CIAO PRESIDENTE PARAZZINI |
Luglio 2021 |
1/07/2021
Il nostro presidente Nazionale si è spento a casa propria in quel di Bareggio il
18/06/2021 circondato dai suoi amati figli Luca e Chicco. Gravissima perdita,
non solo per i propri cari ma per tutta l’ANA e in particolare per i suoi amati
alpini. Alpini che ha sempre avuto nel cuore, nella mente e nella operosità
quotidiana.
Amava stare con tutti noi, dal generale all’ultimo arrivato, ma con il cappello
alpino. C’era sempre il sorriso affettuoso nel suo caloroso saluto, sia per chi
lo conosceva, sia per chi lo incontrava per la prima volta. Una parola, uno
sguardo, e già era diventato suo amico, dopo pochi minuti era pronta la battuta
allegra, vivace e cordiale. Il tutto iniziava e finiva sempre con una cantata
che usava definire, “la più bella espressione di un uomo”.
Attorno a lui c’era vita, sorrisi, prese per i fondelli, serenità e grandi
risate. Stare in sua compagnia significava distensione, pace, tranquillità.
Amava il buon senso, il fare nuove amicizie e soprattutto “Vita alpina”. Ma non
solo questo, Beppe aveva una forte ammirazione ed un grande rispetto per i
volontari. Tutti dovevano fare qualcosa per il prossimo e per i più bisognosi. E
qui dimostrava il suo grande cuore verso i meno fortunati. Apprezzava i
volontari e i componenti della Protezione Civile perché riteneva che con il loro
operato fossero i fiori più belli dell’ANA. Il volontariato era per lui il
massimo che uno potesse fare realizzando grandi e piccole opere. Così e non in
seconda fila, amava il premio Fedeltà alla Montagna e i Premiati li considerava
i primi della classe; non è mai mancato alle premiazioni proprio perché voleva
rendersi conto de “Visu” di che cosa fossero capaci i montagnini. Li
abbracciava, si complimentava e intratteneva con loro per meglio capire e per
poter interamente condividere le loro opinioni e la loro scelta di vita, le loro
fatiche quotidiane e il loro attaccamento alla montagna.
Amava “L’Associazione Nazionale Alpini” e l’amava tanto, e molto ha sofferto
quando il governo ha deciso di sospendere la leva obbligatoria. Si è dato da
fare con mani e piedi per il ripristino della leva. Ricordo la manifestazione
fatta a Roma e gli innumerevoli colloqui con senatori e deputati fino al Capo
dello Stato.
Opera sua è La scuola multietnica realizzata a Zenica per conto del vescovado di
Sarajevo.
Ora Beppe non ci sarai più fisicamente all’osteria “La vecchia” dove tu eri il
fulcro, ma ti ricorderemo sempre e la tua anima e il tuo spirito saranno lì “con
noi” a cantare le tue canzoni preferite.
Ciao, amico mio, grazie di cuore per il grande esempio di alpinità che ci hai
trasmesso, faremo il possibile per essere i tuoi degni successori.
Lino e i tuoi amici.
Ti vogliamo bene, riposa in pace.