CORO ANA "GIULIO BEDESCHI" |
Maggio 2009 |
CORO A.N.A. “Giulio BEDESCHI”
Gruppo di Gaiarine
Sezione di Conegliano
La musica e il canto sono da sempre componenti inscindibili
dell’alpinità più vera e genuina. Sono, per certi aspetti, gli elementi peculiari che fin dalla nascita dell’A.N.A.
hanno ornato di connotazioni specifiche la vita stessa degli Alpini in ogni tempo, sia in pace che in guerra. In caserma
come in marcia, in trincea come all’osteria, all’adunata nazionale come al più semplice raduno di paese, gli alpini
sentono il richiamo delle belle note e non vi sanno resistere, perché dove c’è musica c’è allegria e dove c’è allegria
c’è amicizia, il collante universale di tutte le penne nere.
Ed è proprio in quest’ottica di forte richiamo aggregazionale che va
letto ed interpretato il ruolo del coro “Bedeschi” nell’ambito di tutte le iniziative sezionali ed oltre.
Il coro A.N.A. di Gaiarine, unico coro alpino della Sezione di
Conegliano, è intitolato a Giulio Bedeschi (1915-1990), scrittore italiano divenuto famoso nell’immediato dopoguerra per
il suo libro “Centomila gavette di ghiaccio” che narra l’anabasi drammatica delle divisioni alpine in ritirata
dal Don. Ma tutta la sua produzione letteraria, spesso autobiografica, tratta le vicende delle penne nere durante il
secondo conflitto mondiale, prima sul fronte greco-albanese e quindi sul fronte russo, al quale partecipò come ufficiale
medico.
Il coro, formato da trenta voci, è nato 7 anni fa su iniziativa di
alcuni componenti del gruppo alpini di Gaiarine con lo scopo di tenere vive le tradizioni delle cante militari alpine,
della montagna e del folklore veneto-friulano.
Dopo un periodo di stasi, da due anni e mezzo è diretto dal m° Simonetta
Mandis, di alta formazione professionale e strumentale, sotto la cui guida meticolosa, esperta ed appassionata il
“Bedeschi” sta raggiungendo traguardi sempre più alti, prestigiosi ed appaganti.
Un impegno costante all’esercizio vocale e polifonico che ne ha ampliato
il repertorio e grazie al quale il coro sta acquisendo sempre più spazio e visibilità nei palinsesti e nelle iniziative
che enti e associazioni varie promuovono nel territorio, sia con sfondo istituzionale e religioso-popolare, come pure
con finalità solidali e benefiche.
Concerti ed eventi
Il Coro “Bedeschi” si è da subito distinto per la volontà di cantare,
emozionare e raccontare. Questa passione lo ha portato ad esibirsi con successo di fronte a un pubblico attento a Canove
di Roana, in occasione della 79ª Adunata Nazionale degli Alpini svoltasi ad Asiago, e in seguito a Nove (VI) in
occasione dell’81ª Adunata Nazionale degli Alpini a Bassano.
Ha partecipato, inoltre, alla manifestazione comprensoriale della
Festa della Repubblica nelle edizioni del 2006 e del 2007, tenutesi rispettivamente a Godega e a Codognè, dove ha
proposto alcuni pezzi del proprio repertorio insieme ai bambini delle scuole elementari dei due comuni.
Da due anni il coro ha intrapreso un percorso educativo-didattico di
diffusione della cultura alpina e della tradizione popolare tra i giovani del Veneto, proponendo delle lezioni-concerto
nelle scuole secondarie della Provincia di Treviso.
Quest’anno, in occasione del 90° della fine della Grande Guerra, il
“Bedeschi” ha preparato uno spettacolo di canti, narrazioni e immagini riguardanti gli eventi che hanno caratterizzato
la storia delle nostre popolazioni durante il primo conflitto mondiale, intitolato “Voci della Grande Guerra”.
Nel mese di giugno 2008 è stato presentato in quattro serate diverse nei comuni di Portobuffolè, Gaiarine, Orsago e
Godega S. U. riscuotendo un notevole consenso.
