COL DI LANA: 90° anniversario |
Dicembre 2006 |
Novant'anni fa, alle ore 23,35 del 17 aprile 1916 il sottotenente del Genio Gelasio Castani di Sermoneta ricevette
l'ordine di far brillare le due mine del peso totale di 5020 chilogrammi posizionate sotto la sommità del Col di lana.
Lo scoppio, abbinato ad un contemporaneo pesantissimo fuoco d'artiglieria italiana permise al Regio Esercito ci
conquistare la cima ritenuta un punto fondamentale nella strategia della guerra dolomitica.
Domenica 6 agosto, per commemorare le centinaia di vittime di quella notte e le circa 19.000 che si contarono durante la
"Grande Guerra" nel territorio di Livinallongo, si è svolto l'annuale pellegrinaggio, organizzato con la consueta cura
ed il più lodevole impegno dal Gruppo ANA locale guidato da Valerio Nagler. Mai come quest'anno, nonostante la fredda
giornata, si è registrata una così imponente presenza di autorità civili, religiose e militari. Per la prima volta il
presidente in carica dell'ANA è voluto salire in questo luogo chiamato anche "Col di sangue" nonostante la concomitanza
d'altre importanti commemorazioni. Il Presidente Perona è salito con le proprie gambe ai 2456 metri ove si trova ancora
il cratere provocato dall'esplosione. Un elicottero civile messo a disposizione ha portato in vetta il Cardinale
Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, che ha celebrato la Santa Messa assieme all'Arcivescovo francese di Digione
Monsignor Roland Manarat, al cappellano capo degli alpini di Bolzano Cap. Don Giampaolo Vanenti e ad altri 5 prelati
presenti alla cerimonia.
A fare gli onori di casa assieme al capogruppo ANA Valerio Nagler, vi erano le autorità politiche rappresentate dal
Sindaco di Pieve di Livinallongo Gianni Pezzer e dall'Assessore provinciale Claudio Costa. Non mancava il picchetto
armato del 7° Rgt. Alpini comandato dal Ten. Colonnello Fregona e la rappresentanza austriaca guidata dal Colonnello
Höss del 24° Jägerbattalion della caserma Haspinger di Lienz. Una trentina di gagliardetti contornava i vessilli
sezionali di Belluno, Cadore e Conegliano. Per le penne nere coneglianesi che qui compivano il pellegrinaggio sezionale
partecipava una trentina di soci con il Vice Presidente Tuan, i consiglieri sezionali Chies, Dall'Anese, Donadel e
Sossai e le Fiamme del Gruppo Collalto, Mareno, Pieve di Soligo, Maset, Città, Susegana e Santa Lucia. Nell'allocuzione
proferita dal Presidente, Perona spiegava il motivo per cui aveva voluto presenziare a questa commemorazione. Era
rimasto colpito leggendo in alcuni libri della cruenta dei fatti e potendo accogliere l'invito di Lino Chies, era felice
di contemplare il mirabile panorama di questi luoghi e di constatare il notevole impegno degli alpini del Col di Lana.
Il Presidente spontaneamente ha garantito piena attenzione ai lavori di restauro che verranno compiuti prossimamente. La
commemorazione è andata avanti nella semplicità usuale, splendidamente affrescata dalle melodie del coro femminile "Col
di Lana".
Negli occhi degli alpini di Livinallongo si coglieva palpabilmente la soddisfazione d'una così regale partecipazione a
questo loro evento. In noi l'impegno di ritornare sempre quassù.
Renzo Sossai