MILOVICE 2014


Dicembre 2014

Novembre 2014

Pellegrinaggio in Repubblica Ceca per onorare i 5276 militari Italiani sepolti nel cimitero di Milovice. Percorsi 2000 Km, 25 ore di viaggio tra andata e ritorno per non dimenticare i nostri soldati morti nei campi di prigionia lontani dalla Patria

A Milovice nel Centenario della Grande Guerra

Era il 1995 quando un Artigliere/Alpino, Lino Chies, della sezione di Conegliano ed allora membro del C.D.N. dell’A.N.A. incontrò un suo vecchio compagno di scuola il Console all’ambasciata Italiana di Praga Giuseppe Filippo Imbalsano, egli stesso già ufficiale e Presidente dell’Associazione Europea degli Ufficiali della riserva, che raccontò al vecchio compagno di studi dell’esistenza di un cimitero militare a Nord / Est di Praga nella cittadina di Milovice, un cimitero dove giacevano oltre 5.000 salme di soldati italiani della prima guerra Mondiale.
Questa cittadina nella repubblica Ceca ,fino al 1990 era base militare sovietica, fino ad allora era impossibile entrare in quel territorio, da qui partirono i carri armati che invasero Praga nel 1968, stroncando con il sangue le speranze di libertà del popolo Ceco.
A Milovice durante il primo conflitto mondiale furono internati in quel campo di prigionia migliaia di nostri connazionali, al novembre del 1917 i prigionieri italiani erano in tutto 6.073; fu poi la disfatta di Caporetto dell’autunno del 1917 a raddoppiarne il numero. Al successivo 10 di gennaio il loro numero ufficiale era già salito a 15.363. Secondo alcuni documenti il numero dei Caduti italiani qui sepolti ammonterebbe a 5.276. (esiste la lista con tutti i nomi dei caduti)
In base ad un accordo del 1925 per la concentrazione di tutti i Caduti italiani del territorio Cecoslovacco a Milovice, dal maggio del 1927 furono portati anche i resti dei connazionali esumati dal cimitero di Broumov. In Repubblica Ceca esistono almeno altri diciassette noti siti ad aver visto il venire meno di nostri militari.
Nel 1995 fu possibile per le autorità italiane avviare accordi con le Autorità Ceche per il recupero dell’area e per la sua definitiva sistemazione: questo progetto ebbe esito positivo grazie al console G. F. Imbalsano aiutato dal nostro artigliere/alpino Lino Chies, che riuscì anche a portare qui il labaro dell’Associazione Nazionale Alpini.
Un impegno e una promessa fatta sul quel campo disastrato di croci di legno quindici anni fa dagli alpini Lino Chies e Angelo Dal Borgo della sezione di Belluno di ritornare annualmente in questo luogo per onorare i nostri caduti in questa lontana terra.
Una promessa mantenuta e gli alpini di Conegliano e di Belluno ritornano puntualmente a Milovice ai primi di novembre per commemorare i 5276 militari Italiani sepolti in quel cimitero militare.
Molto è cambiato da allora: il campo ora divenuto territorio italiano è un giardino ben curato con le croci bianche di marmo di Carrara , con una cinta in tutto il suo perimetro. Ospita anche un piccolo museo che raccoglie cimeli ritrovati in questo luogo.
Guidati da Lino Chies e dal presidente Giuseppe Benedetti una quindicina di alpini della sezione con gli amici della sezione di Belluno hanno affrontato questo viaggio, una lunga trasferta per raggiungere questo luogo sacro in Milovice a 50 Km. a Nord/Est di Praga, un viaggio in pullman attraversando il Brennero e la Germania e ritorno, circa 2000 chilometri ,25 ore di viaggio tra andata e ritorno per non dimenticare i nostri soldati, che cent’anni or sono furono fatti prigionieri sui campi di battaglia del Carso e delle Alpi dall’esercito Austro/ungarico e internati in questo campo di prigionia dove morirono di fame e malattie.
La cerimonia di commemorazione , per questo pellegrinaggio 2014, si è svolta sabato primo novembre alla presenza del nostro Ambasciatore Dott. Aldo Amati, dell’addetto militare a Praga , e del personale dell’Ambasciata, dell’ex console G.F. Imbalsano, di autorità militari della repubblica Ceca, del comune di Milovice, di esponenti della chiesa cattolica e ortodossa ( nel campo sono sepolti anche militari serbi e russi). Un picchetto e la fanfara dell’esercito Ceco, l’Associazione Amici di Milovice, alcuni reduci Boemi, la popolazione civile, i Vessilli A.N.A. di Conegliano e Belluno, rappresentanze dei gruppi A.N.A. di Ogliano, Codognè e Gaiarine con i loro gagliardetti ,oltre ai gonfaloni del comune di Conegliano e Canale d’Agordo. Una cerimonia semplice, ma intensa, con gli onori ai Caduti , la posa delle corone davanti alla grande “Stelle” di marmo rosa. Momenti di enorme commozione quando la fanfara Ceca ha suonato il nostro inno nazionale e il coro “Minimo Bellunese” ha intonato l’inno nazionale Ceco “Kde domov mui? “ (Tu sei la mia Patria ).
Al termine dopo le foto di rito, la visita al museo e la posa dei fiori su alcune tombe di nostri concittadini, si è svolta la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale di Milovice.
Ospiti del comune di Milovice per il pranzo presso la scuola locale.
E’ seguito lo scambio di doni e dei “crest”. Un gruppo di giovani alunni ha cantato in nostro onore alcune canzoni .
Nel ritorno a Praga una sosta nella cittadina di Lysà nad Labem dove presso un monumento (scoperto per caso l’anno scorso) dedicato ai soldati Italiani, Francesi e Russi è stato deposto un mazzo di fiori von una semplice e composta cerimonia di commemorazione.
In serata visita e pernottamento a Praga e all’indomani il lungo viaggio di ritorno in Italia, stanchi ma orgogliosi di aver onorato e pregato sulle tombe i nostri concittadini in questa terra lontana, caduti per la patria in una guerra inutile e assurda.
Viva gli alpini, viva l’Italia.

Luigi Rinaldo (gigistrop)


La delegazione delle Sezioni Belluno e Conegliano a Milovice


Luigi Rinaldo e Lino Chies


Soldati dell’esercito ceco presenziano in forma ufficiale alla cerimonia


Il Vessillo sezionale scortato dal Presidente Giuseppe Benedetti


La grande stele del cimitero di Milovice che ricorda i Caduti della Grande Guerra


Il momento più solenne della cerimonia è l’onore ai Caduti