LA NOSTRA FAMIGLIA |
Dicembre 2022 |
1985 - Taglio del nastro all'inaugurazione dell'ampliamento
Nato nel 1982, il Centro di Lavoro Guidato de "La Nostra Famiglia" è un’opportunità dopo l’obbligo scolastico e formativo: oggi lo frequentano 30 ragazzi, con 10 aziende che collaborano e 60 richieste di clienti privati.
Due eventi per raccontare 40 anni di storia e di rapporti intensi con il territorio: il Centro di Lavoro Guidato de "La Nostra Famiglia" di Mareno di Piave festeggia il suo 40° anniversario il 30 SETTEMBRE CON UN CONVEGNO SUL VALORE DEL LAVORO PER LE PERSONE CON DISABILITÀ (presso il Centro Culturale Conti Agosti). Al tavolo dei lavori intervengono rappresentanti delle istituzioni, della Regione Veneto, della ULSS 2 Marca Trevigiana, dei famigliari e dell’Associazione.
Segue il 1° ottobre una Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo, con momenti di festa, una mostra e il racconto dei principali testimoni.
1982: il Centro apre le porte grazie ad una donazione.
Il Centro di Lavoro Guidato apre i suoi battenti a Mareno di Piave nell’aprile
del 1982, usufruendo di un ex laboratorio artigianale ristrutturato, gentilmente
donato da una coppia di sposi residenti nel comune di Mareno, i signori Angelo e
Teresa Vendrame.
"Fin da subito l’attività della sede si caratterizza per consentire ai giovani
con disabilità la possibilità di avvicinarsi alla realtà lavorativa - spiega il
direttore generale regionale Andrea De Vido: fondamentale per questo obiettivo è
l’impegno di aziende del territorio che iniziano, nel novembre del 1982, ad
offrire commesse di lavoro vero, per le quali utenti e operatori vengono
affiancati da gruppi di volontari".
1984: la Regione Veneto lo riconosce come centro pilota
Nel 1984 il Centro viene segnalato come esperienza significativa nell’ambito
di un progetto della Regione Veneto in ordine alle questioni dell’inserimento
lavorativo delle persone con disabilità: quello di Mareno è uno dei centri
pilota di una sperimentazione regionale che aveva come obiettivo il confronto
tra modalità diverse per perseguire l’inserimento lavorativo.
1985: l’aiuto degli Alpini
Nel 1985, grazie alla partecipazione attiva dell’Associazione Nazionale
Alpini, sezione di Conegliano, e dei sui 30 Gruppi la sede viene ingrandita in
modo da realizzare due ampi fabbricati comunicanti che permettono di aumentare
gli spazi a disposizione degli utenti.
Nel 2005 si compie l’ultimo intervento edilizio in ordine di tempo. Il Centro
viene ulteriormente ampliato con la costruzione di una nuova ala e con la
ristrutturazione e messa a norma dell’esistente.
Nel 2006 viene realizzata anche una Casa Appartamento, che diventa
indispensabile per le esperienze di sviluppo e mantenimento delle autonomie. La
costruzione di tale prefabbricato è sostenuta dall’Associazione di volontariato
“Angelo e Teresa Vendrame”, che nasce nel 1999 su iniziativa di alcuni familiari
di utenti afferenti prevalentemente, ma non solo, presso la sede di Mareno.
Oggi: un laboratorio di integrazione sociale per 30 persone
Oggi il Centro rappresenta una opportunità dopo l’obbligo scolastico e
formativo per un buon inserimento nel mondo del lavoro e individua gli elementi
necessari per una collocazione ottimale della persona in strutture di
accoglienza diurna per persone con disabilità.
Inoltre il Centro si configura come realtà di mantenimento e di continua
valorizzazione delle abilità acquisite quando la persona non è inseribile in
ambienti lavorativi esterni.
Infine, ma non per ultimo, il Centro è un laboratorio di integrazione sociale
con l’obiettivo di migliorare l’autonomia, la stima di sé, la capacità di
relazione attiva con le persone, grazie alla sua funzione di incontro e di
confronto di esperienze diverse.
Il Centro attualmente accoglie 30 persone in regime diurno provenienti dal
territorio dell’ULSS 2 “Marca Trevigiana” in prevalenza dai comuni limitrofi.
I progetti e la collaborazione con 10 aziende del territorio
Le attività del Centro includono un laboratorio polivalente, nel quale
vengono svolte produzioni di assemblaggio per conto di una decina di aziende del
territorio circostante; un laboratorio di attività artigianali creative, come la
decorazione della ceramica, la creazione di bomboniere o la realizzazione di
biglietti e di oggetti in carta riciclata, con circa 60 richieste all’anno da
parte di clienti privati; un laboratorio di battitura e impaginazione;
esperienze di autonomia sociale caratterizzate dall’uso di mezzi pubblici e
dall’effettuazione di uscite guidate sul territorio; stage aziendali, concordati
con i Servizio Inserimento Lavorativo dell’ULSS 2, per il graduale inserimento
lavorativo o per il consolidamento di esperienze acquisite; attività di tipo
ludico-sportivo in collaborazione con la piscina dell’Associazione presso la
sede di Pieve di Soligo e in collaborazione con l’ASD Saranese del Comune di
Santa Lucia di Piave per il progetto “Abili bocce”.
Le riflessioni dei ragazzi
Fondamentale nel progetto del Centro è anche la collaborazione degli utenti,
che partecipano periodicamente ad assemblee interne per condividere le
esperienze vissute: “il Centro di Mareno è un posto per stare insieme e per
imparare a lavorare bene”, “è un posto dove “stare insieme come amici e come
colleghi di lavoro, con gli operatori che i insegnano”, raccontano gli utenti.
“Qui mi sento importante grazie al lavoro”, spiega un ragazzo, mentre un altro
si augura che il Centro “si organizzi sempre meglio per sperimentare anche cose
nuove”.
I festeggiamenti
Il 1° ottobre erano presenti alla cerimonia il Vessillo della nostra Sezione
e tutti i nostri Gagliardetti e moltissimi Alpini, questo a testimoniare il
grande legame di amicizia e collaborazione che ci unisce. La giornata si è
aperta con l’alzabandiera cura nel cerimoniale della mostra Sezione e dopo la
Santa Messa celebrata dal Vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo e i
discorsi ufficiali, tutti gli intervenuti hanno pranzato assieme, grazie al
rancio preparato dagli Alpini di Mareno.
Il saluto e i ringraziamenti di Gigliola
L'intervento di Zaira Spreafico, Presidente nel 1985
Simone Algeo