Madonna della Neve |
Agosto 2017 |
E' difficile ripercorrere 25 anni di “Madonna della Neve” senza un po’ di
emozione e di soddisfazione per il continuo lavoro svolto dagli alpini della
Sezione di Conegliano e in particolare del Gruppo Città “M.d.A. Olindo
Battistuzzi”.
Una dedizione nata spontanea e piena di responsabilità quella degli alpini
perché la nostra” Madonna della Neve” sia sempre bella, visitata e conosciuta:
“sta ciesa in miniatura che ga ‘vudo la malinconia de nàsser su le mura “così la
descrive il poeta Lionello Porta nel 1933.
Circa 29 anni fa, quando cominciammo il restauro, la Chiesetta e la Calle della
Madonna della Neve erano uno dei posti dimenticati della nostra città: pochi
frequentavano la zona per l’incuria e lo stato di abbandono.
Il lavoro di pulizia e restauro dei nostri alpini ha reso finalmente giustizia a
questi luoghi pieni di fascino e di storia. 25 anni, di Presidenti sezionali che
hanno sostenuto il nostro impegno a cominciare dall’indimenticato Professor
Giacomo Vallomy, Luigino Basso, Paolo Gai, Antonio Daminato, Battista Bozzoli,
Giuseppe Benedetti e soprattutto i Capigruppo del Gruppo Città, “M.d.A. Olindo
Battistuzzi“ Giulio Dal Pos, Mondo Piaia, Floriano Zambon, Piero De Zan, Renzo
Buran, Pietro Masutti, agli amici alpini che ci hanno sempre aiutato.
L’impegno è stato la fortuna di una iniziativa così lunga nel tempo, l’impegno
di aprire e custodire la Chiesetta tutte le domeniche pomeriggio, nell’arco di
tutto l’anno, anche con il freddo intenso dell’inverno.
Un alpino è presente per parlare con la gente, illustrare i segreti della Chiesa
le scoperte degli affreschi del 1400 e del 1500, del passaggio nella parte
segreta superiore, la fatica del lavoro fatto a mano, raccogliendo l’ammirazione
dei foresti venuti in visita alla città che sempre esprimono ammirazione per gli
alpini e per le molte opere di volontariato che offrono alle comunità.
Molte volte ci siamo resi disponibili per gruppi di scolaresche di scuole
elementari e medie, altre per studenti di restauro per l’opera ad affresco,
altre per studenti di architettura, ancora per le visite guidate della città e
durante le aperture delle belle mostre di Palazzo Sarcinelli le visite avvengono
anche il sabato.
Nel giorno della restituzione del restauro, il 18 ottobre di ogni anno, viene
organizzata “porchetta in calle” entrata nella tradizione cittadina che vede più
di mille persone far festa alla nostra chiesetta più viva che mai e felice di
trovarsi tra le mura con tanti amici. Viva gli alpini.
Silvano Armellin