AL BOSCO: SEMPRE!


Dicembre 2008

La partecipazione del presidente Corrado Perona con quasi tutti i componenti del consiglio direttivo nazionale, e con tanto (ovviamente) di Labaro con le 212 medaglie d’oro, nonché quella del nuovo vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, ad una delle prime uscite compiute in diocesi, hanno costituito gli elementi caratterizzanti il tradizionale incontro al Bosco delle Penne Mozze di Cison di Valmarino: il 37°, da quando questa realtà scarpona venne inaugurata, e particolarmente sentito in questo 2008, ricorrendo il 90° anniversario della fine della Grande Guerra.
Partecipazione da record delle penne nere provenienti non soltanto dal Triveneto, ma da tutta Italia: perfino dalla Sicilia.
Perché, come è stato rilevato più volte, e anche in questa occasione, il Bosco è il “memoriale” non soltanto degli Alpini trevigiani e veneti che sono andati avanti, ma di tutti gli Alpini: dal Trentino e dal Piemonte all’Italia Centrale, alle Isole.
Sui “sentieri della memoria”, dunque, domenica 31 agosto hanno camminato circa quattromila penne nere. A fare gli onori di casa, il presidente del comitato e dell’associazione Bosco delle Penne Mozze, Claudio Trampetti; ad accompagnare la cerimonia, il Coro ANA di Vittorio Veneto e la Banda musicale di Cison di Valmarino.
E’ sempre con una certa commozione che si partecipa a questo incontro, e tale stato d’animo lo si è colto durante le varie fasi della cerimonia anche quest’anno: coi significativi silenzi, oltre alle espressioni di volti noti o sconosciuti, ma di gente fiera di portare il cappello con la penna, e consapevole del valore della memoria.
Memoria alla quale hanno fatto riferimento “materiale” le tre targhe, corrispondenti ad altrettante sezioni ANA, scoperte ufficialmente nell’occasione: Biella (la città del presidente Perona), Alessandria e Cividale. E della quale lo stesso Perona ha parlato nel discorso ufficiale ricordando il sacrificio delle Penne Nere nella Grande Guerra e in tutta la storia d’Italia, dall’anno della fondazione del Corpo fino ai nostri tempi.
Il Presidente nazionale ha anche annunciato un evento emblematico: la cerimonia del 3 novembre, a Trento, e l’invito a tutti ad accendere un lumino ai balconi delle proprie case, la sera di quel giorno, per ricordare i Caduti della Grande Guerra, all’insegna di “Con gli Alpini sui sentieri della storia”.
Sulla realtà odierna dell’ANA, oltre a Perona, che ha sottolineato la continuità fra veci e bocia, si è intrattenuto anche il vescovo Pizziolo nell’omelia durante la messa, cogliendo nella solidarietà e nel volontariato delle Penne Nere uno degli elementi essenziali dell’appartenenza al Corpo e quindi all’Associazione.
Gli Alpini, insomma, come gente agisce secondo Dio, e non secondo gli uomini Ultima, ma non ultima, la comunicazione di Perona dell’annuncio datogli la sera prima dal sindaco di Vittorio Veneto, Scottà: verrà fatto un monumento al mulo, che nella storia scarpona occupa un posto tutto suo, particolare e significativo.
Per concludere, da segnalare la partecipazione di non pochi sindaci della zona, a cominciare da quello di Cison di Valmarino, Cristina Pin, del vicepresidente della Provincia di Treviso, l’alpino Floriano Zambon, dei presidenti delle sezioni Ana della Marca, di quelle vicine e di tantissimi gruppi coi gagliardetti. Naturalmente, non potevano mancare il gonfalone del Comune di Vittorio Veneto e la bandiera del Comune di Treviso, decorati di medaglia d’oro. Speaker, come sempre puntuale, misurato, e appropriato nelle citazioni, l’avvocato Nicola Stefani.

Giovanni Lugaresi


L’omaggio solenne del Presidente nazionale Corrado Perona al Bosco delle Penne Mozze


I “nostri” Reduci, immancabile presenza nel Bosco della memoria


Un momento della messa in suffragio dei caduti officiata dal vescovo Corrado Pizziolo


La selva di gagliardetti che caratterizzato il raduno 2008 al Bosco


IL NATALE AL BOSCO DELLE PENNE MOZZE

Nella valle c’è la corsa all’ultimo regalo.
Pur in periodo di crisi economica un pensiero per le persone care lo si fa sempre.
E mentre in tanti pensano al Natale acquistando qualcosa, un gruppo di alpini pensa al Natale ricordando i suoi morti.
Chi non ha mai partecipato alla cerimonia della vigilia di Natale al Bosco delle Penne Mozze lo faccia.
E’ qualcosa di semplice e bello.
E’ bello il silenzio che aleggia tra le fronde degli alberi, è bello lo squillo della tromba, è bello il brano che viene letto per ricordare chi ha perso la vita per la Patria, sono belli i rintocchi della campana, è bella la cerimonia, breve, senza tante parole, perché è l’essere lì alla vigilia del Natale il messaggio assoluto.
…Dimenticavo: sono belli gli alpini.
L’appuntamento è alle 15 del 24 dicembre 2008, al Bosco.
(a.m.)