LA ROCCIA DEGLI ALPINI


Giugno 2008

Anni fa a Silvano Fiorot la malattia strappò la moglie ed un figlio. Silvano scelse di trasformare questo straziante abbandono in una offerta di vita. Nacque così l'Associazione Lotta Contro i Tumori "Renzo e Pia Fiorot", un'associazione che si rivolge ai malati oncologici e non ha paura di incontrare faccia a faccia la morte perché crede nella vita, alla sua complessità, all'esistenza come un grande dono da coltivare e venerare nella condivisione di sentimenti e valori fondamentali come la
solidarietà, l'aiuto disinteressato, la competenza medica per formulare diagnosi e prospettive di prevenzione.
Le strade dell'Associazione Fiorot e quelle degli Alpini sanfioresi si sono presto incrociate, e non poteva essere altrimenti. Così la collaborazione tra Silvano e le Penne Nere di San Fior è ormai datata, anche perché Silvano, iscritto al Gruppo come aggregato, è profondamente alpino nell'anima e nel cuore.
Alla presenza di autorità civili, religiose e mediche, recentemente l'Associazione Fiorot ha inaugurato la nuova sede, ampia e modernissima.
E gli Alpini c'erano a dare una mano nell'organizzazione della giornata.
C'erano gli Alpini di San Fior e quelli di San Vendemiano, accomunati ormai da tante iniziative. I due Gruppi hanno voluto ribadire il loro impegno nei confronti dell'Associazione donando i tre pennoni e la pietra che sta nel giardino della sede. Quella roccia è lì a dire dell'impegno e della attenzione degli Alpini verso coloro che operano nel mondo della sofferenza, parla del loro anelito di fratellanza, è il simbolo di un gemellaggio mai scritto eppure forte ed indistruttibile.
La riconoscenza di Silvano Fiorot è tutta nelle parole che si possono
leggere in queste pagine di "Fiamme Verdi", che ospitano un suo intervento in prima persona Ma è la presenza di Silvano e la sua battaglia quotidiana a dirci che siamo della stessa pasta e che dobbiamo continuare a camminare insieme.


"…nei momenti di difficili della mia vita, ho sempre trovato un alpino al mio fianco…"

Cari amici,
sono Silvano Fiorot e ho l’onore d’essere amico di tutti Voi Alpini, oltre che socio del Gruppo Alpini di San Fior.
Come soldato ho militato nel 52° reggimento Artiglieria Pesante, ai miei tempi di stanza a Cittadella di Alessandria, in Piemonte. Da allora ho imparato a conoscervi e stimarvi, non perché gli Alpini mi accompagnarono durante l’ultimo viaggio di mia mamma, mio padre, mio figlio e mia moglie, ma perché credo fermamente che l’Alpino sia riuscito a tradurre la sua esperienza in un modo particolare di operare nella società, cercando di fraternizzare con gli altri per costruire una vera e propria cultura di solidarietà.
Nella disponibilità verso gli altri, gli Alpini hanno tradotto la loro esperienza, maturata quando erano sulle pareti rocciose, tutti attaccati alla corda, uniti in un solo pensiero: arrivare sulla vetta tutti, e felici anche se stanchi. Quella corda l’Alpino se l’è portata a casa,  ogni volta che trovo un Alpino, vedo il segno della solidarietà, vedo il segno della liberazione, perché quella corda è il punto di riferimento del desiderio di tutti gli Alpini di rendersi utili nella società: lo capisco quando ne vedo uno che ti dice "presente" perché nel loro vocabolario non esiste la parola "no". Questa esperienza non può morire: è un bene prezioso in una società
fatta di personalismo, indifferenza ed egoismo. Abbiamo bisogno di questa cultura, il nostro mondo non può perdere questi valori, perché questi sono valori di liberazione, di solidarietà, soprattutto in una società che purtroppo tende a guardare da un'altra parte, generando problemi di convivenza.
Per questo con gli Alpini mi sento bene, mi sento uno di loro, anche se mi manca la penna!
Per questi valori bisogna lavorare: per continuare un’esperienza di vita e piantare l’ultimo chiodo della cordata sulla montagna dell’indifferenza e dell’egoismo, tutti uniti fino alla vetta. E non  potrò mai dimenticare che nei momenti più difficili della mia esistenza ho quella corda, sempre trovato un alpino al mio fianco. Vi abbraccio.
Silvano Fiorot


La roccia degli Alpini


Il taglio del nastro con le autorità


La sede dell’Associazione di Silvano Fiorot