IL TRIVENETO ALPINO A CONEGLIANO |
Luglio 2015 |
Lo speaker Nicola Stefani in postazione |
I Centomila del Triveneto a Conegliano (18 mila in sfilata) ipotecano l’Adunata Nazionale del 2017 sul Piave. La massiccia presenza di alpini e pubblico nel fine settimana in cui il Raduno Triveneto ha celebrato il novantesimo
compleanno della Sezione ANA di Conegliano sarà una delle carte da giocare in autunno, quando l’ANA deciderà a chi
assegnare l’organizzazione dell’Adunata del 2017, quella a 100 anni da Caporetto, dal fronte del Piave e del Montello,
dall’inizio della riscossa.
Il Presidente nazionale Sebastiano Favero, giustamente, non promette nulla; si limita a dichiarare: “Il Triveneto ha
oltre il 40 per cento degli iscritti a livello nazionale; direi che a Conegliano c’erano proprio tutti e questo è stato
certamente un successo.
Per l’adunata nazionale del 2017 i veneti fanno bene a sperare, anche io sono veneto, ma la decisione spetta al
consiglio direttivo nazionale e quindi aspettiamo a ottobre la scelta”.
Più deciso, ma con un ruolo certamente diverso, il presidente del Veneto Luca Zaia: “Nel 2017 l’adunata deve essere
nostra. Si deve fare a Treviso, senza discussione. La Regione ci sarà e farà la sua parte”.
“Credo che l’ANA – afferma il sindaco di Conegliano Floriano Zambon - non possa non tenere in considerazione il fatto
che tra il 1915 e il 1918 questo territorio del Veneto ha contribuito a segnare la storia d’Italia. L’ANA è molto legata
alle tradizioni e quindi non può perdere l’opportunità di assegnare l’Adunata del 2017 a questa zona del nostro Paese”.
A tirare le fila sui numeri è il presidente del Comitato organizzatore del Raduno Nino Geronazzo, già presidente del Coa
delle Adunate nazionali dal 2009 al 2014. “È sotto gli occhi di tutti il successo del Triveneto a Conegliano. Le
presenze sono andate oltre le nostre più rosee aspettative e quindi possiamo senza dubbio affermare che abbiamo sfondato
quota 90/100 mila nell’arco dei due giorni. Per quanto riguarda poi gli sfilanti, sono certo che siamo arrivati a 18
mila penne nere.
La partecipazione delle Sezioni del Triveneto è stata commovente perché hanno fatto a gara per superarsi rispetto alle
consuete adunate nazionali. La stessa presenza di pubblico lungo tutta la sfilata è stata massiccia nonostante l’acqua
abbia un po’ disturbato. Insomma questo Raduno Triveneto è da incorniciare.
Il Labaro ANA ed il Consiglio Nazionale |
Il Vessillo sezionale scortato dal Presidente Giuseppe Benedetti |
La rappresentanza militare |
Il consiglio Sezionale |
Quanto accaduto a Conegliano è un buon viatico per la candidatura di Treviso 2017. Abbiamo visto quanto il quest’area
abbia a cuore i valori di questi momenti di incontro e della memoria”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Giuseppe Benedetti: “Ho visto la nostra Sezione molto unita per ciò
che ci eravamo prefissati e l’obiettivo è stato sicuramente raggiunto. Si è visto lo specchio di tutto il grande lavoro
fatto in questo periodo. Un grazie particolare va a Nino Geronazzo che ha seguito la regia di questo raduno. Ma il
Triveneto è solo una delle manifestazioni inserite nel ricco calendario per festeggiare i 90 anni della Sezione di
Conegliano. Quando sono stato eletto ho pensato subito a questa nostra importante ricorrenza e quindi ho deciso di
proporre Conegliano quale sede del Raduno, centrando il traguardo. Per il 2017 ci sentiamo in dovere di chiedere
un’Adunata nazionale che abbiamo battezzato “Adunata del Piave” perché racchiude in sé la memoria degli avvenimenti
bellici che hanno segnato questo territorio”.
La piacevole sorpresa di questo Triveneto è stata la grande e calorosa presenza di pubblico lungo tutto il percorso
della sfilata.
Ad aprire il corteo la fanfara dei congedati della Cadore, che ha scortato i gonfaloni delle città del Triveneto e della
provincia di Pordenone decorate con medaglia d’oro al valor militare. Poi sono sfilati i giovani.
