CIMA GRAPPA


Dicembre 2010

Raduno Triveneto Bassano del Grappa- Sabato 18 Settembre

Tra le nebbie di Cima Grappa

In occasione del raduno triveneto nella città di Bassano del Grappa, la locale sezione ha voluto aprire le manifestazioni con una cerimonia che celebrasse le migliaia di vite sacrificate durante la prima guerra mondiale sul Monte Grappa. Una cerimonia a cui un gruppo di giovani della nostra sezione non ha voluto mancare, memori della bella giornata passata due anni or sono in occasione di un’analoga cerimonia che fece da apertura all’ adunata nazionale 2008. Quest’anno abbiamo voluto prendere le cose con più calma, organizzando il pernottamento del venerdì sera presso la sede del Gruppo di Fietta, nella valle San Liberale, all’imbocco del sentiero che ci avrebbe portato l’indomani al sacrario del Grappa. Chiaramente da buoni alpini non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di passare una bella serata in allegria in una piccola trattoria adiacente alla sede, dove abbiamo ben presto coinvolto gli avventori del locale fino a tarda sera con i nostri canti alpini e non.

La sede degli alpini che ci ha ospitato per la notte, inaugurata solo ad aprile di quest’anno, ci ha dimostrato come anche qui, un gruppo di alpini di un piccolo paese, sia riuscito a creare un locale di mirabile struttura, predisposto per accogliere qualsiasi gruppo intenzionato a visitare i posti della grande guerra, fornendo un ottimo punto di appoggio sia per pernottamento che per eventuali gite giornaliere volte a far vivere ancora la memoria di questi luoghi, specie ai più giovani. Una bella mostra fotografica ci ha infatti mostrato i siti abilmente recuperati nelle sue vicinanze, a partire da alcuni sentieri e baraccamenti, fino a vere e proprie gallerie scavate nella roccia, contornata da immagini del tempo da cui fare confronto.

L’indomani, di buona mattina, ci siamo alzati percependo subito che non sarebbe stata una bella giornata: era ancora buio pesto e una nebbia fitta faceva da cornice ad un lento ma continuo scrosciare d’acqua.

Dopo un breve consulto, visto che ci avrebbero attese più di tre ore di camminata sotto una pioggia insistente, abbiamo deciso a malincuore di accorciare il percorso, portandoci più in quota con le auto. Raggiunto Pian della Bala e parcheggiate le auto, abbiamo risalito il ripido fianco del Grappa avvolti dalle nubi, per portarci in poco più di un’ ora al rifugio Bassano. Da qui, dopo una breve sosta per vestirsi qualcosa di asciutto, ci siamo portati al Sacrario dove stava per iniziare la cerimonia.

La vista era surreale, con due fila di gagliardetti e vessilli che si perdevano bel presto tra le nuvole sul viale che portava all’ossario. Il presidente Perona, nel suo breve ma toccante discorso, ha espresso il pensiero di molti di noi: non c’era altro clima e luogo che potesse rappresentare meglio nei nostri animi quello che era avvenuto lassù più di 90 anni fa.

Lo sventolare dei gagliardetti e vessilli appesantiti dall’insistente pioggia ha fatto da cornice a tutta la cerimonia, che è continuata con la posa di una corona al cippo dei Militi Ignoti e con la Santa Messa ufficiata dall’arcivescovo di Padova.

La cerimonia si è conclusa con la tumulazione dei resti di due militari, ritrovati durante i lavori di recupero delle trincee, a cui non si è riuscito a dare un nome ed una nazionalità. E’ il destino di molti giovani che quassù hanno combattuto per tenere fede ad un dovere giurato alla propria Patria. Ora speriamo che tutto ciò sia d’esempio e monito a tutti noi affinché ci adoperiamo per evitare che questi avvenimenti possano ripetersi.

A conclusione di questo, ormai incuranti dell’acqua che ci penetrava ovunque, ci siamo incamminati per il rientro, consapevoli e fieri di aver partecipato ad un grande momento di alpinità che resterà impresso a lungo nei nostri cuori.

Simone Sanson


La scorta coneglianese al Presidente Perona