12° Convegno itinerante della Stampa Alpina - CISA |
Giugno 2008 |
Rodengo Saiano, 5 e 6 aprile 2008, il Convegno è stato organizzato con efficienza alpina dalla Sezione di Brescia nei suggestivi luoghi dell'Abbazia olivetana di San Nicola. Tema del Convegno: “Una sola voce…una vetrina”. Un messaggio riportato da un giornale locale "Dare spazio alla moralità alpina!"
Il tavolo della presidenza il Vice Presidente Vicario Ivano Gentili
(mentre era in arrivo da Feltre il Presidente nazionale Corrado Perona, il quale aveva assistito a una
importante esercitazione di soccorso in quota della Protezione civile ed è giunto poco dopo). Ospite d'onore
il comandante delle Truppe Alpine, generale Bruno Petti. Presenti inoltre i Vice Presidenti Alessandro Rossi e
Marco Valditara, i componenti interni al C.D.N. Consiglieri nazionali Luigi Bertino, Bruno Gazzola, Cesare
Lavizzari, i referenti delle sezioni di Francia, Germania, Belgio e Svizzera, il Presidente della Sezione di
Brescia, Davide Forlani, e il Capogruppo di Rodengo Saiano, Silvio Riva. 170 i giornalisti presenti: cuore
pulsante della nostra associazione.
Sabato, l'apertura dei lavori è avvenuta con i saluti e l'introduzione al tema, da parte del presidente del
Comitato di Direzione Adriano Rocci che ha tracciato il profilo di quello che dovrebbe essere un giornale alpino;
come sempre poi, ha condotto i lavori con ordine e rispetto dei tempi assegnati.
Giangaspare Basile Caporedattore del mensile dell'ANA ha dibattuto sugli aspetti tecnici e soprattutto sul rispetto
delle regole da applicare nella redazione dei nostri giornali. Disciplina e semplicità nell'esposizione senza
esagerare dando la sensazione di non voler apparire: 15 righe l'articolo più lungo, un minuto la durata della lettura.
Fabrizio Balleri. Intervento di spessore quello del consigliere nazionale, presidente della Commissione Legale dell'
ANA che ha spiegato come la stampa alpina è in tutto e per tutto assoggettata alla legge 08/02/1948 sia per quanto
riguarda gli adempimenti amministrativi nei quali possono incorrere non solo gli autori di eventuali pezzi incriminati,
ma anche il direttore e, per quanto concerne il risarcimento danni, anche il proprietario della testata. Date le caratteristiche
peculiari della stampa alpina, quale diretta emanazione dell'ANA, i contenuti degli articoli incontrano, oltre alla responsabilità civile
e penale, anche la responsabilità morale. Questi limiti, se sono superati, la responsabilità di quanto erroneamente
pubblicato ricade sul capogruppo o sul presidente della Sezione se il periodico è sezionale. Dovere di rettifica con un testo di
adeguata dimensione. (L'argomento si presta a ulteriori approfondimenti).
Vittorio Brunello, direttore de L'Alpino, ha parlato dell'esperienza alla direzione del mensile associativo in questi
primi 18 mesi. Il giornale ha una nuova veste grafica, molto forte graficamente, qualche rubrica in più, molta attenzione r
ivolta ai temi della montagna, alle istituzioni militari, alla Scuola Alpina. "L'esercito rimane una grande scuola di uomini
e tutti noi siamo preoccupati perché il soldato e la società civile si stanno scollando: non vediamo più
i giuramenti in piazza e le divise. Attenzione a non creare il distacco tra la società e le Forze Armate: "sono
un'espressione privilegiata della nostra società, sono i soldati con il cappello alpino".
Il rinnovamento del sito Web è uno strumento per conservare le nostre tradizioni e in vetrina mettiamo le cose belle:
perfino il confronto fra le idee all'interno della nostra Associazione.
Il premio biennale Stampa Alpina quale il miglior giornale di sezionale è andato al Periodico
"5 Valli" della Sezione di Luino diretto da Piergiorgio Busnelli. Un'apposita giuria di esperti ha valutato
le testate iscritte, considerando sia i contenuti sia la composizione grafica. Il direttore della testata vincitrice
si è visto assegnare l'apposito trofeo di cristallo, da conservare nella sede-redazione fino alla prossima edizione del premio.
Gen. Bruno Petti comandante delle Truppe Alpine. Intervento molto applaudito, pieno di umanità e di consapevolezza.
"Mancano molti giovani che potrebbero fare gli Alpini. Mancano le opportunità per far conoscere la struttura e i
mezzi che abbiamo per fare dei buoni Alpini. Stiamo adeguando la nostra struttura a quello che le esigenze morali e sociali
attuali ci impongono. Sono operativi 4 Centri sportivi: il tipo di addestramento, il tipo di impegno richiesto ai nostri
Alpini con le attività tipiche dell'appartenenza alle truppe da montagna."
"Le Truppe Alpine fanno fare bella figura all'Italia quando si presenta l'occasione, e di queste ce ne sono state molte
specialmente negli anni 2000. Non abbiamo organi di informazione, non abbiamo una vetrina quando abbiamo qualcosa da dire: non
riusciamo a dare all'esterno la sensazione di quello che facciamo e di quello che pensiamo: voi siete quelli che lo fate.
La freschezza di un dialogo, di un dialogo inedito deve accadere come nel tennis: piazzare il colpo al momento opportuno e
ottenere l'effetto."
Il past president Beppe Parazzini, è stato chiamato a fare da rompighiaccio su un argomento scottante: gli Amici degli Alpini.
Come sempre ha sdrammatizzato il problema con classe ed eleganza: "Dobbiamo discutere con serenità. La sede nazionale
in ogni caso deciderà sui pareri dei gruppi e delle sezioni. Noi dobbiamo essere d'esempio alla Società affrontando
un problema che angoscia, ma che si deve affrontare parlandone schiettamente". Ha poi ripreso un altro problema di scottante
attualità affermando che la stampa alpina non ha il coraggio di parlare chiaro alle Istituzioni. Ha concluso poi con tono
polemico: "E' scandaloso che mandino i Volontari (dell'Esercito) a raccogliere le immondizie a Napoli, forse sarebbe meglio
che ci andassero i Parlamentari". Sentiti applausi da tutta l'assemblea.
Le conclusioni del Presidente Nazionale. Il Presidente Corrado Perona concludendo i lavori, ha tracciato il consuntivo e
indicato la strada da percorrere: "Memoria, Storia, il rispetto dei Caduti, punti fermi che non dovranno subire allentamenti:
non dobbiamo avere vergogna della nostra storia. Solo noi siamo andati a Roma a dire perché è stata abolita la leva. Solo
l'ANA ha sentito il dovere di protestare educatamente e civilmente".
"Bassano città simbolo delle celebrazioni del 90° della fine della Grande Guerra,
sede dell'adunata nazionale con il Ponte simbolo dell'invito a darci la mano e a guardarci
in faccia e per rinsaldare la nostra amicizia di Alpini e la nostra solidarietà verso il prossimo.
I luoghi: il Grappa, l'Ortigara, le Penne Mozze, l'Adamello, il Pal Piccolo: ci invitano a ricordare
i nostri morti. Le celebrazioni si concluderanno a Trento il 3 novembre prossimo. Il 2008 è un anno speciale:
è l'anno del ricordo, dobbiamo essere speciali anche noi!". Ed il Presidente ha invitato i responsabili
delle testate alpine ad essere fedeli testimoni del significato di questo anniversario.
Enzo Faidutti