CENTENARIO DELLA SEZIONE DI BELLUNO


Dicembre 2020

La Sezione Alpini di Belluno apre il suo Centenario al Sacrario di Pian Salesei

La cronaca

Nel lontano giugno 1921 un gruppo di reduci della prima guerra mondiale fondò la Sezione di Belluno dell’Associazione Nazionale Alpini, sorta due anni prima. I nuclei fondanti furono quelli dei Gruppi di Forno di Canale (oggi Canale d’Agordo) e di Calalzo di Cadore. Pertanto è ormai ora di celebrare il Centenario. Il calendario degli eventi commemorativi si aprirà con una grande cerimonia per ricordare tutti i caduti e sarà un prologo che coinvolgerà non solo la compagine associativa, ma anche altre componenti della società civile provinciale.

L’appuntamento si è tenuto domenica 18 ottobre al Sacrario di Pian di Salesei. Alla manifestazione erano rappresentanti dei 44 Gruppi della Sezione, i presidenti con i Vessilli delle Sezioni A.N.A. del Triveneto, i sindaci con i Gonfaloni dei 16 Comuni dell’Unione Montana Agordina, le delegazioni delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della Provincia di Belluno, oltre alle autorità di Regione ed Enti locali. Con questa iniziativa si rendere omaggio a chi ha sacrificando la propria giovane vita sull’altare del dovere, affermando, nel contempo, che il nostro intento di oggi è camminare sulla strada della libertà e della pacifica convivenza tra i popoli.

Dopo l’alzabandiera e gli onori ai caduti, il saluto agli intervenuti è dato dal capogruppo A.N.A. di Livinallongo del Col di Lana Luca Deltedesco e dal Presidente sezionale Lino De Pra. Seguono gli interventi delle autorità presenti e la celebrazione della S. Messa officiata da Mons. Sandro Capraro, assistente spirituale della Sezione A.N.A. di Belluno, e dal cappellano militare don Lorenzo Cottali. Chiude la cerimonia la recita della “Preghiera del Caduto” e l’intervento del presidente nazionale A.N.A Sebastiano Favero. I vari momenti sono stati sottolineati dai canti del coro “S. Giacomo” della Pieve di Livinallongo e dalla Banda da Fodom.

La riflessione di Nicola Stefani

Livinallongo del Col di Lana paese di montagna, sospeso tra terra e cielo, lindo e composto tra i prativi e i boschi di pini e abeti dell’alto Cordevole attende.

Attende con pazienza, con devozione, anno dopo anno si prepara a un riconoscimento che non può tardare a venire perché, se dovere e fedeltà sono ancora nelle nostre corde, non può esserci chi non creda che là il nostro Labaro Nazionale a cadenza quinquennale debba essere comandato. Come giustamente avviene per l’Ortigara, per l’Adamello, per il Pasubio e per tutte quelle cerimonie che ogni 5 anni lo vedono schierato d’imperio per rendere e ricevere gli onori dell’intera Associazione.

Rendere e ricevere...e a Livinallongo storie vere di ieri e di oggi che luccicano sul panno verde che testimonia il dovere, pericolosamente compiuto, la fedeltà caparbiamente testimoniata ce ne sono tante da raccontare. Ecco allora il Sacrario di Pian di Salesei disteso sui prati a custodire il sonno dei Caduti del Fronte Dolomitico, la Cappella in vetta al Col Di Lana a guardia della pace, lo spettacolo straordinario delle valli ladine, ampezzane e del Cadore modellate dalla forza della natura e dal lavoro degli uomini. Rendiamo il giusto merito a Uomini e donne, Alpini, che ogni giorno con intelligenza e modestia più con i gesti che con le parole tramandano la storia della loro terra e l’amore per la vita