CIMA DA CONEGLIANO alpino ante litteram


Marzo 2010

di Alberto Maniero (Sindaco di Conegliano)

E' un grande piacere e un onore per la Città di Conegliano ospitare il 14esimo convegno itinerante della stampa alpina.

Si tratta di un evento che rafforza ancora di più quel legame indissolubile che unisce la Città del Cima e le Penne Nere e che è scritto nella costituzione del Gruppo di Artiglieria da Montagna "Conegliano", unità della Julia che è nata nella nostra città (1882) e che con essa ha sempre mantenuto un fortissimo legame di amicizia e stima, come anche il 6° e il 7° Reggimento Alpini, che con il Gruppo di Art. da Montagna "Conegliano", sono cittadini onorari della nostra Città.

Sono tanti e di grande rilevanza i momenti indimenticabili che la città ha condiviso con gli Alpini anche in questi ultimi anni. Ne posso citarne alcuni come esemplari: dal rientro dalle missioni di pace in Afghanistan (2003,2007) alla ricorrenza del centenario della costituzione del Gruppo di artiglieria da montagna "Conegliano" (2009) al quale è stata conferita la cittadinanza onoraria, dalle celebrazioni dell'80° anniversario di Fondazione della Sezione ANA di Conegliano (2005), con oltre 5mila alpini che hanno sfilato lungo le vie della Città, alla costituzione del Museo degli alpini (2007), dopo un attento e impegnativo restauro all'interno del complesso ex caserma Marras lungo il Monticano.

In questa nuova occasione la Città ha la possibilità di incontrare coloro che raccontano l'indispensabile attività che gli Alpini svolgono, dalle missioni di pace nei teatri di guerra al servizio a beneficio delle Comunità locali.

Le tante Sezioni dell'ANA sono un punto di riferimento certo per le Amministrazioni Locali, che trovano nei numerosi volontari risorse per preservare il territorio, sostenere la solidarietà e l'assistenza a pesone bisognose, condurre azioni di protezione civile in caso di calamità naturali e condurre tante altre azioni a beneficio dei concittadini, giovani e anziani.

In questa particolare occasione, alla Stampa Alpina voglio affidare un messaggio importante da portare all'Italia e al mondo. Vorrei che testimoniasse il gesto d'amore di una Città verso il suo figlio prediletto, verso il maestro più grande, Giovanni Battista Cima da Conegliano, il poeta del paesaggio. Come gli Alpini amano la loro terra e contribui-scono alla crescita delle loro comunità di appartenenza anche grazie ai loro fedeli racconti, così il Cima è stato il sommo "cantore" dei luoghi e delle bellezze del sua città natale e delle sue valenze paesaggistiche.

La grande mostra che si tiene in questi mesi a Palazzo Sarcinelli, con opere provenienti dai più prestigiosi musei di tutto il mondo, ne è la testimonianza tangibile. Invito tutti a fare visita a questa esposizione e a documentaria ampiamente, cogliendo quell'animo di alpino "ante litteram" che si rileva nell'opera del Cima.

Dalle sue descrizioni pittoriche, così accurate e fedeli al vero, traspare l'amore viscerale di un maestro per il suo luogo di origine, un amore così profondamente espresso da rendere quel paesaggio, per molti versi oggi ancora riconoscibile, eterno, e la sua memoria, immortale.