ASSEMBLEA SEZIONALE 2007 |
2007 |
consigliere | voti |
ELETTI |
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Giuseppe Benedetti | 157 |
Giorgio Visentin | 139 |
Luigi Perencin | 134 |
Silvano Miraval | 132 |
Lauro Piaia | 120 |
Narciso De Rosso | 112 |
Alberto Galli | 89 |
Hanno ricevuto voti: |
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Alessandro Pederiva | 84 |
Federico Camerotto | 78 |
Giuseppe Lot | 74 |
Il giorno 4 marzo 2007, presso l'Auditorium Dina Orsi, alle ore 9,00 si riunisce, in seconda convocazione, l'assemblea dei delegati.
Ordine del Giorno:
1. Verifica Poteri
2. Nomina del Presidente dell’assemblea, del segretario e di 3 scrutatori.
3. Lettura ed approvazione verbale precedente assemblea
4. Relazione morale
5. Relazione finanziaria
6. Bilancio di previsione
7. Relazione dei Revisori dei conti
8. Determinazione quota associativa 2008
9. Nomina di n° 9 delegati all’Assemblea nazionale
10. Discussione ed approvazione delle relazioni
11. Elezione di 7 consiglieri scaduti. I candidati
12. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri
1. Verifica Poteri.
Viene data lettura del verbale della riunione svoltasi il 20 febbraio 207.
Il numero dei soci dell'anno 2006 è di n. 4.710 (+20). I delegati ammessi e che costituiranno l’assemblea sono 186. Gli
amici iscritti sono 978(+75).
2. Nomina del
Presidente dell’assemblea, segretario, scrutatori.
Il gen. Franco Chiesa viene proposto e
confermato con votazione palese quale Presidente dell’assemblea; segretario Claudio Lorenzet; scrutatori: Emilio
Maschietto, Renzo Sossai, Alberto Dall’Anese, Celestino Boem.
L’assemblea approva.
Gen. Franco Chiesa: Ringrazia l’assemblea per la fiducia accordatagli e per l’opportunità di poter conoscere un po’ più da vicino gli associati della Sezione di Conegliano.
E’ presente il consigliere nazionale Sebastiano Favero, al quale va il nostro ringraziamento per la sua partecipazione.Si rendono gli onori alle medaglie d’oro appuntate sul vessillo sezionale.
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3. Lettura ed approvazione verbale
assemblea precedente.
Si prende atto che il verbale della
precedente assemblea è già stato pubblicato sul giornale sezionale Fiamme Verdi di Ottobre 2006 e si da quindi per letto
ed approvato.
4. Relazione morale per l'anno 2006
a cura del Presidente Antonio Daminato.
La nostra Sezione conta di n. 4.710 soci alpini e 978 amici
(con un incremento di 20 alpini e di 75 amici). Questo da la misura della buona salute di cui gode la nostra Sezione. In
tempi così grami per quanto riguarda la possibilità di nuove iscrizioni, se siamo riusciti ad aumentare gli iscritti è
un buon segno. Questo deve spronarci a fare di più, ci sono ancora tantissimi non iscritti che hanno fatto l’alpino e
probabilmente basta tirarli un po’ per la giacchetta.
Se noi siamo abili ad invogliarli, è facile che qualcuno si
aggreghi a noi.
Prima di iniziare la relazione non posso dimenticare di
ricordare con un minuto di silenzio le persone che sono andate avanti, in particolare Fermo Stramare, Gilmo Mariotto, Francesco Serena
(Bianco) e tutti gli altri nostri defunti che qui non ho citato.
Il numero degli iscritti ci porta subito ad uno degli argomenti
fondamentali di questa relazione: i giovani. Dalla sensibilità del nostro Presidente nazionale e del CDN nasce questo
richiamo, questo tentativo a coinvolgere maggiormente i nostri giovani. Sono state fatte attività ed incontri: ad Asiago
hanno sfilato in una certa maniera. Ci siamo trovati con i vari delegati di zona del nostro raggruppamento, San
Vendemiano, a Venezia, ecc, dove i giovani si sono parlati. Loro usano linguaggi diversi dai nostri, parlano una lingua
comune ai giovani, è più facile che da loro nasca un’idea su come coinvolgere i coetanei che non da parte nostra. Questo
un po’ il senso degli incontri e dell’attività che svolgono con impegno. Devo ringraziare Manuele Cadorin che si è
assunto l’incarico di questo aspetto dell’attività sezionale. Come sempre chi ha tanto da fare riesce a fare ancora
qualcosa, chi invece ha poco da fare non riesce a trovare il tempo per fare qualcosa. Manuele Cadorin oltre ad essere
Capogruppo di San Vendemiano è anche consigliere sezionale e in più si è preso anche questo incarico. Il plauso va a lui
e quelli che gli stanno vicino. Sono ragazzi nati dopo il ’66, e stanno cercando soluzioni nuove per far aumentare i
nostri soci. C’è bisogna di nuova linfa che solo da loro può arrivare.
