DA CAPORETTO A TRENTO |
Dicembre 2008 |
Una brillante idea quella degli Alpini giovani di correre una staffetta da Caporetto a Trento per portare una fiaccola nel
ricordo delle sofferenze vissute da altri giovani 90 anni prima. E’ l’idea che è nata nell’ultima riunione della
commissione giovani del nostro raggruppamento tenutasi proprio a Conegliano nel Giugno scorso. Dopo quel giorno si sono
messi in moto il segretario del raggruppamento e il buon Merlin, “buon” perché, in fatto di conoscenze storiche
difficilmente gli si tiene il passo.
Affidato
quindi a Penne sicure è stato tracciato il percorso, con partenza da Caporetto il 13 settembre, e l’arrivo il 3 novembre
a Trento. Otto le tappe, otto i fine settimana, nei quali gli Alpini giovani si passeranno il testimone, per far sì che
la Fiaccola arrivi puntuale al suo importante appuntamento.
Nel
calendario ci vediamo direttamente coinvolti, la 4ta tappa infatti vede passare la Fiaccola nei nostri paesi, con
partenza da Motta di Livenza e l’arrivo al Sacrario di Nervesa. L’organizzazione della tappa è affidata alla nostra
Sezione, con l’aiuto delle Sezioni di Valdobbiadene e Treviso.
Iniziamo a
prepararci, se c’è una tappa in cui la fiaccola non può “zoppicare” è proprio la nostra, in verità poi è stato così per
ognuna.
Disponiamo
di ottimo cemento per gettare le nostre basi, molti Alpini Coneglianesi ricorderanno la Fiaccola portata alla Madonna
del Don a Mestre, e visto che la squadra che vince non si cambia, il primo sostegno lo da il nostro nucleo del gruppo
sportivo.
Gli orari,
i tempi e ciò che non deve mancare sono scanditi da un’organizzazione, che da subito lascia capire che la Fiaccola avrà
un degno sostegno per tutto il percorso. I tedofori invece li forniscono i Capigruppo, scelti accuratamente tra le fila
dei loro Alpini. Tutto è pronto, tutto è stato preparato nei minimi dettagli, la partenza da Motta di Livenza, nella
Sede ANA è puntuale e solenne. Passiamo per Gorgo al Monticano, arriviamo ad Oderzo, lungo la strada incontriamo i primi
alpini che salutano la “carovana” al suo passaggio. Ad Ormelle come da ordini, depositiamo un lumino al monumento ai
Caduti, lo stesso a San Polo di Piave, dove altri Alpini ci aspettano. Ripartiamo alla volta di Tezze, lumino al
Monumento ai Caduti e nel Cimitero Inglese, oggi il sentimento che ci porta a correre, non ci permette di dimenticare
nessuno. Arriviamo a Vazzola, è l’ora di pranzo, prima di spegnere la fiaccola accendiamo un lumino, a mantenere la
fiamma mente ci si riposa. L’accoglienza e il preparato metterebbero chiunque in imbarazzo. Ripartiamo alla volta di
Mareno di Piave, troviamo gli Alpini che ci salutano al passaggio, proseguiamo per Santa Lucia di Piave, anche qui, in
molti, ci attendono per posare insieme a noi il lumino al monumento ai Caduti e ripartiamo per un’altra tappa
importante. Sul ponte del Piave ci siamo preposti di fermarci a rendere il giusto omaggio nel luogo simbolo della nostra
tappa. Alpini, Associazioni Combattentistiche e d’Arma, militanti di altri corpi e cittadinanza, sono davvero in molti
ad accoglierci.
Quando il
plotone dei tedofori si avvicina al Sacello sulla sponda del Piave, possiamo rendere gli Onori e accendere il lumino.
Oramai manca poco, l’ultimo tratto ci porta a Nervesa.
Salita la via che porta al Sacrario, la Fiaccola dopo tanto correre si ferma, prende fiato, e si presta a fare il suo solenne
arrivo. Ai piedi del Sacrario passiamo il testimone alla Sezione di Bassano che scorterà la fiaccola nel fine settimana
successivo fino a Bassano del Grappa. L’ultimo atto è la resa degli Onori, e l’accensione del lumino per i Caduti che
riposano nel Sacrario. Al momento vissuto all’interno non manca nulla, ci siamo noi e ci sono loro, l’assemblea è
completa. Da questo momento, siamo sicuri d’aver contribuito a far arrivare la Fiaccola a Trento. E’ un bel messaggio in
questa, e nelle altre sette tappe, quello dato dagli Alpini giovani, se pur in un calendario di commemorazioni,
dell’A.N.A. dei 90anni dalla fine della Grande Guerra che non ha eguali, è stato un’ulteriore segno, un’ulteriore
dimostrazione di rispetto, che gli Alpini giovani hanno voluto dare all’Associazione ma soprattutto ai giovani che
90anni fa hanno sofferto.
