Centenario della Nascita della M.O. Pietro MASET |
Maggio 2011 |
Il 12 marzo 1911 nasceva a Scomigo Pietro Maset, storica ed eroica personalità alpina.
Per quanto siano passati oltre 60 anni dalla sua morte non si è ancora terminato di approfondirne la vita e le gesta, tanto che, a 100 anni dalla nascita, il Gruppo che porta il suo nome ha dato avvio ad un programma concretizzatosi in una due-giorni nel ricordo di quest'uomo carismatico.
La lapide a ricordo di Pietro Maset posta sulla facciata della sede dell’omonimo gruppo riporta due date: 12 marzo 1911 e 12 aprile 1945. Sulla seconda sono già stati scritte intere pagine di storia per descrivere la leggenda del “Maso”, mentre la prima assume quest’anno grande importanza per l’intera Sezione di Conegliano. Caduto l’occhio su quell’11 finale alla fine dello scorso anno, il Gruppo “M.O. P. Maset” si è prontamente mosso per valutare quale fosse il modo migliore per ricordare la nascita di Pietro Maset.
Il primo passo è stato quello di coinvolgere la Sezione per esprimere al meglio il sentimento che ne sarebbe scaturito, giusto tributo ad una giornata che non poteva rimanere circoscritta a semplice festa di gruppo. Gli incontri che si sono susseguiti hanno dato evento ad una manifestazione che ha visto l’impegno profuso raccogliere l’interesse atteso, a partire dalla mattina di sabato 12 marzo quanto una gruppo di studenti della Scuola Media Grava accompagnato dal Prof. Bravin si è proposto di portare il loro personale ricordo organizzando una significativa cerimonia presso il cimitero di Scomigo, segno che il solo spunto su un personaggio caro alla città di Conegliano raccoglie autonomamente il desiderio di partecipazione da parte della comunità.
La cerimonia ufficiale di domenica 13 marzo doveva essere ed è stata ampiamente partecipata dall’intera Sezione con il gradito intervento della Sezione di Pordenone e di numerose associazioni combattentistiche e d’arma. L’apertura si è avuta con l’alzabandiera presso la scuola elementare di Scomigo intitolata proprio a Maset, a cui ha fatto seguito, dopo i saluti del Presidente Battista Bozzoli, del consigliere nazionale Nino Geronazzo e del sindaco di Conegliano Alberto Maniero, l’intervento del Cap. Floriano Zambon che ha speso parole emozionanti sulla vita e la persona di Maset, ricordandone la vita, i gesti più significativi e le caratteristiche umane che hanno contribuito ad accrescerne la fama. In corteo ordinato il numeroso gruppo di penne nere ha risalito la collina per poi sostare brevemente davanti al Monumento ai Caduti per la deposizione di una corona di alloro, per non dimenticare nessuno di quelli che, come Maset, a casa non sono più ritornati.
Continuando poi la marcia e raggiunta la sommità del colle, è stato scoperto un bassorilievo, opera della scuola di ceramica di Scomigo, posto sulla facciata della casa natale di Maset, adiacente la Chiesa. Dopo la S. Messa, il ricreato plotone è sceso verso valle diretto alla tomba di Maset, tutti uniti a voler ricreare quella marcia che sorse spontanea quando il suo corpo, riesumato dal Piancavallo, fu portato a riposare per sempre nel suo paese, tra le colline e le campagne che tanto amò. La cadenza della Fanfara Alpina ha guidato il passo sino all’entrata del cimitero, dove il gruppo si è disposto in religioso silenzio ai lati del camminamento che porta alla tomba di Maset. Nel breve tragitto sappiamo di aver portato in spalla il peso etereo della sua memoria, e davanti alla sua tomba non c’è stato gesto più semplice e sentito della deposizione di un fiore al cospetto di una imponente lapide, pesante come l’eredità lasciata a tutti noi dal Maso, origine e custode di quei sentimenti e di quelle azioni che attualizzate posiamo sintetizzare con una sola parola molto cara alla nostra associazione: Alpinità.
La giornata poi è proseguita in un incontro conviviale prima a Scomigo e poi presso la sede del Gruppo Maset. Raccontava Maset nelle lettere che scriveva alla sua amata Caterina, che una volta terminata la guerra gli sarebbe piaciuto fare un lungo viaggio zaino in spalla tra le montagne, una luna di miele un po’ diversa da quelle che siamo abituati ad intendere oggi. Già, oggi. Un presente che risente delle gesta e del sacrificio del Maso e di tutti coloro che come lui hanno combattuto e sofferto i dolori della guerra.
Viviamo in un contesto di pace e tranquillità grazie ai nostri eroi che pensando a chi sarebbe venuto dopo hanno offerto anche la vita per un domani migliore. A noi, uomini e alpini fortunati, il compito di continuare a tramandare queste memorie, affinché, complice il passare del tempo, non si perda di vista né da dove siamo partiti né dove stiamo andando, come recentemente ci ha ricordato il Presidente Perona: “Solo percorrendo questa strada potremo coltivare la speranza di realizzare davvero il sogno dei nostri Padri risorgimentali e dei nostri “veci”. E gli alpini con tenacia, sobrietà, semplicità e disponibilità continueranno a camminare con passo lento ma sicuro su questa via.” Onori al Capitano Pietro Maset.
Omar Gatti
Il prof. Bravin parla di Maso
Gli alunni della scuola media Grava
Al Monumento di Scomigo per onorare tutti i Caduti
Tanti alpini hanno onorato Maso nelle celebrazioni dei suoi 100 anni
Gli onori delle rappresentanze associative
Omaggio alla tomba di Maso
Anche la Sezione di Pordenone per ricordare Maso l'Alpino
Deposto un mazzo di fiori
Sabato 12 marzo 2011, nel centenario della nascita di Pietro Maset, la
Sezione ANA di Conegliano ha promosso un convegno presso l'ex Convento di San
Francesco. Il resoconto del convegno "La vita di Maso, Medaglia d'Oro, l'uomo,
l'alpino, il partigiano, l'eroe" sarà raccolto in una pubblicazione che vedrà la
luce dopo l'estate.
Moderato dal direttore di Fiamme Verdi Antonio Menegon, il convegno ha visto le
relazioni di Lino Chies e Renato Sartor.
Il convegno è stato preceduto dagli omaggi alla Medaglia d'Oro Pietro Maset
(Maso) e alla Medaglia d'Oro vivente Paola Del Din (Renata), presente in sala.
Ha portato il saluto dell'Associazione Partigiani Osoppo-Friuli il suo
presidente Cesare Garzona. Ha portato il saluto delle Sezione ANA di Conegliano
il presidente Giovanni Battista Bozzoli.
Era presente in sala Luigi Baldassar (Mameli) che si trovava a Malga Ciamp il 12
aprile del 1945 quando Maso venne ucciso.
Il convegno ha richiamato l'interesse dei numerosi presenti ed in molti hanno
plaudito all'iniziativa volta a richiamare i valori morali, umani e alpini di
Pietro Maset, figura coerente di militare e di uomo che ha saputo scegliere
secondo la sua coscienza e combattere per la libertà dell'Italia.
Ascolta l'audio della conferenza
Saluto del presidente dell'Ass. Partigiani Osoppo-Friuli Cesare Garzona