Vittorio Veneto


2008

90 ANNI FA LA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO

Domenica 15 giugno, Vittorio Veneto.
Dopo tante giornate uggiose splende un sole meraviglioso sul Raduno Regionale Assoarma.
Oggi ricorre il 90° anniversario della Vittoria: si commemorano i Caduti della Battaglia di Vittorio Veneto, meglio nota come “la Battaglia del Piave” o “la Battaglia del Solstizio”.
Il 15 giugno 1918, durante l’occupazione, ebbe inizio l’offensiva che durò nove giorni e comportò un altissimo contributo di sangue in entrambi gli schieramenti. Fra le nostre truppe si contarono: 6.111 morti; 27.653 feriti; 51.856 dispersi, molti dei quali fatti prigionieri; 42 aerei abbattuti, tra cui quello che costò la vita a Francesco Baracca.
La manifestazione odierna è stata promossa dalla città di Vittorio Veneto unitamente alle Associazioni Nazionali Alpini, Bersaglieri, Artiglieri, Paracadutisti d’Italia, alla Provincia ed alla Regione Veneto.
La sezione A.N.A. di Conegliano non poteva mancare ed è presente con una nutrita rappresentanza di alpini e di gagliardetti, capitanata dal presidente sezionale, Battista Bozzoli.
L’organizzazione è perfetta. Tutti gli aderenti alle varie associazioni combattentistiche e d’arma giungono al parcheggio loro assegnato; si ritrovano nell’area di riferimento e quindi ai propri punti di ammassamento, dislocati in quattro vie cittadine.
Sono le 10.00. Tutto è pronto. La città è sorvolata da aerei d’epoca. Da un Cessna C206 si lanciano sei paracadutisti, da un’altezza di 1.500 metri: dapprima in caduta libera per i primi 600, poi con il paracadute a profilo alare ed atterrano direttamente in piazza del Popolo. L’Associazione Paracadutisti vittoriese ha voluto così onorare la memoria della Medaglia d’Oro al valor Militare, Alessandro Tandura.
Con perfetta sincronia, dai quattro punti prefissati, ha inizio la sfilata. Tutti convergono ordinatamente a Piazza del Popolo e l’inquadramento avviene lungo il perimetro della piazza stessa. Anche cinque muli, superstiti del Reparto Salmerie di Vittorio Veneto, partecipano alla sfilata. Non mancano neppure, posizionati verso i giardini, 2 FH70, i nuovi cannoni dell’artiglieria alpina.
Una volta tutti schierati, in un atmosfera carica di intensità emozionale, assistiamo alla cerimonia dell’alzabandiera. E poi, tutti insieme, civili ed ex militari, grandi e piccini, intoniamo all’unisono ed a gran voce l’inno nazionale. Gli sguardi rivolti all’insù, tutti sull’attenti: ci sembra quasi di percepire la presenza di quelle migliaia di Caduti che con il loro sacrificio, il loro altruismo e la fedeltà alla Patria consentono a noi, oggi, di vivere nel presente e nella libertà.
Dopo i discorsi ufficiali, la giornata è proseguita con una mostra ed esposizione di reperti bellici, una dimostrazione del Reparto Salmerie Alpino ed alcuni concerti. Si sono esibiti: la Fanfara Bersaglieri, la Banda dell’Artiglieria, il coro A.N.A., il coro Col di Lana ed il Coro Mesulano.
La bandiera è ridiscesa verso sera, alle ore 17.00, con la cerimonia conclusiva dell’ammainabandiera. Ma nei cuori degli Alpini, dei Bersaglieri, degli Artiglieri, dei Paracadutisti e di tutti i presenti è rimasta la consapevolezza di aver assistito alla rievocazione di una significativa ed importante pagina di storia del nostro ancora recente passato. Una pagina da non dimenticare, scritta tra le trincee e che racconta i sogni, la vita, il sacrificio, il sangue, di ragazzi che hanno donato alla Patria il dono più prezioso: la vita.

Art. Fabio Dassie


Un moderno cannone suscita l’interesse dei cittadini


Gli immancabili muli


Una selva di gagliardetti


Sfila la nostra rappresentanza Sezionale per le vie di Vittorio V.to