LA GUERRA DEI GAS IN MOSTRA AL MUSEO |
Giugno 2016 |
Sabato 13 febbraio alle 11 in quell’area della città vecchia di Conegliano
che potremmo definire il posto dell’anima alpina della città, lì nell’ex caserma
Marras dove hanno iniziato il percorso nella storia il 6° e il 7° reggimento
alpini e il gruppo “Conegliano”, dove comincia quella che è un vanto per la
città: la passerella degli alpini, in quel cuore che ha al centro il Museo degli
alpini, è stata inaugurata la mostra sull’uso dei gas nella prima guerra
mondiale sul fronte del Carso.
Erano presenti i rappresentanti dei Gruppi della Sezione di Conegliano con i
trenta gagliardetti, il presidente della Sezione Giuseppe Benedetti, Nino
Geronazzo che ancora si spende per le attività della Sezione, i generali Franco
Chiesa e Primo Gadia, che sono stati, in periodi diversi, comandanti della
Cadore, il presidente del Consiglio comunale Fabio Chies e alcuni assessori,
decine e decine di alpini.
Il direttore del museo Franco Barzotto ha brevemente ricordato ai convenuti come
sia iniziato l’uso dei gas asfissianti in quel nefasto 1916, come furono i
francesi per primi ad utilizzare il gas stordenti, seguiti poi dai tedeschi con
quelli asfissianti.
Sul nostro fronte, nella zona del San Michele, il 20 luglio del ’16 gli
austriaci lanciarono il primo attacco con i gas trovando le nostre truppe del
tutto impreparate, con l’unica difesa di un tampone di ovatta da mettere sul
naso e sulla bocca; all’attacco con i gas seguirono gli assalti ai poveri
disperati sopravissuti da parte delle truppe ungheresi con le mazze ferrate.
Solo successivamente ai nostri combattenti furono fornite delle rudimentali
maschere anti gas.
E' poi intervenuto, in rappresentanza del sindaco Zambon, il presidente Chies
che ha ringraziato la Sezione alpini per tutte le attività che gratuitamente
vengono attuate in favore della città. “Gli alpini sono un orgoglio, un aiuto,
una sicurezza e incarnano la parte migliore della società”, queste le sue
parole. Il presidente Benedetti ha poi calorosamente ringraziato il gruppo di
lavoro che ha allestito la mostra. Le persone presenti hanno seguito all’interno
del museo il presidente.
Barzotto, che con dovizia di particolari ha spiegato l’origine dei cimeli
esposti come la maschera antigas inglese, una fra le uniche due presenti nei
musei in Europa. E poi quelle austriache e quella italiana del ’16.
Certamente l’allestimento e la cura con cui sono esposti i materiali, le armi,
le divise e gli oggetti minimi appartenuti ai nostri soldati nella Grande
Guerra, oltre ai pannelli esplicativi, rappresentano un onore per chi li ha
cercati, curati e collocati nelle sale e un vanto per Conegliano.
Poi, come di consueto, è stato allestito il rinfresco per tutti gli intervenuti,
occasione come sempre per il piacere di stare assieme e che tanta parte riveste
in tutte le occasioni di incontro.
Luigino Bravin