PROTEZIONE CIVILE |
Dicembre 2020 |
Si è conclusa a fine settembre la terza edizione dell’esercitazione
interforze e inter-agenzia “VARDIREX” 2020. Esercito, le altre Forze Armate,
Associazione Nazionale Alpini, il Sistema di Protezione Civile interagiscono in
fase emergenziale complessa.
Scanno (AQ), il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d'Armata
Salvatore Farina, il Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata
Claudio Berto, il Presidente Nazionale dell'Associazione Alpini Sebastiano
Favero, il Capo Dipartimento della Protezione dott. Angelo Borrelli e i massimi
esponenti della Regione Abruzzo e delle comunità locali hanno assistito all’atto
conclusivo dell'esercitazione VARDIREX 2020 (Various Disaster Relief Management
Exercise).
La visita del Generale Farina è iniziata a Sulmona, presso il Teatro comunale
“Maria Caniglia”, dove è stato ricevuto dal Comandante delle Truppe Alpine
dell’Esercito e dalle autorità locali presenti, tra le quali il Presidente della
Regione Abruzzo dott. Mauro Marsilio, il sindaco di Sulmona dott.sa Annamaria
Casini, diverse autorità civili, militari e molti primi cittadini dei comuni
dell’Aquila. Dopo un briefing di presentazione dell’esercitazione VARDIREX, il
Generale Berto e il Presidente Favero hanno firmato un importante accordo di
collaborazione tra le Truppe Alpine dell’Esercito e l’Associazione Nazionale
Alpini (ANA) in materia di pianificazione, organizzazione e condotta di
esercitazioni di protezione civile e, inoltre, per l’impiego congiunto di
assetti militari e ANA da proiettare sul terreno in casi di emergenza a seguito
di eventi calamitosi.
La delegazione ha proseguito la visita a Scanno, dove sono schierati gran parte
degli assetti interforze e inter-agenzia impiegati per l’esercitazione. Dopo la
proiezione di un breve video turistico presso l’Auditorium comunale “Prof.
Calogero”, gli ospiti hanno visitato una tensostruttura della società Telespazio,
assistendo a una dimostrazione di intervento di telemedicina condotta da
personale sanitario della Protezione Civile, nonché la Sala Operativa e il Posto
Comando dell’esercitazione.
La visita si è conclusa al lago di Scanno, presso il quale le Autorità hanno
assistito alle ultime attività dimostrative della VARDIREX e dove il Capo di SME
ha avuto modo di incontrare e salutare tutti gli uomini e le donne che sono
stati impegnati, negli ultimi giorni, in questa complessa esercitazione. “Ci si
addestra a operare insieme”, ha detto il Generale Farina, “per essere capaci a
intervenire laddove insorgono le emergenze e prontamente. Questo è avvenuto in
varie circostanze anche in questa terra, l’Abruzzo, dove quest’estate ci sono
stati numerosi interventi antincendio. L’Esercito c’è sempre e si prepara di più
insieme all’Associazione Nazionale Alpini, alla Protezione Civile e alle altre
Forze Armate per servire lo Stato e per rispondere alle esigenze dei cittadini
in emergenza”.
Quest’anno la “VARDIREX”, esercitazione interforze e inter-agenzia oramai giunta
alla terza edizione, si è svolta, nel massimo rispetto delle normative tese a
limitare la diffusione del contagio da coronavirus, in Abruzzo e in particolare
nei comuni di Avezzano, Sulmona e Scanno. Essa si prefiggeva lo scopo di testare
la risposta sul campo da parte del Dipartimento di Protezione Civile, delle
Forze Armate e degli Enti locali in caso di allertamento per pubbliche calamità,
anche di diversa e grave entità.
Presso il polo logistico della Croce Rossa Italiana di Avezzano (AQ)
l’Associazione Nazionale Alpini ha provveduto ad allestire un campo base con
relativo assetto sanitario della Sanità Alpina per la gestione e il
coordinamento delle attività di soccorso e ripristino delle normalità a seguito
di eventi calamitosi simulati, in particolare nella Marsica e in alcune zone
insistenti le aree dei Parchi Nazionali d’Abruzzo e della Majella.
