Il generale C.A. Castagnetti a Conegliano |
Agosto 2017 |
Mercoledì 30 novembre presso la sala consiliare del municipio di Conegliano si è tenuta la conferenza del generale C.A. Fabrizio Castagnetti. L’evento, organizzato dalla Sezione di Conegliano, con l’importante ospite già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 2007 al 2009 aveva per argomento: Il Medio Oriente: problemi irrisolti e futuro incerto.
La sala consiliare si presentava affollata di persone interessate a conoscere o
avere delucidazioni su un argomento di stretta attualità.
Erano presenti oltre al Sindaco Zambon, il presidente dell’ANA Sebastiano
Favero, il generale Genovese, il comandante dei carabinieri e un ufficiale della
guardia di finanza.
Nino Geronazzo ha fatto gli onori di casa presentando l’autorevole ospite e
illustrando il suo curriculum, con i numerosi prestigiosi incarichi che ha
ricoperto nella carriera.
Il relatore ha iniziato parlando della situazione attuale e trascorsa del Libano
dove ha prestato servizio, in particolare quando venne incaricato di organizzare
la missione UNIFIL nel 2006.
Ha illustrato le difficoltà di trovare un modus vivendi fra i militari
israeliani e gli Hezbollah al confine israelo – libanese.
La complessità della attuale situazione Siriana è stata presa in considerazione
a partire dalla dittatura di Assad padre per finire con la questione
dell’autoproclamato stato islamico, le sue conseguenze e le probabili
aspettative.
Non è mancata una analisi della situazione irachena non disdegnando severe
critiche alla conduzione del dopo guerra da parte dell’apparato militare e
politico degli USA. Con molto realismo il relatore ha parlato delle cosi dette
“Primavere arabe” e le loro conseguenze nello scacchiere politico del Medio
Oriente e del Mediterraneo.
Quando il generale ha preso in considerazione la nostra partecipazione alla
guerra in Afganistan si è soffermato con accento critico sulla scelta attuata
dai politici che hanno accettato di usare oltre 140 milioni di euro per
ricostruire in quale modo l’apparato della giustizia in quel martoriato paese
che aveva ben altre esigenze.
Il tempo limitato non ha permesso ai presenti di porre più domande al relatore
che, ha affermato, alle quali avrebbe dato ben volentieri risposta.
Alla fine il
presidente Favero ha portato il saluto dell’Associazione Alpini.
L.B.