è una forte volontà delle sede nazionale di dare sostegno e di dare considerazione ai suoi giovani. C’è stata dalla sede nazionale una chiamata dei giovani agli incontri di Costalavora, Soanara (PD), Vicenza, per delineare quello che i giovani saranno chiamati a fare nelle commissioni di raggruppamento. La commissione del 3° raggruppamento raggruppa 30 sezioni tra le quali anche la nostra sezione. La preoccupazione della sede nazionale nei confronti dei giovani è volerli considerare, voler capire le problematiche dei giovani, le esigenze all’interno dell’associazione per facilitare l’inserimento dei giovani. Non dovrà diventare una associazione nella associazione, ma l’obiettivo è che una delle sue componenti abbia vita, prenda forma e sostanza, prenda parte in forma globale alle esigenze associative. C’è una volontà forte di rendere partecipi in giovani in prima linea e in prima persona. I giovani si sono impegnati a ricordare la memoria della nostra associazione (ritrovandosi in una commemorazione annuale ad esempio all’Ortigara dove tutti i giovani a livello nazionale siano chiamati a raccolta), si sono preoccupati di come cercare ed iscrivere nuovi soci (organizzando quello che piace di più ai giovani), la propaganda (striscioni dedicati alle adunate, attività visibili come può essere il banco alimentare). Ad Asiago una rappresentanza di tutti e 4 i raggruppamenti sfilerà con un suo striscione subito dopo le sezioni estere.
Per il prossimo futuro credo sia opportuno organizzare degli incontri tra i giovani della sezione. Faccio leva sui colleghi capigruppo, che sappiamo essere sensibili sulle tematiche alpine, che si facciano parte diligenti a sensibilizzare i giovani a partecipare a questi incontri, in modo da spiegare le linee guide della commissione e sentire obiettivi, nuove proposte da realizzare. Una riflessione personale per i giovani presenti: ascoltando le parole del presidente e ben capendo il peso che la sede nazionale intende dare ai suoi giovani, mi sono un po’ preoccupato. Tutti noi dobbiamo essere coscienti del peso morale che l’associazione ci sta dando, non è un si detto così, non confermato poi da costanza nel tempo. Nella costanza sta la forza dell’associazione. I giovani che sono chiamati a fare una qualche attività, lo devono fare con un certo impegno.
Auspico una forte risposta sulle iscrizioni di nuovi soci e che i lavori che i giovani saranno chiamati a fare vengano svolti da chi è passato prima di noi e da chi ancora lavora tutti i giorni per gli alpini.

Antonio Menegon:
Ringrazio per gli attestati di apprezzamento nei confronti della nostra rivista, ringrazio per tutti il consigliere nazionale Gentili. Il nostro giornale, è impostato nel modo seguente: un argomento importante trattato in varie pagine, l’arrivo del presidente Ciampi, l’adunata di Parma, il prossimo numero sarà sul 30° anniversario del terremoto del Friuli durante il quale anche due alpini del nostro territorio sono morti. Ci siamo dati anche l’obiettivo di pubblicare una sintesi dei consigli sezionali. Un altro obiettivo è arrivare ad avere come offerte dai gruppi o dai singoli almeno 5.000 Euro, 1 Euro a socio. Avevamo preventivato 52 pagine, ma ne abbiamo fatte sempre di più, l’ultimo era di 68 pagine, e quindi abbiamo sforato i preventivi. L’impegno per il 2006 è di non superare le 52 pagine. Per quanto riguarda i contenuti l’obiettivo è rafforzare la parte storica. Ai gruppi dico di mandare notizie ma non si eccedere, segnaliamo le nostre attività facendo sintesi. Un altro obiettivo è ben figurare al primo posto nel concorso nazionale della stampa alpina.

Silvano Armellin: Collaborazione tra gruppi. Per il 12° anno consecutivo organizzeremo la Marcia di Primavera, in collaborazione con il gruppo di Collalbrigo. L’iniziativa dei sentieri, in collaborazione con gli altri gruppi della Città e con la protezione civile. Già quest’anno potremmo avere una prima esperienza di percorso. Delitto e castigo è stato un passaggio che per noi ha significato tantissimo: per fare una cosa importante abbiamo chiesto la collaborazione dei gruppi della città. Quando ci sono cose particolari di questo tipo è necessario che l’idea e l’esperienza del nostro gruppo, sia supportata da dagli altri gruppi dove ci sono altre particolarità ed esperienze diverse. Fare le cose insieme per fare cose belle, quando si fanno è bene che la sala sia piena. Sono esperienze che riporto perché positive e che possono maturare ancora.
La Madonna della Neve, è di tutti, è aperta ogni domenica pomeriggio. Qualche gruppo che aveva degli ospiti li ha accompagnati in Castello attraverso la Calle, passando davanti alla Chiesetta, davanti alla nostra sezione. Ha potuto cogliere che gli Alpini a Conegliano sono la Gradinata degli Alpini, la Madonna della Neve ed adesso si stanno gustando anche la Passerella, un arredo urbano così non tutte le città hanno.
Madonna delle Neve è disponibile per qualsiasi visita, la bella figura la fanno tutti gli alpini della sezione.
Le collaborazioni fatti a diversi livelli penso siano un vantaggio, cogliamole, che facciano degli alpini un valore aggiunto diverso. Serata teatrale, i percorsi sono cose nuove, ma penso dobbiamo anche cambiare qualcosa, ben vengano anche i giovani che idee ne hanno. I vecchi non sono vecchi se le idee sono sempre fresche. Bisogna avere la forza di portarle avanti.

