UDINE: PARTENZA DELLA JULIA |
Maggio 2013 |
Venerdì 1 marzo 2013, le rappresentanze dei 30 Gruppi della nostra Sezione
guidati dal presidente Giuseppe Benedetti, hanno accolto l'invito del Comandante
della Brigata Alpina Julia, Generale Ignazio Gamba, di presenziare alla
cerimonia di saluto della Brigata Alpina Julia, Multinational Land Force in
partenza per l'operazione ISAF in Afghanistan.
A condividere questo importante momento c'erano gli alpini di S. Pellegrino
Terme (BG) con il consigliere nazionale Giorgio Sonzogni.
Ci avevano preceduti a Udine il sindaco di Conegliano Floriano Zambon, il
vice-presidente nazionale dell'ANA Nino Geronazzo, il direttore del museo degli
alpini di Conegliano Luciano Barzotto e il maggiore Andrea Barzotto(suo figlio)
attualmente in servizio.
Il via lo ha dato l'alzabandiera alla caserma “Di Prampero” sede del Comando
Brigata Alpina Julia insieme a tutto il personale in servizio, seguita dalla
riconsegna della Bandiera Italiana da parte del presidente sezionale Giuseppe
Benedetti e dal sindaco di Conegliano al comandante della Julia Ignazio Gamba,
questo come segno del legame di amicizia della nostra Sezione, di tutti gli
alpini e della città di Conegliano e anche come un auspicio beneaugurale per una
buona riuscita di questa impegnativa missione, che per la terza volta affrontano
in un territorio e in una situazione molto difficile e complessa. (la Bandiera
sarà poi riconsegnata alla nostra Sezione in occasione del 4° raduno del Gruppo
Conegliano a ottobre 2013).
Va sottolineata la calda accoglienza riservataci da tutti gli ufficiali ed il
personale con l'apertura per la visita alle varie sale del Museo Storico della
Julia, una opportunità molto apprezzata da tutti i presenti.
La sostanziosa colazione all'alpina in piazza 1° Maggio ha permesso di
affrontare degnamente la seconda parte della mattinata con trasferimento alla
caserma “Pio Spaccamela” sede del Comando Supporti Tattici della Julia.
Nelle vicinanze si respirava già un certo clima alpino, tanti i cappelli con la
penna (molte bianche) i Gagliardetti, le Bandiere, ma il colpo d'occhio più
bello era all'interno nel piazzale con i reparti schierati, alcuni dei mezzi in
dotazione, il carosello della fanfara, le autorità, stampa, televisione e una
moltitudine di alpini e cittadini.
Alle 11,00 in punto è iniziata la cerimonia con la “presentazione della forza”
dei vari reparti 8°-7°-5° alpini Vipiteno, 2° reggimento Genio di Trento, del
reparto elicotteristi di Casarsa del Friuli tutti al comando del Colonnello
Merula.
L'entrata della gloriosa Bandiera di guerra dell'8° alpini ha completato lo
schieramento.
Ai lati della tribuna d'onore, splendeva con le sue medaglie il Labaro Nazionale
con a fianco il presidente Corrado Perona, e una rappresentanza del Consiglio
Nazionale, poi decine di Vessilli Sezionali e centinaia di Gagliardetti e
Bandiere contribuivano a rendere suggestiva la scena.
Discorsi di rito da parte del Comandante della Julia, Generale Gamba, del
sindaco di Udine ed infine la più alta carica militare, il Capo di stato
maggiore dell'esercito e forze armate Generale Graziano, che nel suo indirizzo
di saluto ha usato un linguaggio molto familiare (da padre più che da
comandante) si è raccomandato la massima attenzione e di non abbassare mai la
guardia, pur nella consapevolezza di avere dei giovani con grande e specifica
preparazione.
Altro momento forte della cerimonia, la consegna dei gradi di 1° Maresciallo al
caporalmaggiore Luca Barisonzi, rimasto gravemente ferito in Afghanistan ed il
ricordo dei compagni che hanno perso la vita, Matteo Miotto, Luca Sanna per
citarne alcuni ...e tutti gli altri.
L'immancabile rinfresco è stato una occasione per familiarizzare ancora con i
giovani alpini con scambio di opinioni, di esperienza vissuta, qualche
cameratesca battuta, ma sgorgato dal cuore dei “veci” il caloroso e augurale “in
bocca al lupo” ragazzi.
A conclusione della giornata il presidente Benedetti ha ringraziato tutti per la
numerosa presenza evidenziando lo spirito con cui l'abbiamo vissuta, al legame
di amicizia consolidato tra alpini in congedo ed in armi, alla condivisione del
loro operato e per tanti di noi alpini con i “capelli bianchi” la commozione di
respirare ancora le stesse emozioni di 40 anni fa e anche più degli allora
giovani alpini di leva.
Angelo Tonon