DIO, PATRIA, FAMIGLIA |
Dicembre 2007 |
Sono ormai parecchi anni che, alla nostra Adunata
nazionale, vedo sfilare uno striscione (on ricordo la Sezione che lo porta) con
il motto “Dio-Patria-Famiglia”.
Sono tre simboli, tre punti di riferimento, tre stelle
polari, che per noi Alpini sono imprescindibili.
Purtroppo sono tre ideali che negli ultimi anni sono stati
messi a dura prova per non dire sviliti dalle nostre Istituzioni.
Dio: sempre più messo da parte, prima dalla
Costituzione Europea, che non ha voluto inserire nel suo preambolo le radici
cristiane dell’Europa, poi guardando in casa nostra, il Crocifisso, simbolo di
noi cristiani è ormai quasi del tutto sparito dai luoghi pubblici, vedi scuole,
uffici, ospedali, fabbriche, ecc… con la scusa, ci dicono, di non toccare la
suscettibilità delle altre religioni, musulmani in primis. Ma mi domando,
dobbiamo sempre noi adeguarci agli altri, lasciando perdere i nostri valori
millenari e la nostra cultura? Ah! Come aveva ragione la povera Oriana Fallaci!!
Patria: sembra una parola sconveniente al solo
pronunciarla, sembra dia fastidio a qualcuno, basta sentire i politici che usano
sempre la parola “Paese”, dando al sensazione di ricordare così una nota marca
di formaggio. Patria che tratta sempre peggio e sempre più umiliandoli i suoi
migliori servitori (esercito – carabinieri – polizia) con campagne mediatiche
denigratorie o con risibili aumenti di stipendio (5 euro mensili) o lasciando le
unità operative prove addirittura di materie prime!
Famiglia: è sotto gli occhi di tutti ormai, la
disgregazione di questa istituzione che anni fa era invece il pilastro portante
della nostra società. Dati recenti dicono ad esempio che circa il 35-40% delle
coppie si separano, mandando in crisi soprattutto i figli che finiscono
sballottati da un genitore all’altro. I nostri politicanti, invece di trovare
misure di aiuto alla famiglia, sembra abbiano l’unica preoccupazione di
legiferare sui PACS ora diventati DICO con l’eventuale possibilità a coppie
omosessuali di adottare addirittura figli. Siamo al limite del delirio!
Scusandomi per la lunghezza di questa lettera, è bello per
noi Alpini rimarcare, invece, la fedeltà a questi ideali e cercare di
trasmetterli alle nuove generazioni
Antonio Tarzariol – Gruppo Città