COLLETTA FARMACEUTICA 2014


Giugnio 2014

Il Coro Bedeschi alla Caserma Cantore di Tolmezzo

Giovedì sera del 19 dicembre, il coro alpino sezionale “Bedeschi” di Gaiarine si è esibito nella sala nobile di palazzo Linussio, attuale sede comando della caserma Cantore, per il consueto Concerto di Natale organizzato dal 3° Art. da Montagna. E mai connubio fu più appropriato in quanto Giulio Bedeschi partecipò alla Campagna di Russia quale ufficiale medico della 13ª batteria del “Conegliano”. Uno straordinario colpo d’occhio ha colpito gli ospiti entrando nella grande sala, un tempo adibita ai ricevimenti e alle feste da ballo, contornata da balconate e pareti interamente affrescate su temi mitologici e impreziosita da grandiosi bassorilievi in gesso. Il maestoso edificio conserva, infatti, uno dei patrimoni storici e artistici più preziosi di Tolmezzo con opere del Fontebasso, del Fossati, del Chiarottini e di altri importanti frescanti locali. Fu completato nel 1741 dall’arch. Domenico Schiavi su commissione di Jacopo Linussio (1691-1747), grande imprenditore tessile che nei suoi diversi opifici sparsi in tutta l’area friulana, da Moggio a San Vito, dava lavoro a 30 mila persone. Con la crisi del settore tessile, verso la fine dell’ottocento, anche per il grande palazzo iniziò il lento declino e l’abbandono. La guerra 1915-18 trasformò tutto il complesso in ospedale militare. L’occupazione austro-tedesca dopo Caporetto segnò la fine definitiva della fabbrica in quanto i macchinari divennero preda di guerra, smantellati e inviati in Austria e Germania. Ad incrementarne il degrado, nel 1944 palazzo Linussio venne adibito ad alloggio truppe, tra cui i reparti cosacchi collaborazionisti di Vlasov che operavano nell’alta Carnia con compiti di repressione antipartigiana. Nel dopoguerra divenne sede del comando della caserma Cantore che da allora ospita il 3° Artiglieria da Montagna.

Ad aprire la serata vi è stato il saluto da parte del comandante del 3° Reggimento di Artiglieria da Montagna, col. Flavio Lauri, il quale anche a nome dei subalterni presenti, tra cui il T.col. Cagnazzi comandante del “Conegliano”, ha rivolto il benvenuto alle autorità civili presenti e ai tanti convenuti all’importante appuntamento.
Vi erano, infatti, il Sindaco di Tolmezzo Dario Zearo, accompagnato dall’ass. alla cultura signora Bobisutti, il Sindaco di Gaiarine Loris Sonego che accompagna sempre il coro nelle sue uscite, i Presidenti della Sezione ANA di Tolmezzo, Umberto Taboga con diversi Capigruppo carnici, e di Conegliano, Giuseppe Benedetti, accompagnato dal vice Pier Fernando Dalla Rosa e tanti alpini del coneglianese, giunti appositamente a Tolmezzo con un proprio pullman.
È stata poi la volta del coro “Bedeschi”, diretto ormai da diversi anni dal m° Simonetta Mandis, ad esibirsi con la solita bravura in un vasto repertorio di cante alpine, contestualizzato da introduzioni storiche di Giorgio Visentin e proiezione di straordinari documenti fotografici, di cui molti inediti, e iconici da parte di Innocente Azzalini. Un mixer equilibrato di musica, immagini ed emozioni che ha suscitato l’interesse e il caloroso plauso dei presenti. Il programma è stato studiato e impostato appositamente per ripercorre, attraverso le classiche cante alpine, da “Alpini in Libia, Bombardano Cortina, Sul ponte di Perati” fino a “Joska la rossa”, gli eventi storici principali che hanno creato la leggenda delle Penne Nere. A chiudere “Amici miei”, versione italiana del noto gospel “Amazing grace”, per ribadire come l’amicizia sia il collante empatico che lega in un unico cuore i sentimenti più intimi della vera alpinità che oggi si manifesta in impagabili opere di solidarietà e generosi slanci di impegno civile.
Al termine dell’applaudita esibizione, il Presidente del “Bedeschi” Lucio Poletto ha ringraziato il comandante Lauri per l’onore riservato al coro per l’invito a partecipare ad una serata tanto significativa, quindi vi sono stati i discorsi ufficiali e lo scambio di doni. In particolare il Presidente Giuseppe Benedetti ha voluto ribadire il profondo legame che lega il 3° con Conegliano, oggi ancor più forte con il raduno annuale che i montagnini del “Conegliano” fanno nella città che vide nascere, oltre al 3° nel 1885, il loro glorioso reparto nel 1909 e che nel 1985 gli conferì la cittadinanza onoraria.
E proprio su specifica richiesta del comandante, il coro ha chiuso la serata con altri brani, tra cui non poteva mancare il “Trentatrè”, inno ufficiale degli alpini che tutti i presenti hanno accompagnato sull’attenti E mentre le belle note facevano vibrare in ogni cuore sentimenti d’orgoglio e d’emozione, riaffioravano dalle mie memorie scolastiche le parole che il grande romanziere Edmodo De Amicis a scrivere assistendo ad una parata militare: “… ed ecco poi venire su lenta, bella nella sua apparenza faticosa e rude, con i suoi grandi soldati, con i suoi muli potenti, l’Artiglieria da Montagna”. E infine, a sorpresa, il classico “We wish you merry Xmas” mentre venivano scambiati i migliori auguri di un sereno Natale e un prospero Anno Nuovo.

Giorgio Visentin


Il comandante del 3° Rgt Art mon, Col. Flavio Lauri, omaggia il direttore del Bedeschi, m° Simonetta Mandis


Lo straordinario ambiente dove si è tenuto il concerto del Coro Sezionale Bedeschi


Il Vessillo Sezione di Conegliano presente alla cerimonia con le autorità civili e militari