COMMISSIONE GIOVANI ... A QUOTA ZERO |
Dicembre 2006 |
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I giovani alpini, futuro della nostra Associazione, al lavoro a Venezia |
Quando è arrivato l’invito da parte della Commissione Giovani del 3° raggruppamento della riunione
che da lì a poco si sarebbe svolta a Venezia non mi ero reso conto, anche perché non lo sapevo, che la sede della
Sezione di Venezia fosse proprio in Piazza San Marco, ma quando in allegato ho visto suggeriti gli orari dei treni, e
che il ritrovo era davanti alla stazione Santa Lucia mi sono reso conto che sarebbe stata una riunione fuori dei soliti
canoni.
E’ domenica 26 e il treno parte da Conegliano alle 7 in punto, con il Cappello Alpino e ciò che serve per la riunione,
non appena il treno si mette in movimento, mi viene in mente il 14° RGT Alpini di Venzone, chissà perché!
L’arrivo è puntuale alle 8, vedo già le gondole, ma il ritrovo è alle 9, c’è lo spazio per un caffè, e nel frattempo
arrivano i colleghi delle altre Sezioni, con il Cappello Alpino non è difficile scorgerli tra la gente. Un po’ alla
volta arrivano tutti, compresi i rappresentanti della Sede Sezionale, e un incaricato della Sezione di Venezia, all’ora
x, ci accompagna tra le meravigliose calle veneziane in direzione Piazza San Marco.
Per il nostro gruppetto si susseguono, calla dopo calla, angolo dopo angolo gli slogan affettuosi da parte dei veneziani
agli Alpini, è un piacere, e visto il luogo una sensazione particolare. Si arriva in Sede, dove si respira subito aria
di ospitalità Alpina e dopo esserci ambientati c’è il tempo per un giro di perlustrazione.
Nonostante la stanza pomposa e impregnata di storia veneziana, tutto appartiene alla dimensione Alpina (soffitti “alti”
a parte) in una vetrinetta, custode dei nostri ricordi, c’è un Cappello Alpino fatto da un maestro vetraio, talmente
fino e talmente bello, che solo a guardarlo ho paura di romperlo, ma la cosa che mi fa sentire in una vera baita è, la
cucina che per quanto piccola c’è, a sigillo che nonostante “quota zero” gli Alpini non si smentiscono mai.
Ma è ora di lavorare e dopo l’alza bandiera si è pronti per gli impegni associativi.
Viene relazionata la riunione di Milano di tutte e quattro le commissioni giovani nella quale sono stati portati avanti
dei progetti di lavoro come il Progetto Ortigara, ovvero l’impegno nella sistemazione e pulizia delle trincee che nella
prossima primavera- estate soprattutto i giovani Alpini saranno chiamati a lavorare. Sempre alla riunione di Milano
viene discussa la bell’idea proposta dal rappresentante della sezione di Pordenone “Ilario” della sistemazione di una
casermetta del 3° ART.MONT., che si trova sul fronte greco albanese, in terra greca, e che si auspica di poterla
sistemare. Lavizzari rileva che, logicamente sono stati i “giovani” a portare in campo quest’iniziativa e dovranno
sostenerla anche con braccia generose e volenterose.
Si passa quindi ad un altro argomento importante ovvero la situazione sezione per sezione sul lavoro svolto, sulle
proposte da fare per il futuro, il tutto visto sempre con l’occhio dei giovani.
In generale la situazione non è affatto male, ad un anno di distanza dall’ “adunata”, chiamata dalla Sede Nazionale ai
suoi giovani si può affermare che ognuna delle Sezioni, nelle rispettive potenzialità si sta adoperando per coinvolgere
sempre più giovani iscritti e no.
La strada più percorsa è quella del contatto diretto, alcune Sezioni, come la nostra hanno provato infatti ad inviare
delle lettere ma nessuna ha avuto dei rilevanti riscontri, per il momento quindi la chiave vincente sembra essere
“giovane chiama giovane”.
Si prende in esame l’impegno nella prossima adunata di Cuneo: dopo le varie opinioni viene prospettato di realizzare uno
“stand” con giovani presenze che possa far conoscere la nostre attività.
Si riparla dell’impegno dell’Ortigara e si specifica che il coordinamento partirà dalla Sezione di Marostica, nel
periodo primavera estate 2007, organizzando dei turni di lavoro: Lavizzari sottolinea che sarebbe importante che fossero
i giovani ad organizzare in primis questo lavoro.
Sul progetto della Grecia il Vicepresidente Nazionale Vicario Gentili informa che la Sede Nazionale sta prendendo in
considerazione la questione e che sarà importante l’appoggio di chi ha portato a conoscenza di questa possibilità (il
rappresentante della Sezione di Pordenone “Ilario”) anche per avere degli agganci, come interpreti o quant’altro possa
servire.
Nei tempi tecnici che serviranno ci sarà un sopralluogo per delineare l’eventuale lavoro.
Sono le 13:30 e si sta facendo una carrellata per le attività da proporre per il 2007. A sentirle fanno ben sperare alla
vivacità dei giovani e di conseguenza della nostra Associazione, alle 13:40 il Vicepresidente Nazionale Vicario Gentili,
il Vicepresidente Nazionale Martini i Consiglieri Nazionali Lavizzari (responsabile per la Sede Nazionale dei giovani) e
Munarini, con il Presidente della Sezione di Venezia Cristel non esitano a complimentarsi per il lavoro svolto e
contemporaneamente a ricordare che c’è n’ancora molto da fare. Il futuro comunque non sembra così pessimo.
Il resto della compagnia si ferma a pranzo, generosamente offerto della Sezione, io mi perderò quelle prelibatezze
veneziane che ho visto sui vassoi, la “più bela fameia”chiama.
Il vaporetto e il treno hanno delle coincidenze che sembrano fatte apposta, alle 16 in punto vedo la gradinata degli
Alpini, e nel rientrare a casa, in auto, penso alle differenze logistiche che dividono un Alpino Coneglianese da un
Veneziano, ma a parte qualche metro di quota in più è proprio vero “motorizzati o a piè, la Penna sul Cappel, lo zaino
affardellato l’Alpin le sempre quel”.
Manuele cadorin