Adunata del Piave |
Agosto 2017 |
Venerdì 17 è considerata data infausta.
Sono superstizioni di sprovveduti! Il 17 si muore e si nasce come in qualsiasi giorno
dell’anno e come in ogni giorno accadono eventi di ogni specie.
Venerdì 17 marzo, nel palazzetto dello sport di Roncade, gli alpini trevigiani
hanno organizzato un evento unico nel suo genere.
In attesa della grande adunata del Piave hanno simbolicamente unito le
migliaia e migliaia di alpini della Marca, con le loro quattro Sezioni,
alle cittadine, ai paesi e alle piccole frazioni dei territori a cavallo del nostro Fiume.
Si è trattato di un rito, una cerimonia di fratellanza fra l’alpinità delle nostre genti e i Sindaci di queste stesse comunità.
La scelta di inserire fra i momenti simbolici di “Aspettando l’Adunata” la consegna
della bandiera a tutti i sindaci della Marca si è rivelata
significativamente positiva e un atto non solo formale di partecipazione
e coinvolgimento degli alpini nella società civile.
Alle 20.30 il palazzetto di Roncade era gremito di penne nere.
Gli spalti affollati come in una partita di richiamo nazionale e il perimetro del campo di gioco abbellito dai gagliardetti di tutti
i Gruppi della provincia.
Al centro del campo di gioco con la fascia tricolore indossata, direi
orgogliosi di esserci, tutti i 95 primi cittadini: i sindaci delle cittadine della pianura e quelli dei
paesetti della Pedemontana.
La serata è stata allietata dal coro “Cime d’Auta “ di Roncade
e Nicola Stefani come al solito ha condotto la serata con la consueta maestria.
Hanno anche presenziato il prefetto di Treviso Laura Lega, il vicequestore Angelo Serrajotto,
l’on. Simonetta Rubinato, per l’ANA il generale Renato Genovese e Michele Dal Paos consiglieri
nazionali, i presidenti delle Sezioni ANA che organizzano l’Adunata: Treviso Raffaele Panno, Conegliano Giuseppe
Benedetti, Vittorio Veneto Francesco Introvigne, Valdobbiadene Francesco Miotto (vicepresidente).
Per tutti ha parlato Panno, ricordando l’assoluta novità per l’ANA di un’Adunata
“organizzata da quattro diverse Sezioni unite attorno al fiume sacro alla Patria, nell’anno del
Centenario”. La serata è stata aperta con il saluto ufficiale del sindaco di Roncade.
Sia il prefetto Laura Lega che il generale Genovese poi hanno voluto rimarcare come la data
del 17 marzo fosse la Giornata dell’Unità nazionale e quindi
l’evento odierno avesse ancora un più alto significato simbolico.
E' stato ricordato come il Presidente Ciampi si sia speso nei primi anni duemila perché
la bandiera e l’inno di Mameli, acquistassero il valore che si era perduto con gli anni in tanta
parte della società italiana. Stefani ha ricordato, chiamando i sindaci, come i nomi
di tanti paesi anche piccoli siano entrati nei libri di storia per le battaglie e i sacrifici fatti dalle
popolazioni in quell’anno che va dal novembre del ’17 alla battaglia di Vittorio Veneto.
Dopo gli interventi ufficiali i sindaci sono stati chiamati a gruppi di cinque a ricevere la
Bandiera dalle mani dei rappresentanti dei gruppi presenti nel
loro comune.
E' stato un momento di viva partecipazione al quale nessuno dei rappresentati comunali,
e lo si è potuto notare dalle loro espressioni emozionate, si è sottratto.
La serata si è conclusa con l’inno di Mameli cantato in coro
da tutti i partecipanti ufficiali e dagli oltre 500 alpini presenti.