Facendo un rapido passaggio sulle attività dell’anno ho tralasciato moltissimi eventi anche importanti. E’ incredibile che si possano fare così tante cose: il merito è vostro di tutti voi che dedicate il vostro tempo a questa nostra passione.
A gennaio siamo partiti con la fiamma
olimpica. Anche in questa occasione Perona è stato ragazzo tra i ragazzi. Una bella esperienza.
Non possiamo dimenticare la
manifestazione di Solighetto (Nikolajewka), perché oltre ad essere stata onorata dalla presenza di Corrado Perona, è per
noi un appuntamento annuale importante a cui non possiamo mancare. Il Presidente è stato felicissimo di essere presente.
Ha fatto un bellissimo regalo ad un reduce Ermenegildo Mariotto, eroe di Nikolajewka, che nel corso dell’anno è mancato.
A Marzo posa della prima pietra della nuova sede di Santa Lucia e l’inaugurazione della sede di Sernaglia della Battaglia. Le sedi sono importanti per noi, dimostrano la vitalità della nostra Sezione. Abbiamo inaugurato sedi splendide, frutto di lavoro e di impegno. Come sempre le cose grandi le fanno in pochi. Le nostre sedi non devono però diventare mausolei o cose diverse da quelle che in realtà devono essere le sedi di un Gruppo alpini. Devono essere innanzitutto un luogo di incontro, di incontro sereno, da cui escono decisioni prese e condivise anche se non da tutti. Varie idee portano a prendere una decisione che una volta presa, deve valere per tutti. E’ antipatico pensare a delle situazioni in cui un consiglio di Gruppo viene minato nella sua integrità da poche persone che non sono assolutamente la maggioranza. Il nostro modo di essere alpini è democratico, se due in un Gruppo non sono d’accodo con le decisioni del consiglio di Gruppo, devono comunque attenersi. Non vogliamo anarchia. vogliamo comunque che le nostre cose siano decise da noi, anche accapigliandoci se serve, ma che la decisione presa alla fine sia rispettata. Ho avuto ultimante diversi esempi di consigli dove uno o due volevano imporre la propria volontà.
Le nostre sedi devono essere centro di
divulgazione della nostra cultura alpina. Tutte le attività svolte all’interno siano orientate a favore del nostro
obiettivo, a far conoscere alla gente chi siamo: iniziative culturali, ricreative, sociali, di tutti i generi, con
l’obiettivo di divulgare la nostra immagine. Invitare qualcuno a tenere una conferenza, presentare un’attività nuova,
non deve essere l’osteria del paese o il ristorante del circondario. E’ importantissimo che le nostre sedi siano ben
tenute e ben frequentate. Le persone fuori dal nostro ambito devono ricevere un’immagine di serietà, di correttezza. Io
alla nostra immagine ci tengo molto.
Sempre in occasione della
inaugurazione della sede di Sernaglia, la consegna di un premio speciale (nell’ambito del Premio Fedeltà alla montagna)
all'alpino Sebastiano Parussolo del Gruppo di Sernaglia.
In maggio siamo stati a Gemona e
Pinzano per la ricorrenza del trentennale del terremoto del Friuli. Sapete bene cosa ha significato per loro, ma anche
per noi alpini. Lì è nata la protezione civile. Il primo movimento spontaneo di solidarietà che ha creato le basi per
strutturare un’ipotesi di protezione civile.
Dedichiamo un intervento particolare
alla protezione civile. Sento dire ogni tanto che la PC è formata solo da gente che ha piacere di farsi vedere con la
divisa , di mettersi in vista in occasione di cerimonie, eventi. Quelli che dicono queste cose, non conoscono la PC. Che
ci sia qualcuno nel suo ambito che ami farsi vedere con la divisa può anche starci ma che da questo ne discenda che la
PC è fatta da gente vanagloriosa, se credete questo non sapete cos’è la PC. È fatta di gente che sacrifica tanto del
proprio tempo libero, che appartiene a quello che viene chiamato il fiore all’occhiello dell’ANA, ma per essere tale sappiate che
dietro c’è tanto lavoro e tanto impegno.
Noi abbiamo la fortuna di avere un
nucleo di PC molto ben formato e strutturato. In passato ha dato qualche problema, ma oggi abbiamo un nucleo
perfettamente funzionante che ci è invidiato dalle altre Sezioni. Quest’anno abbiamo avuto l’immissione della squadra
cinofila, una squadra sanitaria di livello eccellente, una struttura organizzativa e una capacità operativa, mezzi in
grado di svolgere qualsiasi tipo di attività di pronto intervento. C’è la rete radio, mezzi ed automezzi operativi.
