NIKOLAJEWKA a BRESCIA |
Aprile 2006 |
Nella città denominata “Leonessa d’Italia”, da molti anni sono
commemorate le tristi ed indelebili sofferenze di quegli alpini che in Russia conquistando Nikolajewka, si aprirono la
strada per il lungo estenuante ritorno.
A Brescia non solo viene celebrata la giornata della vittoriosa battaglia, là sotto il nome di Nikolajewka, si esprime
il cuore generoso delle penne nere bresciane che a suo tempo hanno costruito una scuola per disabili ed adesso la
mantengono in vita. Anche quest’anno circa duecento tricolori, fra gagliardetti e vessilli, hanno contornato la presenza
del Labaro Nazionale. Tutto ciò, nonostante nei giorni precedenti fossero scese dal cielo imponenti nevicate su tutto il
trescano. Proprio la neve che cadeva ancora copiosa ed imperterrita nel vicino Piemonte, ha precluso la presenza del
Presidente Nazionale Corrado Perona. Lo hanno degnamente sostituito i vice presidenti Brunello e Sanzogni, che hanno
valorizzato le gesta di chi in Russia c’era, di chi da persona “normale” è divenuto eroe suo malgrado, riuscendo a
trovare la forza di sopravvivere a vicende inenarrabili.
Ogni anno sulle seggiole, ove siedono i reduci rimane qualche posto vuoto ma idealmente sono tra di noi e portano ancora
quel messaggio di poche e chiare parole.
La Santa Messa in Cattedrale e la sfilata lungo il centro della città, fanno assaporare tutto l’attaccamento di questa
gente verso gli alpini e fanno capire perché questa nostra giornata della memoria sia nel loro cuore.
Renzo Sossai