Il 21 giugno 2008 a Nervesa il coro ha
partecipato alla commemorazione organizzata nella ricorrenza della Battaglia del Solstizio
dalla Provincia di Treviso in collaborazione con il Comune di Nervesa, e con il sostegno della
Regione Veneto e del Ministero ai Beni Culturali. Circa 2.000 spettatori, nel suggestivo piazzale del Sacrario del
Montello, hanno assistito al concerto che ha visto insieme sul palco l’Orchestra “Filarmonia Veneta”, il coro
A.N.A. “Giulio Bedeschi” di Gaiarine, il coro “Conegliano” e il coro“Bepi Cocco” di Castelfranco.
Il 25 ottobre 2008 il coro ha cantato davanti
ad una straordinaria platea di 15.000 persone dislocate sull’anfiteatro naturale degli argini del Piave, durante la
rievocazione storica della battaglia conclusiva della Grande Guerra, quella che è passata alla storia come di
“Vittorio Veneto”. Un evento promosso dalla Provincia di Treviso, che ha chiuso di fatto il ricco calendario di
celebrazioni in occasione dell’anniversario dei 90 anni dalla fine del sanguinoso conflitto. E proprio sulle grave del
fiume, oggi divenuto nell’iconografia patriottica “sacro alla Patria”, nel tratto tra Nervesa e Colfosco, è stato
rivissuto quello scontro epocale che aprì le porte alla Vittoria finale e all’unificazione nazionale. Il Piave, il
nostro fiume: onore e vanto del soldato italiano uscito umiliato e allo sbando appena un anno prima da Caporetto. Oltre
250 figuranti in divise, armi e aerei d’epoca a rappresentare gli eserciti, italiano e austriaco, nelle fasi salienti
dell’ultimo scontro armato.
Domenica 2 novembre il coro si è esibito a
Godega in occasione della solenne commemorazione della Vittoria durante la quale l’Amministrazione comunale ha conferito
la Cittadinanza Onoraria al generale di divisione Ernesto Alviano per il suo prestigioso curriculum di servizio quale
comandante della ricostituita “Acqui” (tristemente nota per essere stata sterminata dai tedeschi a Cefalonia nel
1943), di vicecomandante dell’Accademia di Modena e di addetto militare all’ambasciata italiana in Israele, ma anche per
le sue indiscusse qualità umane e carismatiche tra le sue truppe dimostrate nei delicati incarichi di Peacekeeping e di
aiuti umanitari in Somalia (Operazione “Ibis”) e Iraq (Operazione “Antica Babilonia”). Di
particolare emotività soprattutto i canti eseguiti, a voci unite, con il coro dei bambini, quasi un ideale passaggio di
consegne tra vecchi e giovani sotto il garrire festoso del tricolore.
Il 4 novembre, infine, il “Bedeschi” si è
esibito a Trevignano in seno alla conferenza sulla Grande Guerra tenuta dal vicedirettore del Gazzettino, Edoardo
Pittalis.
E per chiudere in bellezza questo ricco 2008, dopo la Santa Messa
cantata nella parrocchiale di Francenigo, il coro si è ritrovato per la consueta cena sociale del gruppo di Gaiarine in
un noto ristorante di Godega, dove sono stati eseguiti alcuni canti.
Repertorio
Il repertorio si basa sulla canzone popolare, in particolare riferita
alla vita degli Alpini, della montagna e del folklore. Spesso sono storie di dolore, di vita militare e di guerra, ma
anche storie d’amore e di vita comune. Le cante d’amore vengono eseguite e raccontate con scanzonata benevolenza, mentre
quelle di guerra con partecipazione, sofferenza e soprattutto con grande rispetto.
Sono brani che danno visione a un’epoca lontana, che danno voce a
generazioni passate narrandone le vicissitudini e le tradizioni, le passioni e i drammi, i momenti di nostalgia e le
struggenti pagine dell’epopea alpina. In particolare i brani di guerra vogliono tributare il doveroso sentimento di
riconoscenza ai Caduti per evocare maggiormente il desiderio di pace e di serenità. Nelle altre si rimarca l’amore per
la famiglia e per la patria come valori fondamentali della società, ma sopra ogni cosa si canta la Montagna che l’alpino
ha imparato a conoscere, rispettare e onorare. Sempre.
Giorgio Visentin
Nervesa della Battaglia 25 ottobre 2008
Pianzano 28 giugno 2008