Questi risultati non vengono a caso, vengono perché c’è stato chi con molta attenzione si è preoccupato di prestare
l’orecchio e l’occhio ai possibili doni da parte di enti diversi, regione, comune, provincia. Oggi abbiamo mezzi
efficientissimi perché Andrea Danieli si è preoccupato di tirare per la giacchetta questo e quell’altro, di avere i
contributi. Chi parla della PC di qualcosa al di fuori della nostra Sezione, non ha capito niente. La viabilità in
Valstagna, durante la adunata ad Asiago è stata curata dalla PC della nostra Sezione.
L’ANA ha organizzato la PC per essere
pronta in caso di… Questo vuol dire prevenzione. Prevenzione per legge è ciò che può essere un pericolo per la salute e
l’integrità fisica delle persone. E’ un ombrello talmente ampio che copre qualsiasi cosa. Anche l’esibizione di un
complesso ha bisogno di prevenzione. Ma non è questo l’obiettivo e lo spirito per il quale l’ANA ha creato la PC. In
occasione dell’ultimo incontro dei presidenti di Sezione, ad Arzignano, io ed un altro Presidente abbiamo chiesto
l’intervento del gen. Gorza che ci spieghi qual’è la linea che l’ANA vuole tenere. Non intendiamo fare i pagliacci.
Questo sarà l’argomento della prossima riunione dei presidenti del Triveneto. Questo cose bisogna chiarirle fino in
fondo. Altrimenti ci chiamano a destra ed a manca, per fare delle cose che in alcuni casi non possiamo nemmeno fare, come
dirigere il traffico o fermare qualche macchina. Il mio augurio è che la PC continui a fare preparazione ma che
non sia mai impegnata, come il caso della Fortezza Bastiani, dove si preparavano sempre alla guerra, ma la guerra non è mai
arrivata. E questo è quello che auguro a tutti gli iscritti alla PC, sempre in attività, sempre in allenamento, ma che
non vengano mai impiegati perché ritengo che l’unico obiettivo per il quale sia opportuno che noi ci si muova sono le
calamità.
A giugno abbiamo ricordato il 55° anno
di sacerdozio di Monsignor Domenico Perin, nostro cappellano sezionale, persona squisita. Adesso è ospite della casa di
riposo in Via Lourdes. Si sente come un uccello in gabbia, se qualcuno lo volesse andare a trovare ne sarebbe
felicissimo, per passare qualche ora in compagnia.
Sempre in giugno proprio in questo
teatro abbiamo dedicato una serata ad una bambina particolarmente sfortunata, Gloria. Gli amici di Godega hanno
organizzato una serata bellissima con artisti che hanno partecipato gratuitamente. La serata è stata deludente dal punto
di vista alpino, perché pur essendo la sala pienissima, abbiamo raccolto veramente molto poco. Sono occasioni in cui se
diamo cinque euro, non succede niente a nessuno. Poco per tanto uguale tantissimo. Inutili le belle serate, le belle
parole, se poi non scuciamo a raccogliere più di cinquecento euro. Spero che in occasioni simili sapremo metterci una mano
sulla coscienza. Toglie il fiato vedere una bambina di quell’età in quelle condizioni.
Il primo di settembre è ripartito per
l'Afghanistan il 3° Rgt. Artiglieria. Abbiamo riconsegnato la Bandiera che custodivamo nel nostro museo, presenti
i Vicepresidenti Bozzoli e Geronazzo. In caserma siamo sempre ospiti graditi. Ogni volta è un piacere esserci.
Sempre a settembre abbiamo inaugurato
il CEOD di Mareno, ristrutturato ed ampliato, nel quale abbiamo prestato opera fattiva. Presenza di molta gente ed
autorità regionali, provinciali. Quando mi hanno chiesto di intervenire ho detto che non siamo abituati a queste platee
così importanti. Anche loro sanno che gli Alpini fanno senza far tanta confusione.
Il 5 novembre c’è stata la visita a Milovice. L’iniziativa sta riscuotendo sempre più partecipazione e successo: tanti nostri soldati sono morti lì in prigionia. Bisogna ringraziare Lino Chies che è stato l’artefice di questo contatto. Bravo a chi è andato e a chi ci vorrà andare in futuro.
Agli inizi di dicembre abbiamo avuto la cena sezionale, una bella serata con i nostri amici in armi.
L’ultimo argomento di questa relazione
riguarda il nuovo Presidente. L’anno prossimo sarò qui a salutarvi ed a ringraziarvi. Entro novembre dovrete indicare i
candidati alla nuova presidenza. E’ una bella esperienza, impegnativa, non richiede doti particolari. Sono convinto che
qui dentro ci saranno sicuramente una decina che possono ricoprire questo ruolo senza alcun problema. Sarà tanto più bravo e
capace quanto più lo sarà il consiglio. Da soli si fa poco. Devo ringraziare buona parte del consiglio che è sempre
veramente attiva, presente. Solo da dentro si vedono quante sono le cose da fare perchè tutto riesca bene. A cominciare
dalla cerimonie condotte in una certa maniera, è da ringraziare in particolare Nino Geronazzo e non solo lui.
