SENTIERO DI PORTA DEL SOCCORSO |
Luglio 2021 |
Tratto dal discorso di Marcello Silvestrin, Capogruppo di Ogliano |
E’ stato inaugurato il 15 maggio 2021 il nuovo sentiero di porta del Soccorso
che collega via dei pascoli, all’altezza di villa Canello, a Costa di
Conegliano, con il giardino del Castello, attraverso l’antica porta del
Soccorso. La porta si apre sulle mura nord che sono state esse stesse
recuperate, per il tratto compreso tra la porta del Soccorso e quella che fu la
torre Saracena, ora ristorante al Castello, grazie ad un accordo tra il Comune e
gli attuali gestori del ristorante stesso.
Alla cerimonia, presieduta dal Commissario Prefettizio Antonello Roccoberton,
per l’Amministrazione comunale, erano presenti le autorità civili e religiose e
hanno portato il loro saluto Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per
il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Alberto
Villanova, consigliere regionale del Veneto, Giovanni Carraro, giornalista e
scrittore, appassionato cultore dei sentieri delle Prealpi, Gino Dorigo,
Presidente della Sezione ANA di Conegliano. Una folta rappresentanza degli
alpini dagli altri gruppi, accompagnava i due gruppi che hanno realizzato il
sentiero. Toccanti le parole di Marcello Silvestrin, capogruppo di Ogliano,
intervenuto anche a nome del gruppo M.O. Pietro Maset, che ha ricordato i valori
e gli insegnamenti dei nostri nonni e padri per la valorizzazione ed il rispetto
dell’ambiente ove viviamo e la necessità di trasmetterli ai nostri figli.
Il sentiero si sviluppa, per un tratto di circa 500 metri, salendo prima verso
il dorsale collinare ove la Piccola Comunità coltiva un vigneto, per poi
scendere, costeggiando lo stesso vigneto, verso lo spiazzo sovrastante la
centrale dell’acquedotto. Da quello spiazzo si può godere una splendida vista,
volgendo lo sguardo a destra, delle colline che a partire dal Colnù arrivano ad
Ogliano e, guardando sulla sinistra, le colline che si spingono verso Manzana.
Sullo sfondo le Prealpi con il col Visentin e il Nevegal, il monte Pizzoc con il
Cansiglio, con la corona del gruppo del monte Cavallo. Proseguendo e risalendo
la china sottostante le mura si arriva all’ultimo tratto sul quale, con un certo
impegno si è dovuto costruire un passaggio rinforzato e protetto fino alla porta
del Soccorso.
Il sentiero di porta del Soccorso è tra le opere individuate
dall’amministrazione comunale di Conegliano all’inizio del duemila per il
recupero e la valorizzazione del Castello di Conegliano, simbolo della Città.
Tra queste solo le mura ad ovest trovarono realizzazione sempre grazie alla
collaborazione e al contributo delle associazioni.
Alla fine del 2014 un gruppo di cittadini hanno rilanciato l’idea della
realizzazione del sentiero rimasta sulla carta. Dopo una serie di incontri,
allargati ad alcune associazioni, tra cui gli alpini, e a cui furono invitati
assessori e consiglieri comunali, si decise di inviare una proposta di
collaborazione al Comune, segnalando la disponibilità dell’associazione alpini
di farsi carico della realizzazione.
Il 29 dicembre 2016, l’amministrazione comunale di Conegliano, accogliendo la
proposta dell’Associazione Alpini di Conegliano, corredata dal progetto
dell’arch. Sergio Vendrame, comunicò all’Associazione stessa e per il suo
tramite ai Gruppi M.O. Pietro Maset e Ogliano, l’accettazione della “proposta di
realizzazione di un percorso con partenza in corrispondenza del parcheggio di
villa Canello e arrivo alla porta del Soccorso presso il Castello di Conegliano,
approvando in linea tecnica il progetto (predisposto dall’arch. S. Vendrame,
n.d.r.) autorizzando nel contempo l’Associazione alla sua realizzazione.”
L’Amministrazione comunale stanziava, a favore dell’Associazione, a parziale
copertura dei costi sostenuti per l’intervento, la somma di € 15.000.
Si iniziava così il percorso che, con qualche difficoltà e qualche aggiustamento
del progetto, ha portato alla realizzazione di un percorso che l’Amministrazione
comunale, rappresentata dal Commissario Prefettizio, ha dichiarato essere il
primo importante esempio di una serie di sentieri, che dovranno arricchire
Conegliano e le sue colline, con un sistema di accoglienza e valorizzazione
della città e del suo territorio quale porta di accesso ad un’area divenuta
patrimonio dell’Unesco.
Un grande riconoscimento, quindi, all’impegno degli alpini che merita ora un
altrettanto forte impegno dei cittadini, anche attraverso altre associazioni
(alcune delle quali si sono dichiarate disponibili a collaborare) per la
gestione e la manutenzione del sentiero.
Gianfranco Losego