CAMPIONATI ANA SCI DI FONDO |
Giugno 2014 |
Il 15-16 Febbraio scorso con lo Sci di Fondo si sono riaperte le competizioni relative ai Campionati Nazionali A.N.A.
Le gare invernali faranno da prologo a quella che sarà la nostra manifestazione sportiva più importante dell’anno: le
prime Alpiniadi Estive che avranno luogo tra il 5 e 8 giugno prossimo nella Provincia Granda di Cuneo. Manifestazione
che vedrà i concorrenti misurarsi su cinque specialità di cui una nuova per il panorama sportivo ANA nazionale e cioè il
Duathlon. Colgo l’occasione per invitare chiunque volesse essere della partita a farsi avanti quanto prima. Ma lasciamo
le prove estive per tornare a parlare di sci di fondo.
Sabato 22 febbraio, una comitiva di sei atleti è partita alla volta di Barzio, dove la Sezione di Lecco aveva
organizzato il 79° Campionato ANA di Sci di Fondo. Dato l’esiguo numero mi permetto di citarli: Stefano Mason (M.O.
Maset), Edoardo Dal Pos e Luigi Tonon (San Vendemiano), Antonio Morbin (Susegana) ed infine Italo Tolin e Traina
Giovanni (Vazzola).
Le previsioni meteo non erano delle migliori ed infatti, transitando nei pressi di Lecco, si notavano le prime gocce che
ci avrebbero accompagnato per tutto il fine settimana. Giunti a Barzio nel tardo pomeriggio, abbiamo partecipato alla
cerimonia di apertura del Campionato, culminata con l’accensione del tripode da parte del campione di casa Gianfranco
Polvara, ben noto agli appassionati degli sci stretti. Dopo la S. Messa, ci siamo ritrovati presso il palazzetto dello
sport per la cena seguita da una piacevole serata in cui il coro locale, accompagnato da alcuni strumentisti, si è unito
agli astanti nell’interpretare un vasto repertorio di canzoni.
Dopo un sonno ristoratore, il mattino seguente, ci siamo diretti alla cabinovia che ci avrebbe portati ai 1700 metri dei
Piani di Bobbio, luogo della competizione. Il percorso di cinque chilometri, da percorrere una o più volte, presentava
numerosi saliscendi che gli sciatori di alto livello superavano senza difficoltà, mentre gli amatori faticavano. A ciò
si univa il fatto che la pioggia del giorno prima, in quota, si mescolava alla neve ghiacciata ed alla nebbia rendendo
tutto di un bianco uniforme, causa di rovinose cadute per l’impossibilità di percepire gli avvallamenti della pista.
Tralascio i commenti sulle prestazioni dei “missili terra-terra” che sibilavano sfrecciando ai fianchi dei colleghi in
difficoltà, senza però dimenticare il vincitore assoluto: Francesco Rossi, della sezione di Sondrio. Per quel che
riguarda la nostra sezione sono da evidenziare le prestazioni di Stefano, ottavo di categoria e che per la squadra è una
certezza, e quella di Italo che ha portato a termine la sua prova pur avendo inforcato gli sci da fondo, quel giorno,
per la terza volta in vita sua.
Ridiscesi a Barzio, ci siamo riuniti per consumare un “leggero” rancio alpino che prevedeva tra le varie pietanze
salsicce e polenta Taragna, come dire “se siete sopravvissuti lassù vi finiamo quaggiù”.
Arrivato il momento delle premiazioni, abbiamo appreso la nostra posizione nella classifica generale: 25-esimi. Un po’
peggio dello scorso anno però con due atleti in meno, confidiamo quindi nei colleghi dello Slalom Gigante per riportare
in alto il nome di Conegliano. Presa la via di casa è rimasto il cruccio di non aver potuto ammirare, causa il maltempo,
il panorama dei monti apprezzati da Riccardo Cassin, che furono la sua prima palestra di arrampicata, e che fanno parte
del Parco Regionale della Grigna Settentrionale.
A conclusione della cronaca di questo campionato, rivolgo un ringraziamento alla sezione di Lecco per l’organizzazione
della manifestazione ben partecipata anche dalla gente del luogo.
Giovanni Traina