Sappiate che fare il Presidente è un
impegno grosso ma gratificante;alla fine diventa un piacere. Lo dico a favore di quelli che potrebbero fare il
Presidente, ma che magari temono di dover essere impegnati giorno e notte. Non è così se avete dei vicepresidenti capaci
e dei consiglieri bravi. Sta a voi delegati eleggere dei bravi consiglieri. Avrei piacere che questo nuovo passaggio
avvenisse in maniera molto più alpina di quanto avvenuto nel mio caso. Non è il momento di rivangare momenti non proprio
edificanti dal punto di vista associativo successi 5 anni fa, ma evitiamo di creare un’altra situazione del genere.
successo per la mia elezione 5 anni fa. Sarebbe bello che a novembre dalla rosa dei candidati uscisse il Presidente che
potrebbe idealmente affiancarmi nell’ultimo periodo e poi prendere in mano le redini della Sezione.
Gen. Franco Chiesa: a nome dell’assemblea ringrazia il Presidente per la relazione. E’ doveroso ringraziarlo anche per tutte le attività che la Sezione ha fatto, e per il lavoro che viene svolto dai Gruppi nel corso dell’anno. Ringraziarlo per gli stimoli che ci ha dato, per le profonde riflessioni di cui tutti noi dovremo tener contro e che mettono in luce la passione che il nostro Presidente ha per la nostra associazione e per la penna.
5. Relazione finanziaria 2006.
Il tesoriere Maurizio Granzotto
espone il bilancio consuntivo. Prima di esporre i dettagli del
bilancio premette che il volume totale delle varie voci di costi e ricavi è ben superiore al valore preventivato. Nel
bilancio preventivo erano stati previsti dei costi che in fase di esecuzione si sono rivelati più elevati, ai quali però
sono corrisposti anche i rispettivi ricavi. In particolare per quanto riguarda il tesseramento, abbiamo avuto ricavi in
più 1.909,50 Euro, essendo stato stimato prudenzialmente il numero dei soci in 5200. Per la protezione civile sono stati
preventivati 3.000 Euro e sono stati spesi 4.930, Fiamme Verdi ha centrato l’obiettivo, per l’intervento a “La Nostra
Famiglia di Mareno” erano previsti 500 Euro a fronte di un consuntivo di 1.500. La voce altro che risulta
sostanzialmente a pareggio, riguarda spese e ricavi relativi a medaglie adunata, agendine, spese per il vessillo,
giornata per Gloria, materiale olimpico, materiali per l’Afghanistan. Si rileva un aumento di 500 Euro per le utenze e
di ulteriori 500 Euro per le spese postali. Per la conclusione dei lavori per la Passerella sul Monticano dai 90.000
Euro previsti si è arrivati a 120.000, coperti da uno stanziamento dell’amm. comunale. Erano stato previsto un fondo per
la manutenzione sede che è stato girato a coprire le spese per l’80° sezionale. Per il museo e le manifestazioni
collegate sono stati spesi 34.000 euro a fronte dei 10.000 preventivati. Il costo del libro dell’80° era previsto in
10.000 Euro, ne sono stati spesi 15.000, tutti sostenuti da una sponsorizzazione.
6. Bilancio di previsione per il 2007.
7. Relazione dei Revisori dei Conti.
Il Presidente del collegio dei revisori Mirko De Nardi da lettura della relazione: Il giorno 27 del mese di febbraio
dell’anno 2007 si è riunito il Collegio dei Revisori dei Conti, presso la sede della Sezione A.N.A. di Conegliano per
l’analisi dei rendiconti relativi all’anno 2006. Apertasi la seduta il Presidente dei Revisori dei Conti ha dato lettura
al bilancio consuntivo redatto dal Tesoriere. Vengono analizzate le varie voci attive e passive del bilancio e chiesto i
chiarimenti al Presidente su alcune voci. Viene dato atto che durante i controlli trimestrali effettuati nel corso del
2006 sono state controllate a campione alcune registrazioni contabili, confrontandole con le pezze giustificative e sono
state segnalate al Consiglio tutte le perplessità. Il controllo, effettuato con il metodo a campione rappresentativo, ha
evidenziato la corrispondenza delle pezze giustificative con la contabilità e non sono state rilevate anomalie nelle
registrazioni contabili. Per questo motivo il Collegio dei Revisori dei Conti ha approvato il bilancio al 31 dicembre
2006 così come redatto dal Tesoriere. La seduta si è chiusa con l’approvazione del verbale.
