3° RGT ART. MONTAGNA ad HERAT |
Dicembre 2006 |
seguono le foto di ALCUNE FASI DELLA CERIMONIA
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Venerdì 1 settembre abbiamo salutato a Tolmezzo i nostri artiglieri alpini del 3° Rgt che si
accingevano a partire per la missione di pace “PRESIDIUM 5” a Herat, nel nord ovest dell’Afghanistan. Essi sono
destinati nella martoriata terra afgana a sostituire la Brigata di artiglieria di Portogruaro. Opereranno in un contesto
multinazionale finalizzato alla gestione degli aiuti internazionali che affluiscono nella provincia dello stato
asiatico: Nell’azione NATO ISAF che si propone di estendere sul territorio afgano l’autorità del nuovo governo e di
facilitare lo sviluppo e la ricostruzione del paese, il PRT (team di ricostruzione provinciale) di Herat con il proprio
personale civile e militare ha ricevuto di recente il plauso nelle verifiche fatte dalle Commissioni Difesa di Camera e
Senato.
E’ stato evidenziato che hanno dato un contributo fondamentale nel:
- favorire l’estensione dell’influenza del governo centrale a livello provinciale,
- fornire assistenza ed aiuto alle strutture di sicurezza dell’amministrazione locale,
- addestrare l’esercito e le forze di polizia locale,
- fornire un ambiente sicuro per organizzazioni ed attività umanitarie,
- facilitare lo scambio di informazioni e sostenere campagne medianiche.
La Sezione ANA di Conegliano che da sempre è vicina agli alpini in armi, è soprattutto in simbiosi col reparto
d'artiglieria da montagna che nella nostra città ha visto la luce, non poteva non essere presente in forza a questa
importante e sentita cerimonia. Siamo convenuti a Tolmezzo presso la caserma “Gen. Cantore” con settanta unità ordinate
dalla presenza dei V. Presidenti Battista Bozzoli e Nino Geronazzo, con il vessillo sezionale e 21 fiamme dei nostri
Gruppi. Alle ore 9,30 abbiamo assistito al passaggio di consegne fra i comandanti uscente e subentrante del nostro amato
gruppo “Conegliano”. Il Ten. Colonnello Marco Fronti, inviato a Herat a capo della spedizione alpina NATO/ISAF, ha
lasciato il comando del Gruppo Conegliano al Ten. Col. Paolo Fabbri. Il comandante uscente, visibilmente commosso dopo
aver ringraziato i propri collaboratori, si è soffermato sul calore umano sentito nei propri confronti nelle varie
occasioni in cui ha avuto rapporti con le Sezioni ANA Carnica e Conegliano. Della nostra città gli rimarrà un indelebile
ricordo. Il Ten. Col. Fronti ha infine augurato ogni bene alle batterie del “Conegliano”. Dopo lo scambio del
gagliardetto con il subentrante, il Comandante del 3° Rgt. Art. da Montagna Maurizio Paissan nel suo intervento ha
ritratto le figure dei due ufficiali riconoscendo in entrambi la grande professionalità e l’alta dignità, qualità
indispensabili per poter guidare il glorioso gruppo d'artiglieria. Terminata questa breve cerimonia di lì a poco
iniziava la sfilata per le vie di Tolmezzo con centinaia d'alpini e la presenza dei vessilli sezionali: Carnica,
Conegliano, Gemona, Gorizia e Udine, di oltre 40 fiamme di gruppi alpini e di una decina di altre bandiere tricolori fra
le quali le associazioni combattenti e reduci di Codognè e Tolmezzo.
La splendida ed assolata giornata ha facilitato il flusso per il centro storico, permettendo di
raccogliere l’applauso della cittadinanza. Ritornati in caserma, la cerimonia solenne prevedeva gli atti più formali.
Dopo lo schieramento nell’ampio cortile dei vessilli e delle fiamme dell’ANA, s'inquadravano i reparti in armi, venivano
salutati ed onorati i gonfaloni di Tolmezzo e Conegliano. Il silenzio più marziale faceva risaltare la cadenza dei passi
del picchetto con la gloriosa bandiera di guerra del 3° Rgt. Art. da Montagna. Infine veniva ossequiata la presenza dei
Gen. Claudio Mora, comandante della Julia, che accompagnato dal Col. Claudio Paissan, passava in rassegna lo
schieramento. Gli interventi del Sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi e del Sindaco di Conegliano Floriano Zambon
evidenziavano una volta di più l’attaccamento delle due città nei confronti di questo reparto. Il Gen. Mora, non
mancando di salutare tutte le autorità e soprattutto di onorare i caduti e la bandiera di guerra del 3° Rgt. Art.
Mont., sottolineava le ardue difficoltà della missione e raccomandava di non sottovalutare alcuna situazione. L’alto
ufficiale era comunque certo dell’alta preparazione raggiunta ed era sicuro che il reparto avrebbe operato con la
consueta sensibilità e l’indomito coraggio, consapevole di essere un’unità diventata leggendaria già dalle sue prime
apparizioni.