Al mattino, a Motta di Livenza, al momento della partenza, si era fatta la considerazione,
che nel contarci oramai alla quarta tappa, partiti in pochi da Caporetto, si era sempre più, tappa dopo tappa. Forse
questo è davvero il più bel messaggio. Nel modo di vivere d’oggi, sempre meno rispettoso, è davvero bello che la
Fiaccola della memoria, parta in sordina e con poche persone, si popoli tappa dopo tappa, per rendere omaggio a chi
invece partiti in tanti, hanno fatto ritorno in pochi.
Manuele Cadorin
vedi anche: 3^ tappa - CODROIPO - MOTTA DI LIVENZA
Preparativi per la partenza a Motta di Livenza
Motta di Livenza alla partenza
Alle porte di Oderzo
Applausi per i tedofori ad Oderzo
Verso Ormelle
Ingresso a Ormelle
Monumento ai Caduti di Ormelle
English Cemetery
Tezze di Piave Cimintero inglese
Vazzola
Riposo della fiaccola in pausa pranzo
Verso Mareno
Ingresso a S. Lucia di Piave
Santa Lucia di Piave, onori ai Caduti
Santa Lucia di Piave, foto di Gruppo con il Sindaco
Verso Ponte della Priula
Cambio della fiaccola tra tedofori
Al Monumento ai Caduti di Ponte della Priula
Presso il Fiume Piave
Dopo l'alzabandiera, siamo pronti per gli onori ai Caduti
Onori ai Caduti presso il Fiume Piave
Le due trombe suonano il silenzio
Attraversamento del Ponte sul Piave
Verso Nervesa della Battaglia
La barca. E' stata usata per costruire il ponte di barche durante la guerra.
Arrivo alla Barca
Foto di Gruppo alla Barca
Nervesa della Battaglia
Arrivo all'Ossario
Piccola sfilata
Ossario di Nervesa della Battaglia
All'Ossario di Nervesa della Battaglia
Accensione del lumino
Scambio della fiaccola con sezione di Bassano
Si entra all'Ossario
All'altare dell'Ossario di Nervesa della Battaglia
E' partita il 13 settembre da Caporetto la fiaccolata a staffetta organizzata dai Giovani alpini del 3°
raggruppamento dell’Associazione Nazionale Alpini che, in un ideale passaggio di testimone della memoria, toccherà
alcuni dei luoghi simbolo della Grande Guerra.
La fiaccolata a staffetta ha visto impegnate le penne nere under 40. Si concluderà il 3
novembre a Trento.
La staffetta della memoria si inserisce
nell’ambito delle iniziative dell’Associazione Nazionale Alpini per ricordare i Caduti della Prima Guerra
Mondiale di cui ricorre quest’anno il 90° dell’armistizio.
Domenica 5 ottobre la
fiaccola ha percorso le strade della nostra marca, partendo da Motta di Livenza di buon mattino per arrivare
all’Ossario di Nervesa verso le ore 17:00.
La 4^ tappa è stata diretta dalla Sezione ANA di Conegliano, con il supporto dei giovani Alpini delle Sezioni di Treviso e Valdobbiadene, che insieme si
sono alternati nel portare a turno la Fiaccola lungo il percorso. A far da cornice
le Sezioni e i Gruppi ANA che hanno salutato la fiaccola al suo passaggio. Breve sosta-cerimonia sul Ponte del Piave a Ponte della Priula. Una breve cerimonia si
è svolta anche all’arrivo al
Sacrario di Nervesa, dove la fiaccola è stata consegnata alla Sezione di Bassano del Grappa, che l’accompagnerà nella tappa
successiva verso Bassano.
L’Associazione Nazionale Alpini venne
istituita da un gruppo di reduci nel 1919 e da nove decenni la sua attività si sviluppa nel recupero e
diffusione della memoria storica del nostro Paese e nell’impegno di solidarietà civile.
I Giovani alpini hanno corso la “maratona
della memoria” con il Cappello e la maglia con la scritta “Dal 1919 .. l’impegno continua”...