8. Determinazione della quota associativa per il 2008.
Il Consiglio Direttivo ha proposto di lasciare invariata la quota sociale
spettante alla Sezione, alla quale sarà aggiunta la parte spettante alla sede nazionale. L’assemblea approva.
9. Nomina di 9 delegati all'Assemblea Nazionale.
Viene proposto ai delegati sezionali che la rappresentanza alla assemblea nazionale sia più significativa, formata dal
Presidente sezionale, 4 consiglieri e 4 capigruppo. L’assemblea approva, nessun contrario od astenuto. Oltre al
Presidente, membro di diritto, vengono nominati: 4 consiglieri: Giuseppe Benedetti, Stefano Stefani, Albino Bertazzon,
Luigino Donadel; e 4 capigruppo: Giuseppe Collodet, Luciano Camerotto, Oliviero Chiesurin, Francesco Botteon.
L’assemblea approva all’unanimità.
10. Discussione ed approvazione delle relazioni
Il Presidente dell’assemblea ricorda
che lo statuto prevede che solo i delegati hanno diritto al voto e possono partecipare alla discussione. Lo statuto
prevede che si possano trattare solo argomenti compresi nell’ordine del giorno.
Antonio Daminato: Ringrazia la fanfara alpina per quanto fa al nostro fianco, il suo Presidente onorario Giovanni Carlet, e il nuovo Presidente Sergio Saccon, presenti in sala.
Andrea Danieli: Chiede se Giuseppe Benedetti va a Milano in veste di capogruppo o di consigliere. (risposta: consigliere). Chiede se i candidati al consiglio sezionale, possono essere anche delegati all’assemblea sezionale, in questa assemblea ce ne sono due.
Gen. Franco Chiesa: Non ci sono limitazioni né nello statuto, né nei regolamenti, quindi chi è candidato al consiglio sezionale può essere anche delegato in questa assemblea.
Steno Bellotto: Tra i delegati all’assemblea nazionale c’è un consigliere che potrebbe anche non essere rieletto, e quindi verrebbe a mancare la proporzione. L’art. 39 del nostro regolamento recita che per tutto quanto non è contemplato nel presente regolamento si richiamano le disposizioni nazionali. L’art. 14 Statuto, 3° comma: “non possono essere delegati all’assemblea nazionale i membri del consiglio direttivo nazionale e i revisori di conti”. Nel 2004 abbiamo rinnovato il regolamento, ma non abbiamo mai trattato l’art. 15bis, incompatibilità cariche amministrative o politiche. L’anno scorso non è stata nominata la verifica poteri.
Franco Chiesa: La verifica poteri è nominata annualmente, è all’ultimo punto apposito dell’odg. Sarebbe stato meglio che questa osservazione fosse stata fatta l’anno scorso. Prendiamo atto che lo scorso anno non è stato fatto.
Claudio Lorenzet: L’art. 14 Statuto, si riferisce all’assemblea nazionale, per le assemblee sezionali l’articolo di riferimento è il 32. Il regolamento sezionale è stato integrato dell’art. 15bis ed approvato dal CDN il 14 ottobre 2004.
Claudio Breda: fa una comunicazione di servizio: sono da ritirare i manifesti del 50° del Gruppo di Falzè – 24/25 marzo.
G.Battista Bozzoli: A supporto del tesoriere, desidera aggiungere che dobbiamo aspettarci che le entrate ed uscite previste nel bilancio preventivo in 48.000 Euro lieviteranno, sempre a pareggio, per altre entrate ed uscite non previste.
Francesco Tuan: Sono stato quasi un
senatore a vita, nel senso che ho preso una anzianità importante di Cadorin parecchi anni fa e poi ho continuato con
altri due mandati. E’ con enorme emozione che mi rivolgo a Voi, da questo palco. Oggi arrivo personalmente alla fine di
uno straordinario ciclo di presenza continua, in Consiglio Sezionale, di quasi otto anni. Lunghi anni di lavoro, di
impegno, di soddisfazioni, di … scuola di vita. Mentre sono qui, mi passano davanti le immagini dei numerosi Amici che
ho incontrato in questi anni. Vedo il loro sorriso, sento le loro frasi tipiche nelle mie orecchie, … le bestemmie a
volte, e i numerosi canti che insieme abbiamo più volte intonato. Ma vedo, in prima linea della mia mente, i volti dei
tanti, troppi Amici che sono andati avanti. Da ognuno di loro ho ricevuto qualcosa. Qualcosa di prezioso: il senso della
vita, spesso connaturato con la nostra natura di alpini. Per un alpino esiste una unica grande famiglia, fatta di amici,
persone sincere, a volte scolpite con l’ascia, a volte bagnate dal vino, spesso rigate dalle lacrime. Lacrime di gioia,
quando un Alpino riesce ad essere utile agli altri, con discrezione, con modestia, ma con concretezza e con la certezza
di essere un punto di riferimento nella nostra società e quotidianità. Lacrime di tristezza quando un Alpino deve
seppellire un proprio amico, una persona con cui, spesso, ha condiviso intimità, umane paure o debolezze che nemmeno la
propria moglie o compagna conosce, una persona con cui ha lavorato, gratuitamente, per gli altri.
