MILOVICE - Rep. Ceca |
Dicembre 2018 |
Milovice è un piccolo borgo a nord/est di Praga nella Boemia Centrale, ma per
noi italiani un luogo di tristezza e sofferenza, che non potremo mai
dimenticare.
Qui nel 1917 sorse un enorme campo di prigionia austroungarico,
dove transitarono oltre diciottomila prigionieri tra italiani, russi e serbi. Di
questi sfortunati combattenti oltre 5000 soldati italiani, 521 russi e 51 serbi
non tornarono alle loro case, nel 1927 dal cimitero di Broumor vennero esumate
altre 182 salme che furono sepolte in questo cimitero militare in fosse comuni.
Il dramma di questi combattenti fu una morte atroce, un dramma disumano e
crudele, una morte per fame e malattie.
Milovice è sorta come una cittadella
militare, un poligono di tiro fin dal 1904, prima con gli austroungarici, poi i
tedeschi nel periodo Hitleriano e per finire i russi fino al 1991, quando le
truppe sovietiche lasciarono la Cecoslovacchia. Alla fine della seconda guerra
mondiale, divenne la più grande base militare sovietica, contrapposta
all’occidente e durante tutto il periodo della “Guerra Fredda” fu interdetta
alla popolazione cecoslovacca.
Con l’abbandono del territorio dalle truppe russe
la zona fu bonificata e riaperta e cosi ricominciarono le visite al cimitero da
parte delle popolazioni locali e dei pellegrini giunti dagli altri paesi.
Gli
italiani giunti fin qui furono i più numerosi e dall’ amministrazione locale
venne riconosciuto e chiamato il cimitero degli italiani.
Grazie
all’interessamento della nostra ambasciata, fu sistemato e restituito alla
dignità che merita, di tutto questo, un grosso merito va a Filippo Imbalzano
Console dell’Ambasciata d’Italia a Praga e dell’artigliere alpino Coneglianese
Lino Chies di Ogliano, suo ex compagno di scuola che lo aiutò, nella
ricostruzione del cimitero, dopo aver fatto ripulire e recintare l’area, fecero
sostituire le croci di legno delle tombe con marmo di Carrara.
Da allora il
nostro Lino Chies organizza annualmente il pellegrinaggio in terra Ceca per le
sezioni alpine di Conegliano e Belluno e negli ultimi anni si sono aggiunti i
famigliari di alcuni caduti, anni addietro quando era nel CDN A.N.A.
Lino riuscì
a portare qui a Milovice il Labaro Nazionale dell’Associazione Alpini.
Il
cimitero è ora divenuto territorio italiano e affidata la cura e la
manutenzione, da alcuni anni è sorto all’interno del perimetro un piccolo museo
ben fornito con cimeli e fotografie dell’epoca e la via che conduce al paese è
stata denominata “Italska” (via Italia).
Ritornando al Pellegrinaggio che si
svolge a ottobre/novembre, promosso in collaborazione con l’Ambasciata Italiana,
si respirano enormi emozioni, la posa delle corone alla stele in marmo rosa con
sottofondo le note del Piave e l’inno di Mameli suonato dalla banda
dell’esercito ceco, mentre il coro degli alpini intona l’inno nazionale ceco,
fanno accapponare la pelle e molte lacrime si vedono sui volti dei pellegrini.
Una cerimonia semplice ma ricca di significato, un evento che accomuna sempre
più il popolo Italiano e Ceco.
Anche quest’anno il pellegrinaggio 2018 in
concomitanza con la fine della “Grande Guerra” ha suscitato enorme commozione,
con la posa di una rosa rossa alla base di ogni croce del campo.
Questo è Milovice un piccolo pezzo d’Italia con centinaia di croci bianche dove riposano
eternamente migliaia di nostri connazionali caduti per la patria e dove sarà
nostro dovere continuare negli anni futuri i pellegrinaggi PER NON DIMENTICARE,
il loro sacrificio.
L. Rinaldo