Durante i tre giorni d’esercitazione sono state simulate situazioni emergenziali
complesse dovute a scosse sismiche, condizioni meteo particolarmente avverse,
alluvioni, smottamenti e frane che hanno richiesto l’intervento immediato dei
soccorsi giunti sia via terra sia via aerea, grazie al simultaneo impegno dei
soccorritori dell’Esercito, della Marina Militare, della Aeronautica Militare e
dei volontari dell’Associazione nazionale Alpini (Sanità e Volontari del 4°
Raggruppamento).
L’Esercito ha schierato nella VARDIREX assetti specialistici e numerosi mezzi e
materiali tecnici provenienti principalmente dalle Truppe Alpine che nelle
diverse simulazioni ha impegnato circa 150 specialisti con competenze nei
relativi campi di intervento; in particolare, i piloti e gli elicotteri dell’AVES
(Aviazione Esercito) hanno garantito i collegamenti nella terza dimensione a
vantaggio della rapidità nei soccorsi, gli uomini del Battaglione
Multifunzionale “Vicenza” del 9° Reggimento Alpini dell’Aquila hanno lavorato al
ripristino delle strutture essenziali, ma anche alla tutela di strutture e
animali insistenti nel Parco nazionale d’Abruzzo (recupero congiunto di un
mammifero altrimenti destinato a perire e tutela della particolare ambiente
naturale), le Squadre Soccorso Alpino Militare hanno portato a termine
operazioni complesse di primo soccorso ed evacuazione di feriti; nello
specifico, grazie a una particolare collaborazione fra Sanità Alpina ANA e
Telespazio, a Scanno è stato schierato un posto medico avanzato con possibilità
di trattare pazienti con l’ausilio della telemedicina.
Particolari mezzi speciali si sono esercitati nel lago di Scanno per consentire,
nel massimo rispetto delle norme ambientali, il recupero di personale rimasto
isolato. La sinergia fra operatori radio dell’ANA e i trasmettitori alpini ha
garantito a tutti gli attori della simulazione la possibilità di comunicare
anche in condizioni estreme causa la compartimentazione del territorio montano.
Il tutto è stato coordinato con le componenti del sistema di gestione e
risoluzione della crisi emergenziale (Dipartimento della Protezione Civile,
Protezione Civile Regionale, Prefetture e Comuni interessati) a cui si sono
aggiunte le realtà universitarie abruzzesi che nelle fasi preparatorie
dell’esercitazione hanno contribuito con studi specifici alla conoscenza
morfologica dell’area di esercitazione.
La Marina Militare ha impiegato un elicottero SH 101A a supporto delle
operazioni di soccorso e recupero. L’Aeronautica Militare ha rischierato, presso
l’Aeroporto “Giuliana Tamburro”: un elicottero HH139A che ha partecipato a
missioni di ricerca e soccorso e antincendio boschivo; un velivolo C27J con il
compito di trasportare in zona il personale e i materiali dell’Ospedale da Campo
dell’ANA e di simulare missioni di evacuazione per cause mediche (MEDEVAC);
assetti per il controllo dello spazio aereo e la gestione dell’aeroporto; un
velivolo AMX, che ha effettuato ricognizioni fotografiche ad alta risoluzione
delle zone maggiormente interessate dagli eventi simulati.
La Sezione di Conegliano ha partecipato con la Squadra Specialistica SAPR e TLC,
portando tra i cieli di Avezzano, Sulmona e Scano, i due piloti Fausto Gava e
Gianni Fasolo, accorpati alla Squadra del 3°Rgtp, e ed Volontario Specializzato
Tecnico TLC Alessio Tittonel (Vicepresidente Sezionale), inserito nel Gruppo di
Coordinamento Radio, con il compito di geolocalizzazione radio, entrambe le
unità specialistiche hanno operato con il Battaglione Multifunzionale Vicenza
del 9° Reggimento Alpini dell’Aquila.
Simone Algeo
Fonti: Stato Maggiore Esercito, Comando Truppe Alpine