CIAO PRESIDENTE PARAZZINI


Luglio 2021

GIUSEPPE PARAZZINI  è andato avanti serenamente

1/07/2021

Il nostro presidente Nazionale si è spento a casa propria in quel di Bareggio il 18/06/2021 circondato dai suoi amati figli Luca e Chicco. Gravissima perdita, non solo per i propri cari ma per tutta l’ANA e in particolare per i suoi amati alpini. Alpini che ha sempre avuto nel cuore, nella mente e nella operosità quotidiana.
Amava stare con tutti noi, dal generale all’ultimo arrivato, ma con il cappello alpino. C’era sempre il sorriso affettuoso nel suo caloroso saluto, sia per chi lo conosceva, sia per chi lo incontrava per la prima volta. Una parola, uno sguardo, e già era diventato suo amico, dopo pochi minuti era pronta la battuta allegra, vivace e cordiale. Il tutto iniziava e finiva sempre con una cantata che usava definire, “la più bella espressione di un uomo”.
Attorno a lui c’era vita, sorrisi, prese per i fondelli, serenità e grandi risate. Stare in sua compagnia significava distensione, pace, tranquillità. Amava il buon senso, il fare nuove amicizie e soprattutto “Vita alpina”. Ma non solo questo, Beppe aveva una forte ammirazione ed un grande rispetto per i volontari. Tutti dovevano fare qualcosa per il prossimo e per i più bisognosi. E qui dimostrava il suo grande cuore verso i meno fortunati. Apprezzava i volontari e i componenti della Protezione Civile perché riteneva che con il loro operato fossero i fiori più belli dell’ANA. Il volontariato era per lui il massimo che uno potesse fare realizzando grandi e piccole opere. Così e non in seconda fila, amava il premio Fedeltà alla Montagna e i Premiati li considerava i primi della classe; non è mai mancato alle premiazioni proprio perché voleva rendersi conto de “Visu” di che cosa fossero capaci i montagnini. Li abbracciava, si complimentava e intratteneva con loro per meglio capire e per poter interamente condividere le loro opinioni e la loro scelta di vita, le loro fatiche quotidiane e il loro attaccamento alla montagna.
Amava “L’Associazione Nazionale Alpini” e l’amava tanto, e molto ha sofferto quando il governo ha deciso di sospendere la leva obbligatoria. Si è dato da fare con mani e piedi per il ripristino della leva. Ricordo la manifestazione fatta a Roma e gli innumerevoli colloqui con senatori e deputati fino al Capo dello Stato.
Opera sua è La scuola multietnica realizzata a Zenica per conto del vescovado di Sarajevo.
Ora Beppe non ci sarai più fisicamente all’osteria “La vecchia” dove tu eri il fulcro, ma ti ricorderemo sempre e la tua anima e il tuo spirito saranno lì “con noi” a cantare le tue canzoni preferite.
Ciao, amico mio, grazie di cuore per il grande esempio di alpinità che ci hai trasmesso, faremo il possibile per essere i tuoi degni successori.
Lino e i tuoi amici.
Ti vogliamo bene, riposa in pace.