ORTIGARA 2011 |
Dicembre 2011 |
La nostra sezione, rappresentata dal vessillo sezionale e dai gagliardetti
del gruppo di San Vendemiano, Santa Lucia e Pieve di Soligo, oltre a una
rappresentanza di giovani del gruppo di Collalbrigo ha partecipato all’ annuale
raduno al Monte Ortigara.
Qui ha avuto vita la nostra associazione che proprio alla colonna mozza dell’
Ortigara ha celebrato la sua prima adunata nel settembre del 1920 a
commemorazione dei piu’ di 12.000 soldati italiani.
Da quell’ anno tutti gli anni gli alpini, la 2 domenica di Luglio, si
incamminano in quei luoghi sacri per rendere onore a tutti quei caduti.
Al mattino, di buon’ ora ci siamo incamminati verso la colonna mozza, quest’
anno percorrendo una via alternativa al classico sentiero tricolore, che ha
permesso di immergerci in quell’atmosfera di raccoglimento che un luogo simile
richiede. Raggiunta la cima, c’ era già una folla radunata attorno alla colonna
in attesa della prima S. Messa delle 8. Una prima cerimonia priva di discorsi
ufficiali, con solo la posa di una corona di fiori proprio per lasciar spazio al
solo rispetto di chi lassù è morto. Presente il Labaro Nazionale scortato dal
Vice presidente Sebastiano Favero e da un folto gruppo di consiglieri nazionali,
tra i quali il nostro Nino Geronazzo.
Non è mancato l’ onore al cippo austriaco, ove assieme alla rappresentanza dei
AlpenJager è stata deposta una corona di fiori.
Ultimate le celebrazioni in quota, si è scesi composti alla Chiesetta Monte del
Mozze per la cerimonia ufficiale. Durante la discesa, alcuni studiosi amanti del
monte Ortigara, si soffermavano di tanto in tanto a leggere dei brevi brani
tratti dai diari di guerra di quei giorni. Erano racconti che facevano raggelare
l’animo, che descrivevano tutto l’orrore di quei giorni.
Raggiunta la Chiesetta del Lozze, la gente si era assiepata attorno al piccolo
piazzale, creando un suggestivo anfiteatro. Qui sono intervenuti il Vice
Presidente Favero e il Generale Primicerj, entrambi per sottolineare
l’importanza di commemorare quelle tragedie, mantenere viva la coscienza di
provoca l’ odio e la guerra. Questo serve anche per ricordare chi oggi sacrifica
la sua vita in terre lontane per garantirci la nostra pace e libertà.
Prima della S. Messa ha preso parola un nostro reduce, che sommerso dall’
emozione per il luogo in cui si trovava è riuscito a malapena a lasciare un
monito affinché quelle tragedie non abbiano più a succedere.
La S. Messa, celebrata da Don Rino Massella ha concluso le celebrazioni
ufficiali, lasciandoci il giusto spirito di fierezza e orgoglio per aver
partecipato ad una così significativa cerimonia alpina.
Simone Sanson
La Messa alla colonna nozza, simbolo dell'Ortigara
Rappresentanza della Sezione di Conegliano