PRESENTAZIONE LIBRO


Dicembre 2021

UN ALPINO IN GRECIA, ALBANIA E MONTENEGRO

Inizia un cammino storico culturale curato dalla redazione di Fiamme Verdi in collaborazione con il Museo degli Alpini ed il Coro ANA “Bedeschi”

È stato presentato anche a Conegliano, sabato 30 ottobre 2021 grazie all’impegno organizzativo della redazione di Fiamme Verdi, il libro “Pompeo De Poli, Un Alpino in Grecia, Albania e Montenegro. Diario di guerra novembre 1941-giugno 1942”edito dall’Isbrec (Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea) di Belluno e curato da Diego Cason.
Il diario era finora inedito perché Pompeo De Poli, nato nel 1916, richiamato alle armi il 28 maggio 1940 come molti suoi coetanei, dal 24 novembre 1940 si ritrovò nel mezzo di una guerra contro la Grecia, della quale in vita parlò molto poco.
Pompeo de Poli nacque a Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno l’11 marzo 1915. Alpino della Divisione Pusteria, fu inquadrato nel 7° Reggimento Alpini e nel Battaglione Belluno.
Era un radiotelegrafista orgoglioso di saper fare bene questo mestiere, che era tecnicamente indispensabile per il funzionamento della catena di comando; ebbe un ruolo riconosciuto che gli diede status superiore ai gradi di un caporalmaggiore che era, ai tempi, una funzione rilevante.
Quella guerra spezzò migliaia di vite di giovani alpini perché fu condotta con colpevole superficialità, senza preparazione e senza mezzi.
Dal luglio 1941 Pompeo fu inviato in Montenegro, un paese già dilaniato dai conflitti, preda di una crudele guerra civile.
Era caporalmaggiore radiotelegrafista e nel diario racconta la sua vita quotidiana annotando gli eventi più rilevanti. Lo fa con una scrittura minuta e regolare che ci fa percepire le opinioni, il pericolo, i sentimenti e le emozioni che vive. Lo fa senza retorica, con semplice sincerità, portandoci, a bordo di camion scassati o camminando in interminabili marce al suo fianco, lungo i sentieri e le strade dell’Albnia e del Montenegro, dove la vita delle persone non aveva valore e il desiderio più intenso era quello di ritornare a casa.
Ebbe la fortuna, per il suo ruolo, di essere ramingo tra i reparti, di partecipare raramente in prima linea ai combattimenti.
Non si adeguò alla violenza che gli proliferava accanto, ci convisse, la subì, la giustificò, quando ad esercitarla furono gli Alpini, ma non gli piacque e, pur riconoscendone la necessità, (poiché ad essa era esposto tanto quanto gli altri) preferì starne alla larga per quel poco che era possibile farlo in Albania e in Montenegro.
E non era facile, soprattutto in Montenegro, dove la violenza era già il “brodo sociale” prima che arrivassero gli italiani a contribuire, con molte loro responsabilità, al disastro.
Pompeo riuscirà a ritornare a Belluno il 26 luglio 1942 e fu inviato sul fronte francese e, prima di porre fine al suo servizio militare, dovrà attendere l’8 settembre 1943 e il successivo congedo nell’agosto del 1945.
Il diario è stato curato da Diego Cason che è sociologo e vicepresidente dell’Isbrec, che ha scritto l’introduzione storica e ha definito due capitoli che guidano il lettore dei due diari a seguire gli avvenimenti che accaddero sul fronte della guerra greco albanese prima e in Montenegro poi, sulla base dei documenti ufficiali dello Stato maggiore dell’Esercito italiano e dei Bollettini di guerra, in modo da permettere al lettore di collocare gli eventi raccontati da Pompeo De Poli nel teatro più generale delle due attività militari della divisione Pusteria nei Balcani.
In occasione della presentazione del libro i figli di Pompeo, Anna, Paola e Franco, hanno donato l’originale dei diari del padre e altri documenti all’Isbrec, affinché li custodisca nel proprio archivio.
Un esempio da seguire da tutte le famiglie alpine del Veneto perché le memorie non custodite andranno perdute inevitabilmente con il passare del tempo.
Ed è un peccato, considerando i sacrifici compiuti in questa sciagurata guerra dagli Alpini (ma anche dai fanti, dai bersaglieri e dagli artiglieri).
In occasione della presentazione del libro a Conegliano non siamo stati in grado di portare le copie del libro per venderle a chi ha partecipato all’evento; comunichiamo che le copie ristampate con la seconda edizione saranno pronte per il 25 novembre e potremo farle avere a chi le desidera al prezzo di 15 euro la copia.
Sarà sufficiente comunicare l’ordine al direttore di Fiamme Verdi Gino Ceccherini. Un ringraziamento particolare al direttore del Museo degli Alpini per l’allestimento della sala ed al Coro Giulio Bedeschi per l’accompagnamento musicale della serata.