E questo mi fa essere oltremodo fiero
di appartenere alla grande famiglia alpina. Fatta di gente sempre pronta ad essere presente, se chiamata. Fatta di tanti
anonimi che, finito il proprio compito con il cappello in testa, tornano, da veri Signori, alla propria vita. Questa
esperienza mi ha dato tanto, in termini umani e di formazione.
Ho avuto la fortuna e l’onore di
servire la Sezione come Vicepresidente al fianco di due distinti presidenti in questi anni. Ho avuto la fortuna e
l’onore di lavorare a fianco di colleghi, in Sezione, di elevatissime qualità. A tutti dico grazie. Soprattutto per aver
avuto la pazienza e la disponibilità ad avermi avuto con loro ed ad avermi lasciato maturare, come alpino, nelle varie
attività che insieme abbiamo realizzato in questi anni. Il DNA alpino ci può essere, di fondo, ma poi va coltivato e io
penso di aver avuto i migliori maestri in questo. A tutti dico grazie come uomo, per tutto quello che mi avete
insegnato, per tutto quello che da Voi ho imparato.
In alcuni momenti, la famiglia degli
alpini è stata la mia prima famiglia. E’ così per i miei figli che cerco quotidianamente di educare ai valori ed ai
principi dell’essere alpino e che spesso riconoscono nei volti degli Amici alpini la loro famiglia, la loro casa. È
bello farsi adottare dagli alpini!
I timori iniziali di “giovane bocia”,
al vertice di un esercito di oltre 5.000 uomini hanno lasciato il passo, in questi anni, alla consapevolezza che si
tratta dell’esercito più efficiente e più bello, che ogni comandante vorrebbe avere a propria disposizione. Perché non
ti lascia mai solo!, in nessun progetto, in nessuna impresa che poi, con successo si porta insieme a compimento. Perché
se c’è da spalare “merda”, quando tutti arricciano il naso, noi siamo lì. Se c’è da costruire un museo, un asilo, una
scuola, un convento da restaurare, noi siamo lì. Se c’è da aiutare, senza chiedere nulla in cambio, noi siamo lì. Se c’è
da organizzare una cerimonia, un evento culturale, noi siamo sempre lì. …E qualsiasi cosa facciamo è una cosa stupenda,
che lascia a bocca aperta chi non ci conosce e, a volte, anche noi stessi. Spesso non ce ne rendiamo conto.
Allora risulta chiaro che oltre 60
anni fa, nessun nemico avrebbe potuto fermarci a Nikolajewka. E risulta chiaro oggi che siamo, in qualsiasi parte del
mondo soldati e uomini con i quali è bello lavorare per la nostra professionalità e per la nostra affidabilità.
E' difficile condensare tutti i
sentimenti e le sensazioni che sto provando in questo momento, pensando a questi magnifici anni con Voi. È difficile
rendere l’idea dell’emozione di adesso e di ogni evento che ci ha visto insieme. Dico solo che essere Alpini è un onore,
da vivere quotidianamente con consapevolezza e con gioia.
Essere Alpini è una responsabilità. E
dicendoVi grazie per l’ennesima ma non ultima volta, spero di essere stato sempre all’altezza del compito e del ruolo
che ho avuto nel rappresentare la Sezione, nel rappresentare Voi.
Lasciatemi concludere con le uniche
parole che ho in mente pensando a Voi e a questa magnifica esperienza: grazie, grazie, grazie! Viva gli Alpini, viva la
Sezione di Conegliano!
Egidio Morbin: Relaziona sul torneo di bocce sezionale di San Vendemiano.
Antonio Menegon: Fiamme Verdi, costa
16.000 Euro e ne incassa 8.700. Anche se sono aumentati anche i costi di spedizione, questi non giustificano una spesa
del genere. Ad ogni numero andiamo sempre ben oltre le pagine preventivate. Bisogna che riusciamo a fare articoli più
brevi, anche questa volta due articoli non sono potuti entrare, andranno nel prossimo numero. Una soluzione potrebbe
esser una maggiore generosità dei Gruppi nei confronti di Fiamme Verdi. Ritardi: il ritardo principale nel numero
autunnale, è stato a causa di impegni lavorativi; l’ultimo è stato fermo in posta 10 giorni per cause burocratiche.