La nostra sezione coneglianese ha voluto riconsegnare al contingente partente per Herat, quello
stesso tricolore che ha sventolato nel cielo di Kabul nel 2003 e che venne poi restituito al rientro dalla missione di
pace il 1° novembre di quello stesso anno. Protesa dalle braccia dei nostri V. Presidenti Geronazzo e Bozzoli la
bandiera è stata accolta dal Ten. Col. Fronti con profonda fierezza e gratitudine. Dopo aver lanciato il perentorio
grido “TERZO” lo schieramento ha lasciato il piazzale della caserma “Cantore”. Un rinfresco con il rituale brindisi
beneaugurate, faceva da preludio al pranzo offertoci dal 3° Art. da Montagna. Ci siamo inquadrati come quando eravamo in
servizio ed abbiamo consumato un buon desinare assieme agli alpini di adesso, questi professionisti che affrontano le
missioni non certo con le carenze strutturali di una volta, ma che comunque mettono a repentaglio la loro vita in terre
desolate, rispondendo con obbedienza al dovere, portando in ogni luogo ove vengono impegnati, tanta umanità.
Terminato il rancio, la convivialità si è trasferita al bar del circolo ufficiali ove ci siamo
trattenuti tra gli altri con il comandante del 3° Art. da Montagna Maurizio Paissan divenuto nel tempo sincero amico
della sezione ANA di Conegliano.
Dopo i saluti siamo partiti per Domanins ove gli alpini di Conegliano hanno compiuto un doveroso
atto, sinceramente sentito. Nella località friulana riposano le spoglie mortali del Capitano Comm. Guido Curto, già
Sindaco di Conegliano, presidente per oltre 15 anni della nostra Sezione, salito al “paradiso di Cantore” trent’anni fa.
Ispirati dal V. Pres. Vicario G.B. Bozzoli che del defunto fu valido collaboratore, abbiamo voluto commemorare questo
anniversario portandogli un mazzo di fiori e salutandolo con un commosso silenzio presso il cimitero di Domanins.
Proprio in questo frangente, potevamo apprezzare la sensibile ospitalità del giovanissimo Capogruppo di Rauscedo che
informato della nostra presenza, era accorso a presenziare assieme ad alcuni associati. Celeste D’Andrea, questo il suo
nome, ci ha poi invitato nella gradevole e capiente sede del Gruppo per un “tajut” in compagnia. Conversando scoprivamo
che aveva prestato il servizio da VFA alle dipendenze dell’allora Ten. Andrea Barzotto adesso Capitano svolgente la
funzione di aiutante maggiore della caserma Cantore. A lui ed al padre Luciano dobbiamo un grazie di cuore per l’impegno
profuso, assieme al Vice Presidente Bozzoli, nell’organizzare questo evento che consolida il nostro legame con i ragazzi
del 3° Rgt. Artiglieria da Montagna.
Renzo Sossai
Il 3° reggimento artiglieria da montagna di stanza a Tolmezzo si
trova a Herat, nel nord ovest dell’Afghanistan, avendo dato il cambio al contingente
della brigata di artiglieria di Portogruaro. Prima della partenza il reggimento ha
sfilato per le vie di Tolmezzo, salutato dalla popolazione e dalle delegazioni delle
sezioni alpine di Conegliano (il Conegliano è la struttura base del contingente
impegnato in Afghanistan, al comando del ten. col. Marco Fronti), di Gemona, Udine e
Carnica. Alla cerimonia di saluto era presente il sindaco di Tolmezzo Sergio Cuzzi e
quello (alpino) di Conegliano, Floriano Zambon.
Nella circostanza, gli alpini della sezione di Conegliano hanno donato al gruppo che porta
il nome della loro città la Bandiera che ora sventola alla base italiana di Herat. Al
termine della missione in Afghanistan, la Bandiera sarà conservata al museo delle Truppe
alpine realizzato a Conegliano dagli alpini e dall’amministrazione comunale. Ricordiamo
che la Bandiera di guerra del 3° reggimento artiglieria da montagna è decorata, unica in
Italia, di due medaglie d’Oro al Valor Militare, oltre che di una medaglia di Bronzo al
V.M. e una medaglia di Argento al Valore Civile per gli aiuti alla popolazione
terremotata del Friuli.
La missione dei nostri militari a Herat consiste nell’estendere
l’influenza del governo regolare, fornire assistenza all’amministrazione locale, dare
sicurezza ai cittadini e protezione ai volontari delle attività umanitarie. Per
coadiuvare gli alpini del 3° impegnati in Afghanistan le sezioni di Conegliano, Carnica,
di Gemona e Udine hanno avviato la raccolta di aiuti umanitari che saranno distribuiti
dagli alpini alla popolazione afgana. Saranno inviati anche materiali per la costruzione
di pozzi e di scuole, estremamente preziosi gli uni e le altre per incentivare lo
sviluppo del territorio.
Dopo la partenza del “Conegliano” c’è stato il cambio di comando del
reggimento: al col. Maurizio Paissan è succeduto il col. Maurizio Plasso, il cui padre,
generale Luciano Plasso, ormai andato avanti, fu il comandante proprio del 3° da
montagna. Al col. Paissan, ora in servizio al Comando Truppe alpine, sempre
particolarmente vicino alle nostre sezioni e ai nostri gruppi, ed al nuovo comandante
del 3° gli auguri di buon lavoro nel loro nuovo incarico.