Lauro Piaia:
Se la raccolta alimentare viene fatta così bene deve dire un grande grazie ai capogruppo. I capigruppo che ho avvicinato uno ad uno mi hanno dato una grande gioia. I capigruppo sono importante. Vi lascio questo messaggio.

Steno Bellotto:
Puntualizza che la quota sociale è la somma di due parti, quella nazionale e quella sezionale. Propone di valutare di aumentare di 1 Euro la quota sociale per sostenere Fiamme Verdi.

Nicola Stefani:
Si dava per scontato che fosse la quota sezionale a rimanere invariata. L’assemblea approva di mantenere la quota invariata. Si delega ad un prossimo consiglio la discussione per 1 Euro.

Giovanni Grosso:
Nella relazione morale non si è detto quante riunioni del consiglio sono state fatte e quali sono state le presenze. Necessita questo dato per valutare l’operato dei consiglieri, e decidere se rivoltarli. Porta i saluti di Giovanni Carlet.

Claudio Lorenzet:
Non abbiamo sottomano i dati di partecipazione dei consiglieri. Di solito vengono forniti alle riunioni dei capigruppo. Comunque a norma di regolamento chi manca per tre volte di seguito è fuori automaticamente.

Luca Mario:
Chiede più chiarezza sulla presentazione dei candidati: una volta li presentavano i capigruppo, adesso vengo a sapere, comunque lo sapevo già da prima, che possono essere presentati comunque da persone esterne. Nel tabellone è stato cancellato un nominativo del nostro socio. Vorrei capire chi l’ha proposto (Claudio Lorenzet alza la mano). L’orientamento dell’assemblea del gruppo Maset, per quello che era successo in questi ultimi anni, se n’era discusso prima in consiglio, ed era stato deciso che la mia candidatura doveva essere presentata anche se ero stato bocciato due volte, anche se nemmeno questa volta passerò. L’importante che all’interno del gruppo non ci siano situazioni di disagio. Dal Bianco, per quanto mi è stato riferito, dirà che lui non è stato informato. Quando non si conosce cosa sta succedendo all’interno dei gruppi almeno sia abbia il buonsenso di avvisare i candidati perché questi possono dire si o no, perché mi sembra che oggi da parte mia e del capogruppo ci sia una situazione di disagio.

Steno Bellotto: Boccia l’intervento di Mario Luca come intervento elettorale, personale.

Daminato: al di là del fatto che uno sia delegato, al di là degli aspetti della vita di un gruppo, al di là che un gruppo possa decidere di nominare un proprio candidato, nulla vieta che uno si candidi, si faccia candidare, si scriva sul tabellone. I delegati sono comunque liberi di votare le persone che desiderano. I temi prima espressi riguardano più il gruppo che la sezione.

Conclusa la fase di dibattimento si passa all’approvazione delle relazioni.

Si ricorda l’appuntamento del 19 marzo, festa sezionale per inaugurare la sede sezionale. Sabato sera manifestazione corale in quel di Miane con le sezioni di Valdobbiadene e Vittorio Veneto, per festeggiare l’ambiente della montagna.
Il 25 marzo a Pianzano, la rivisitazione storica attraverso le montagne su cui si è fatta la storia dei nostri Reparti.

11. Elezione di n. 7 consiglieri
Viene ribadito Diritto di tutti i soci di essere eleggibili: ci sono dei nomi proposti dai capigruppo, altri proposti e altri che possono essersi autocandidati.
Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti.
Risultato della votazione a scrutinio segreto.
Aventi diritto 190, votanti 190, schede valide 188, bianche 0 nulle 2

Risultano eletti con i seguenti voti:
Nino Geronazzo (M.O. Maset), voti 149
Silvano De Luca (Refrontolo), voti 149
Stefano Stefani (Sernaglia), voti 140
Albino Bertazzon (Pieve di Soligo), voti 116
Manuele Cadorin (San Vendemiano), voti 116
Luigino Donadel (Barbisano), voti 97
Mario Casagrande (Pieve di Soligo), voti 85

Hanno inoltre ricevuto voti:
Federico Camerotto (Vazzola), voti 82
Carlo Sala (Colfosco), voti 66
Lucio Zago (cità), voti 54
Luigi Maretto (Susegana), voti 44
Gabriele Dal Bianco (M.O. Maset), voti 40
Mario Luca (M.O. Maset), voti 39
Lino Chies (Ogliano), voti 26
Delfino Dotta(Soligo), voti 3
Giuseppe Lot (Mareno), voti 2
Voti nulli 1
Schede nulle 2
Schede scrutinate 190

L'assemblea è sciolta alle ore 12,00
Conegliano, 13 marzo 2005

IL PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA
Nicola Stefani

IL SEGRETARIO
Claudio Lorenzet

C.L.