Rispetto al mio ultimo editoriale, mi piacerebbe una redazione che discuta a fondo, su come va fatto il giornale, di
solito ci troviamo sempre in pochi. Un contributo me lo attendo dai consiglieri e dai capigruppo, ed anche da chi nel
Gruppo viene delegato ai rapporti con Fiamme Verdi. Ringrazio gli amici della redazione per il contributo che hanno
dato. Ringrazio il carissimo amico Renato Brunello, che pur lamentando qualche acciacco, cura ancora personalmente la
spedizione del nostro giornale. Il prossimo Fiamme Verdi uscirà fine aprile, primi maggio. Abbiamo solo 15 giorni per
consegnare il materiale. Mi attendo un contributo scritto anche dai giovani. Fiamme Verdi è sempre presente alle
iniziative nazionali della stampa alpina grazie all’amico Enzo Faidutti che il 31 marzo e il 1 aprile sarà all’11°
Congresso nazionale.
Bella iniziativa il giornale del Gruppo di San Vendemiano, collante ulteriore all’interno del Gruppo. Bisognerebbe farne
nascere altri, anche su fotocopie, una volta all’anno, non necessariamente con una veste tipografica come quella degli
alpini di San Vendemiano.
Conclusa la fase di dibattimento si passa all’approvazione
delle relazioni.
Relazione morale: l’assemblea approva all’unanimità;
Relazione finanziaria e bilancio di previsione: l’assemblea approva all’unanimità;
Relazione revisori dei conti: l’assemblea approva all’unanimità
11. Elezione di n. 7 consiglieri
Si procede alla votazione per la sostituzione di 7 consiglieri scaduti (Non
rieleggibili: Francesco Tuan e Luciano Giordan; Rieleggibili: Federico Camerotto, Ezio Marchioni, Giuseppe Benedetti,
Giorgio Visentin, Luigi Perencin).
Fermo restando che tutti i soci hanno il diritto di essere eletti, i capigruppo hanno proposto 10 nomi: Alessandro
Pederiva (Sernaglia della Battaglia), Luigi Perencin (Soligo), Narciso De Rosso (Colfosco), Alberto Galli (Collalbrigo),
Silvano Miraval (Parè), Lauro Piaia (Città), Giuseppe Lot (Mareno), Federico Camerotto (Gr. Vazzola), Giuseppe Benedetti
(Codognè), Giorgio Visentin (Bibano-Godega).
La votazione si volge a scrutinio segreto, con i seguenti risultati:
Aventi diritto 186, votanti 183, schede valide 182, bianche /, nulle 1.
Assenti i 3 delegati del Gruppo di S. Pietro di F.
Risultano eletti con i seguenti voti:
Giuseppe Benedetti (Codognè), voti 157
Giorgio Visentin (Bibano-Godega), voti 139
Luigi Perencin (Soligo), voti 134
Silvano Miraval (Parè), voti 132
Lauro Piaia (Città), voti 120
Narciso De Rosso (Colfosco), voti 112
Alberto Galli (Collalbrigo), voti 89
Hanno inoltre ricevuto voti:
Alessandro Pederiva (Sernaglia), voti 84
Federico Camerotto (Gr. Vazzola), voti 78
Giuseppe Lot (Mareno), voti 74
12. Nomina dei 5 membri della Commissione Verifica Poteri
Vengono proposti i nominativi di Claudio Bernardi, Pietro Masutti, Oliviero
Chiesurin, Emilio Maschietto, Paolo Da Ruos. Il mandato è di un anno. L’assemblea approva all’unanimità.
L'intervento del consigliere nazionale
Sebastiano Favero:
Porto i saluti del Presidente Perona, del CDN, al vostro Presidente, all’assemblea e a tutti i soci della Sezione di
Conegliano. Oltre la Sezione di Conegliano, rappresento anche Vittorio Veneto, Treviso, e Bassano. Pur abitando a
Possagno faccio parte della Sezione Monte Grappa di Bassano che ospiterà il prossimo anno l’Adunata Nazionale. Nei
limiti del tempo che mi è concesso sono a vostra disposizione, avete il mio numero di telefono, saprò ascoltarvi e
portare le vostre segnalazioni in sede nazionale. Voglio unirmi al ringraziamento per l’impegno profuso dal vostro
Presidente. Ringrazio i due consiglieri che scadono, mi auguro di vederci ancora insieme. Il discorso del vostro
Vicepresidente uscente da il senso dei valori degli alpini, il senso di essere qui, il senso della famiglia alpina.
E’ stato accennato all’adunata
nazionale, ai problemi di Asiago, che sapevamo già da prima, anche Cuneo non è senza problemi. A livello nazionale ci
interessa lanciare un messaggio: recuperare a livello di Adunata i nostri valori, portali all’adunata con quel senso di
partecipazione che è tipico nostro, che ci permette di bere anche un’ombra in più, se serve, ma di berla in sana
compagnia, senza creare problemi per nessuno e di essere insieme in uno spirito di vera amicizia alpina. Al di là dei
trabiccoli, uno dei fenomeni che ci sono stati segnalati, anche dalle forze dell’ordine, è la presenza di gruppi che non
hanno niente a che fare con gli alpini, che al venerdì e al sabato sera, si infiltrano all’interno della nostra adunata
per creare confusione e disordine. Vi invito ad essere molto attenti, di verificare questi fenomeni e segnalarli.
