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Il primo fine settimana di luglio, una rappresentanza della nostra Sezione si è recata a
Matera, città famosa per i suoi Sassi, per la costituzione del locale Gruppo Alpini.
L'invito ci è stato rivolto dal Generale Cassola, Presidente della Sezione di Bari, già Comandante del nostro
Presidente Sezionale Antonio Daminato.
La cerimonia si è svolta sotto l'«occhio vigile» del Presidente nazionale Perona, alla presenza di numerosi
vessilli della Regione Lombardia, e degli Abruzzi e naturalmente di quello di Conegliano.
da L'ALPINO
Perona inaugura a Matera il nuovo gruppo fatto dai giovani
Martedì, 01 Agosto 2006
Bisognava volerlo con tutte le forze, sognarlo. Rendiamo quindi tutto l’onore che merita al generale
Antonino Cassotta, presidente della sezione ANA di Bari, che con incrollabile fede tanto ha fatto e
tanto ha operato perché il gruppo alpino di Matera fosse una realtà. E così è stato. Non deve
sorprendere l’insediamento delle penne nere in un luogo così lontano.
Matera e dintorni sono terre d’incomparabile bellezza quanto avare di sostegno; e dove c’è un
ambiente difficile, preferibilmente impervio e montano, lì sono gli alpini. Due giorni di festeggiamenti
per solennizzare la nascita del Gruppo, guidato da Vito Giasi. Si è cominciato sabato con la sfilata e
la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. Apriva il corteo la banda del battaglione
“Pinerolo”, seguiva un plotone di bersaglieri, i Vessilli con la scorta, i gagliardetti e poi la fila
delle autorità, Perona, Cassotta, Capannolo, il rappresentante della Provincia, il capogruppo Giasi,
infine gli alpini sparsi.
Di seguito un concerto del coro “Stelle Alpine” della sezione ANA di Bari che ha la particolarità di
annoverare anche due donne fra le proprie fila. L’effetto è invero straniante ma positivo, si tratta
solo di abituarsi; col tempo vedremo sempre più cori annoverare alpine in congedo. Domenica, nel corso
della lunga sfilata per giungere in chiesa, la popolazione ha assistito silenziosa ai lati della strada,
curiosa e stupita da qualcosa che vedevano per la prima volta. Solo le signore più anziane, forse memori
della guerra e che sanno chi sono gli alpini, applaudivano.
Sei i vessilli presenti: Bari, Abruzzi, Conegliano, Brescia, Como e Milano oltre ad una
ventina di gagliardetti. Dopo la deposizione della corona al monumento ai Caduti è seguita la S. Messa
officiata dal vescovo di Matera mons. Salvatore Ligorio. Presenti le massime autorità civili e militari.
Con la benedizione del gagliardetto, il gruppo di Matera è entrato ufficialmente nella grande famiglia
alpina, ed ha potuto prendere posto accanto al vessillo di Bari. Nel corso dell’omelia il vescovo ha
sottolineato l’unità degli alpini nel battesimo: accogliendo Dio diventano operatori di pace.
Ha, poi, ricordato che Dio, nell’Antico Testamento, è chiamato anche El Saddai il “Dio della
montagna” ed ha auspicato che gli alpini elevino lo spirito affidandosi a Lui, roccia sicura. Il sindaco
di Matera, avvocato Michele Porcari, ha ricordato che le radici della solidarietà sono già ben presenti
nella città e queste doti si espliciteranno ancor di più grazie alla capacità degli alpini d'esserci nel
momento del bisogno. Il presidente della Provincia, Carmine Nigro, era lieto che fossero presenti alpini
da ogni parte d'Italia; ha auspicato che per il primo anniversario del gruppo il numero degli alpini
materesi sia almeno triplicato. Infine il nostro presidente Corrado Perona ha rilevato che il futuro
degli alpini è qui, tra questa gente, dove c'è una realtà giovane. “Ma questi giovani non devono stare
in panchina a guardare ma essere impiegati subito, perché il futuro è oggi”.
Perona ha poi ringraziato il vescovo per aver parlato della montagna: “Si acquista forza e gioia a
salire in vetta. L'obiettivo primario è essere un punto di riferimento per la comunità” E ha concluso
sostenendo che la storia degli alpini continuerà ad essere scritta anche negli anni 2000. Il presidente
Perona era felice oltre ogni dire. Felice per essere presente e aver posto la “prima pietra” in questo
gruppo.
Felice perché sia il capogruppo sia la maggioranza degli iscritti sono giovani; felice altresì perché
una rappresentanza di giovani alpini del nord si sono sobbarcati un migliaio di chilometri per non
mancare a questo evento e per essere vicini al proprio Presidente in un momento così bello, pur con la
concomitanza dell’Ortigara e, perché no?, con la finale di coppa del mondo. E questa meravigliosa
tensione armoniosa contagiava tutti poiché, è noto, ogni gioia condivisa è una gioia raddoppiata. |