RADUNO TRIVENETO NELLA BELLUNO ALPINA |
Dicembre 2011 |
Con una serie di manifestazioni cominciate già sabato 11 giugno, la sezione ANA
Belluno ha degnamente festeggiato i novant’anni di vita organizzando il raduno
del 3° raggruppamento ovvero il Triveneto. Tra i momenti clou ci sono stati
nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 giugno i concerti vocali e strumentali
dei cori “Minimo Bellunese” e “Monti del sole” e della fanfara dei congedati
della Brigata alpina “Cadore”. Interessanti, piene di spunti, meritevoli
di approfondimenti, le mostre sugli alpini della grande guerra. Sui reparti
minori della Brigata “Julia” e sulle recenti missioni di pace. Quest’ultima è
stata curata dal 7° Rgt alpini, che ha anche allestito una mini cittadella
alpina nel cortile della caserma “Salsa – D’Angelo”.
Nel pomeriggio di sabato 18, contraddistinto dall’inclemenza del tempo, è stato
reso l’onore al monumento del 7° Rgt alpini presso la medesima caserma.
Una sfilata sotto la pioggia ha portato poi il corteo davanti alla stele di Via
Giuseppe Fantuzzi ove è salito il tricolore sul pennone con un ulteriore onore
ai caduti. Domenica 19 mattina è stato stimato che i convenuti a Belluno,
fra alpini e simpatizzanti siano state attorno alle 35.000 unità.
All’ammassamento a Cavarzano, i radunisti presenti di buon mattino, hanno
letteralmente svuotato le cambuse che gli alpini bellunesi avevano
preparato nei loro chioschi. La sfilata è iniziata con circa 40 minuti di
ritardo per colpa di alcuni pullman rimasti intrappolati nel traffico lungo la
strada che portava all’ammassamento. E’ stato deciso di aspettarli, saggiamente
secondo noi, perché sarebbe stato spiacevole non vederli sfilare per un veniale
ritardo. La passerella è durata oltre due ore con circa 13.000 sfilanti. La
sezione di Conegliano ha fatto come sempre una bella figura con oltre 400 alpini
partecipanti in modo decoroso ed ordinato, facilitati certamente dal ritmo della
fanfara di Conegliano. Significativo lo striscione “BUON COMPLEANNO
ITALIA, I TUOI ALPINI SEMPRE OVUNQUE”.
L’accoglienza dei bellunesi è stata veramente commovente fin dal passaggio sul
ponte degli alpini e poi lungo tutto l’itinerario. Nella centralissima Piazza
Martiri c’è stata una vera apoteosi che ha dimostrato quale sia il legame che
unisce l’alpinità alla gente bellunese. Di questo sono stati favorevolmente
colpiti gli alpini giunti un po’ da tutta Italia e non, oltreché dal nordest.
Dall’Australia alla Germania, dal Piemonte alla Lombardia, dall’Emilia Romagna
al Molise e all’Abruzzo. Era presente il Labaro nazionale con il vicepresidente
vicario Sebastiano Favero e diversi altri consiglieri nazionali, tra i quali il
nostro Nino Geronazzo. Oltre alle varie autorità civili e religiose, gli
alpini in armi presenziavano con il vice comandante delle truppe alpine
Gianfranco Rossi mentre sfilavano marcianti la 66^ cp. del 7° rgt alpini e la
fanfara della Julia. Soprattutto erano idealmente presenti a Belluno Massimo
Ranzani, Matteo Miotto e tutti gli altri caduti del 7° rgt. Un tributo di sangue
immane offerto sull’altare della pace. Una dolce pioggerellina è scesa, quando
stava terminando la sfilata, bagnando gli emozionati alpini bellunesi, felici in
cuor loro d’aver contribuito alla riuscita di una splendida manifestazione che
si è ulteriormente sublimata con l’ottimo rancio preparato per circa 4000 penne
nere presso la caserma Fantuzzi. E’ così sceso il sipario su questo
indimenticabile evento. C’è la speranza che un giorno si possa organizzare
l’Adunata Nazionale in questa città che è veramente alpina. I problemi logistici
non mancano, ma con l’impegno di tutti forse si riuscirà nell’intento.
Renzo Sossai
Sfila la fanfara della Cadore
La sezione è ben rappresentata
La fanfara alpina di Conegliano
Tre "giovani" protagonisti del Triveneto
Sul ponte degli alpini
Anche lui sorride al Triveneto
L'ammassamento
La sfilata delle penne nere