Abbiamo deciso di rimettere in efficienza il Servizio d’Ordine alle adunate, vi chiediamo di mandare nomi nuovi, lo
chiedo soprattutto ai giovani, vorremmo rimettere in funzione anche le cosiddette ronde notturne proprio per evitare che
si possano verificare fenomeni indesiderati. L’Adunata nazionale degli alpini nota come l’Adunata in ci si trova e si fa
festa non deve diventare un problema.
Voglio comunicarvi anche alcune cose importanti decise a livello nazionale. Sede nazionale, sono stati completati i
lavori di restauro di 2 piani su 4; entro quest’anno saranno completati anche gli altri 2 piani.
Quest’anno partono i lavori del Contrin, di proprietà della sede nazionale, con una previsione di spesa di 2,6 milioni
di Euro, dei quali il 70% sarà coperto con un contributo della Provincia di Trento. Oltre a questo intervento, più
avanti, è previsto di raggiungere l’autonomia per la produzione di energia elettrica. Costalovara: approvato dal CDN il
primo dei tre lotti, diventerà una casa albergo, ospiterà prevalentemente le famiglie alpine; chiarito che la proprietà
è della sede nazionale. Già da aprile saranno organizzate delle squadre, sarà richiesto anche il vostro intervento.
Ripabottoni: intervento individuato dopo il terremoto del Molise. Per lungaggini burocratiche si è protratto nel tempo.
A novembre abbiamo dato un ultimatum al sindaco e alla Regione Molise. Fra 15 giorni saranno concordati quali saranno i
lavori fatti con l’intervento di volontariato degli alpini e con i 300 mila Euro che la sede nazionale ha a
disposizione. E’ prevista la conversione di un albergo mai completato che sarà trasformato in casa di riposo.
Mozambico: abbiamo completato i lavori l’anno scorso, ma c’è una pressante richiesta di ritornare.
Rossosch: il nostro Presidente Nazionale Corrado Perona ha deciso di visitare i luoghi della Ritirata di Russia e
l’Asilo. A fine di aprile una delegazione ridotta andrà a Rossosch, io lo accompagnerò. E’ una scelta importante e credo
che possa fare piacere a voi della Sezione di Conegliano, che siete tra gli artefici principali dell’operazione Sorriso,
oltre che portare nel nome il ricordo del 3° artiglieria e di quello che è stata la ritirata di Russia.
Sono stato presente con tanta emozione alla manifestazione di Solighetto che ricordava quel 26 gennaio 1943. Ricordando
quello che, in quella fredda mattina di gennaio in Russia, ha detto il generale Reverberi, quando ha lanciato quel grido
per sopravanzare il terrapieno della ferrovia di Nikolajewka, quando ha gridato “Tridentina Avanti!”. Io vorrei dire a
tutti voi e noi con orgoglio “Alpini, avanti!” Viva gli Alpini, viva l’Italia.
Giuseppe Benedetti: Il 14 aprile festa della solidarietà alpina a Varese: la Sezione organizza un pullman se dai Gruppi arrivano le adesioni
Conclusioni del nostro Presidente:
Il 21 aprile avremo a Conegliano il rientro ufficiale del 3° da montagna
dall’Afghanistan, con la presenza della Bandiera di Guerra, la fanfara della Julia, oltre che della nostra fanfara.
Nell’occasione abbiamo organizzato il primo raduno del “Gruppo Conegliano”, il reparto di artiglieria più decorato
d’Italia, nato proprio qui a Conegliano. E’ un onore per noi avere i radunisti qui. Alla sera sarà presentato il primo
CD del Coro Brigata Alpina Julia Congedati, in Accademia. Abbiamo avuto un aiuto importante da parte del Comune, sempre
sensibile alle nostre richieste. Ricordo che in queste occasioni la presenza è fondamentale. Deve essere come l’altra
volta in occasione della giornata della solidarietà, piena la piazza Cima. E’ stata un’emozione grandissima guardare la
piazza piena di alpini. Capigruppo rendetevi parte attiva per una massiccia presenza. Il Conegliano è nato qui, lo
riaccogliamo, è proprio l’occasione giusta, ritorna dall’Afghanistan e noi organizziamo il primo raduno del Gruppo
Conegliano. Non possiamo non presentarci bene.
Conegliano, 4 marzo 2007
IL PRESIDENTE
DELL'ASSEMBLEA (Gen. Franco Chiesa)
IL SEGRETARIO(Claudio Lorenzet)