FIDUCIA NEL FUTURO |
Settembre 2013 |
Buon
Natale a tutti voi, alpini veci e bocia, e amici della Sezione ANA di
Conegliano, e alle vostre famiglie. Guardando a cosa accade nel mondo d’oggi, viene da chiedersi se davvero si possa festeggiare serenamente il Santo Natale. La crisi che attanaglia l’Italia sta creando problemi difficili da superare ma non per questo dobbiamo scoraggiarci; abbiamo l’esempio dei nostri veci, delle dure prove che loro seppero affrontare e superare, ed erano prove ben più dure di quelle odierne. Sappiamo però che il Santo Natale è il giorno in cui tutte le famiglie si riuniscono e dimenticano gli affanni per vivere un giorno in armonia pensando al Bambino che venne al mondo oltre duemila anni fa e nacque povero per portare al mondo il suo messaggio di pace. Viviamo serenamente questo Natale e poi affrontiamo con coraggio l’anno nuovo. Il mio pensiero corre oggi con profonda tristezza e grande vicinanza a tutte quelle popolazioni che sono state duramente colpite dalle catastrofi naturali e attendono una soluzione ai tanti loro problemi, in particolare alle genti della Sardegna, che hanno pagato duramente per le recenti tragiche alluvioni. Per loro queste festività saranno amare, ma l’augurio di tutti noi è che possano presto superare questa dura prova ritrovando la serenità. |
Penso, comunque, con orgoglio, che l’anno
che sta per finire abbia lasciato segni tangibili del nostro impegno e
del nostro lavoro nelle persone in difficoltà della nostra Italia.
Siamo intervenuti con la nostra Protezione Civile in Emilia Romagna nello scorso inverno; siano stati presenti alla costruzione della scuola materna a Casumaro, Comune di Cento, sempre in una zona disastrata dal terremoto. Non voglio tralasciare l’impegno degli alpini della nostra Sezione nella ristrutturazione della chiesa parrocchiale di Draga Rieka, in Croazia, dove svolge la sua missione don Michele, prete italiano, e la costante attenzione che viene prestata all’asilo di Rossosch, costruito vent’anni fa con l’appassionata partecipazione di tanti alpini della nostra Sezione. Intenso è stato poi l’impegno con le realtà locali e gli enti di assistenza: la Nostra Famiglia, le case di riposo e la partecipazione sempre più sentita alla Colletta Alimentare. Ma è il quotidiano impegno degli alpini il valore più grande di cui disponiamo, un impegno fatto magari di piccoli gesti che però hanno un profondo significato in una società gravemente malata come la nostra. A volte basta poco, penso all’attenzione di tanti alpini nelle scuole del territorio: gesti semplici, un incontro, una castagnata, il dono di un Tricolore, un alzabandiera, un coro alpino… La mia speranza è che il 2014 ci trovi sempre più uniti e, contraddistinti dal nostro motto “vogliamoci bene”, ci consenta di superare questo momento difficile e contraddittorio per poter vivere tutti più serenamente. Giuseppe Benedetti |