Presenti anche numerose delegazioni straniere e Sezioni ospiti, quelle degli Abruzzi, Sicilia, Roma, Latina, Bologna,
Piemonte, Mondovì, Cuneo, Sondrio, Alessandria, Piacenza, Brescia, Biella, Milano, Salò.
C’erano anche quelle di Asti, sede della prossima Adunata nazionale, di Modena e Firenze, che insieme a quella di
Treviso, si contendono l’assegnazione del prossimo incontro nazionale delle penne nere nel 2017.
Il passaggio della stessa tra i Sindaci di Conegliano e Gorizia |
Novanta Tricolori per i 90 anni della Sezione Conegliano |
63^ Co. Bat. Bassano, Uniti per la Memoria 4 Nov. Verona |
Le Sentinelle del Lagazuoi |
La colonna sonora delle fanfare è stata fondamentale, come sempre, per chi ha marciato e per chi ha visto il Triveneto
da dietro una transenna. Sempre all’altezza del compito lo speaker Nicola Stefani, pluricollaudata voce delle Adunate
nazionali che ha condotto una cronaca fatta di tante notizie, numerosi ricordi, grande partecipazione e giusta dose di
commozione.
Via via, la tribuna delle autorità è andata riempiendosi dei rappresentanti delle istituzioni. Oltre ai “padroni di
casa”, il sindaco di Conegliano Floriano Zambon e il presidente nazionale dell’ANA Sebastiano Favero, sulle gradinate è
arrivato anche il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, il presidente del Veneto Luca Zaia, il prefetto di
Treviso Maria Augusta Marrosu, il comandante delle truppe alpine Federico Bonato, il presidente della Sezione Conegliano
Giuseppe Benedetti, nonché la medaglia d’oro al valor militare Andrea Adorno.
Riflettori puntati poi su Cristiano Dal Pozzo, il decano delle penne nere che ha sfilato con la Sezione di Vicenza e che
ha ricevuto l’abbraccio del sottosegretario Alfano, del presidente Veneto Zaia e del presidente nazionale ANA Sebastiano
Favero.
Marziale nel passo e nel portamento, impeccabile nella divisa, è sfilata la 63ma Compagnia Battaglione Bassano, Uniti
per la Memoria 4 Novembre di Verona, un gruppo, al comando del Tenente Bepi Pillon, che ha fatto del rigore storico la
sua bandiera.
Con la Sezione di Conegliano sono sfilate invece le Sentinelle del Lagazuoi, tra le prime associazioni a rievocare la
Grande Guerra, presenti a tutti i momenti ufficiali del Triveneto.
Davanti al palco sono sfilate compatte le 18 mila penne nere e a chiudere la sfilata gli alpini di Conegliano, seguiti
dai 90 tricolori a simboleggiare gli anni di vita della Sezione.
I giovani alpini |
La fanfara della Julia |
Reduci |
Reduci |
I gonfaloni e le bandiere sistemati lungo la Gradinata degli Alpini a pochi passi dalla tribuna d’onore, e lo striscione con l’arrivederci a Gorizia, sede del Raduno Triveneto 2016, hanno fatto da cornice all’evento. Tra i sindaci della città del Cima e quello del capoluogo isontino c’è stato lo scambio di gagliardetti, una sorta di passaggio della stecca, seguito dal “Rompete le righe! Arrivederci a Gorizia”.
Antonio Menegon
La sezione di Conegliano |
La protezione civile ANA |
Ancora Conegliano |
Le Crocerossine |
Il significativo slogan della Sezione di Conegliano |
Il Coro Bedeschi |
6° Raduno del "Gruppo CONEGLIANO" |
Apre il Raduno del "Gruppo" il comandante del 3° |
La fanfara Congedati "CADORE" |
Il vessillo di Conegliano custodito dal tesoriere |
Arrivano i Gonfaloni delle Amministrazioni |
Tanti vessilli sezionali ospiti |
Una scalinata degli alpini piena di Gonfaloni |
Rappresentanze della Ass. Combattentistiche e d'arma |
Fanfara e rappresentanze dei Bersaglieri |
Marò liberi |
Scambio di gagliardetti tra Presidenti |
Ancora tricolori |