9 NOVEMBRE 1917 |
Dicembre 2017 |
Alle ore 17 del 9 novembre 1917, a Ponte della Priula, il comando
italiano prende la decisione di far saltare i ponti sul Piave per bloccare
l’offensiva austriaca e organizzare la linea difensiva sul Montello dopo la
disfatta di Caporetto.
I ponti, per la verità, secondo le indicazioni di una
decina di alti ufficiali convenuti a Ponte della Priula, dovevano esser fatti
brillare ben prima, ma mancavano all’appello gli uomini della Brigata Sassari.
Gli Italiani attesero l’arrivo dei fratelli sardi fino al tardo pomeriggio,
quando oramai cominciava a far buio. Gli uomini della “Sassari” vennero
avvistati lungo lo stradone quando già si sentivano, vicini, gli scoppi delle
bombe nemiche.
Così l’ufficiale della Brigata Sassari Leonardo Motzo, Medaglia
d’Argento V.M. conquistata sul Sief e Monte Piana, racconta il passaggio degli
ultimi soldati sul ponte, prima che questo venga fatto saltare: “Il nemico si
accanisce sparando, i nostri rispondono dall’argine, con violenza. La colonna
finalmente imbocca il ponte: sotto gola abbassato, bilanc’arm, passo cadenzato. Il battaglione sfila, il comandante è in testa. Arrivato
all’altezza del gruppo di generali grida “Attenti a destra!”. Il battaglione
rende gli onori. Commozione, singulti, lacrime e poi un grido irrefrenabile
“Viva la Sardegna, viva l’Italia! È il principio della riscossa, è l’alba del
Col Rosso, del Piave, di Vittorio Veneto”.
A 100 anni da quella storica
giornata, che cambiò le sorti della Grande Guerra, la Consulta delle
Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Susegana, presieduta dall’alpino
Oliviero Chiesurin, ha promosso una cerimonia per ricordare l’evento. Una
cerimonia dai contorni semplici e ben definiti; una targa è stata simbolicamente
posata a ridosso del ponte stradale sul Fiume Sacro alla Patria, con
alzabandiera, omaggio ai Caduti e brevi interventi del sindaco di Susegana
Vincenza Scarpa e dello stesso Oliviero Chiesurin.
Non sono mancate le note del silenzio, intonate dal maestro Ugo Granzotto per
ricordare chi sulle sponde del Piave ha sacrificato la vita. “Abbiamo pensato di
porre l’accento su un evento decisivo della Grande Guerra sia
per ricordare il sacrificio di tanti soldati italiani, che per sottolineare
l’importanza della conoscenza della nostra storia evidenziando un episodio
significativo – spiega il presidente della consulta Chiesurin – una targa per
ricordare i Caduti perché quella storica data sia ricordata da tutti”.
Per
commemorate tutti i caduti, sabato 4 novembre c’e stata una cerimonia in piazza
Martiri della Libertà a Susegana e domenica 5 novembre a Ponte della Priula,
un’altra cerimonia ha avuto luogo al Tempio Votivo dedicato alla Fraternità Europea. (A.M.)