MONTAGNA |
Dicembre 2022 |
Quest’anno, dopo 2 anni di restrizioni dovute alla pandemia covid19, è stato
possibile riprendere la frequentazione della nostra Montagna attraverso i raduni
ed i pellegrinaggi della nostra associazione.
Appuntamenti ritenuti sempre importanti dal nostro gruppo per alimentare lo
spirito alpino che ci contraddistingue nel nostro operato.
Le faticose ascese, l’Inno d’Italia, gli onori ai caduti, i momenti religiosi, i
momenti conviviali amplificati da luoghi maestosi che di volta in volta
incontriamo nei nostri pellegrinaggi, sono nella costanza e nella loro
semplicità l’essenza della nostra associazione dove ognuno si sente piccolo a
cospetto di grandi responsabilità, oneri e onori che incontriamo tutti i giorni
nella nostra vita associativa.
Rifugio Contrin
La stagione si apre a inizio estate con il raduno al “Rifugio Contrin”, la
casa della nostra associazione. Un’ascesa non troppo lunga e ripida che permette
di immergersi in un paesaggio magnifico al cospetto della parete Nord Ovest
della Marmolada e della cima Ombretta.
Il rifugio fu distrutto da un colpo di mortaio durante la Grande Guerra.
Fu proprio colui che diresse quel colpo, l’ufficiale Arturo Andreoletti che, nel
primo dopo guerra, fondò l’Associazione Nazionale Alpini e da primo presidente
volle la ricostruzione del rifugio.
Ortigara
Solo 3 settimane dopo, l’appuntamento solenne con il luogo Sacro per
eccellenza della nostra associazione, il Pellegrinaggio al Monte Ortigara.
Viene definito Pellegrinaggio, come pochi altri incontri della nostra
associazione, proprio per la sacralità del luogo dove, come pellegrini in
contemplazione e devozione, si sale tra quelle brulle rocce per ricordare quelle
decine di migliaia di militari italiani e austroungarici caduti lì durante la
Grande Guerra.
La colonna Mozza, posizionata lì nel 1920 durante la prima Adunata Nazionale,
porta l’iscrizione simbolo della nostra associazione “Per non dimenticare”.
Adamello
A fine luglio invece si svolge il Pellegrinaggio in Adamello, uno dei più
impegnativi per la forma e la destinazione. Infatti è un pellegrinaggio
“itinerante” in quanto ogni anno passa dall’organizzazione della Sezione di
Trento a quella della Val Camonica e si svolge solitamente in più giorni.
Quest’anno è stato il turno della Sezione trentina e in particolare del gruppo
di Spiazzo Rendena che ci ha ospitato.
La cerimonia in quota del sabato si è svolta nei pressi del Rifugio “Caduti
dell’Adamello” alla fine della Val di Genova, una bellissima valle ricca d’acqua
ai piedi del ghiacciaio dell’Adamello.
Il rifugio, per la nostra colonna (così vengono chiamati i vari gruppi di alpini
e non che arrivano dai vari percorsi), è stato raggiunto dopo 2 giorni di
cammino con più di 1000 m. di dislivello.
La cerimonia della domenica si è svolta in paese con la consueta sfilata per le
vie e la Santa Messa a chiusura.
Pian dei Buoi
La settimana successiva ci siamo ritrovati con i nostri amici del Gruppo
Alpini di Lozzo di Cadore per l’annuale cerimonia al Pian dei Buoi.
Qui, al cospetto delle magnifiche Marmarole e come sfondo l’Antelao e gli Spalti
di Toro, si ricordano i caduti di tutte le guerre con una Santa Messa alla
chiesetta della Madonna del Ciareido. Immancabile il momento conviviale che
nella sua semplicità riunisce tutti i partecipanti, gran-di e piccoli.
Col di Lana
La prima domenica di Agosto era previsto il pellegrinaggio al Col di Lana ma
quest’anno, causa le previsioni del tempo sfavorevoli, è stato rivisto con una
Santa Messa nella bellissima chiesa di Livinallongo del Col di Lana, preceduto
dagli onori ai caduti nella piazza del paese.
Anche qui i panorami mozzafiato fanno da cornice ad una giornata tutta Alpina.
Bosco delle Penne Mozze
Immancabile l’appuntamento con il raduno al Bosco delle Penne Mozze,
quest’anno anticipato a fine agosto per staccarsi dalla consueta prima settimana
di settembre caratterizzata dagli innumerevoli appuntamenti nazionali. Nella
magnifica cornice della Valle di San Daniele a monte di Cison di Valmarino ogni
anno riecheggia la volontà della nostra associazione di portare avanti il
ricordo di tutti quegli alpini che in tempi di guerra e di pace hanno dato la
vita per la nostra amata Patria.
Quest’anno, più di sempre, ha tuonato la voce del nostro past-president Corrado
Perona che, nonostante momenti di pura commozione, ha esaltato il nostro compito
di portare avanti il ricordo di chi è andato avanti e il dovere di tramandare lo
spirito di sacrificio, dedizione e abnegazione che contraddistingue la nostra
associazione.
Pasubio
Nel primo finesettimana di settembre ci siamo diretti presso uno dei teatri più cruenti della Prima Guerra Mondiale per l’annuale pellegrinaggio al Monte Pasubio. Percorrendo la magnifica e impressionante Strada delle 52 Gallerie, emblema dell’ingegneria militare di quei tempi, siamo saliti a 2100m slm per una semplice ma partecipata cerimonia alla chiesetta di Santa Maria del Pasubio e successivamente al Dente Italiano e Austriaco dove non sono mancati gli onori a uno e all’altro esercito che si sono combattuti tra quelle nude rocce più di cent’anni fa.
Passo Sentinella
A conclusione la stagione, nella seconda settimana di settembre, siamo saliti
al Passo della Sentinella, tra la zona di Sesto Pusteria e Danta di Cadore. Ai
piedi della Croda Rossa di Sesto e della Cima Popera, teatro di leggendarie
imprese alpine durante il primo conflitto mondiale, il Vescovo della diocesi di
Belluno e Feltre Mons. Renato Marangoni ha celebrato una Santa Messa per uno
sparuto gruppo di Alpini e simpatizzanti che hanno voluto sfidare l’importante
dislivello per salire in quota (la cerimonia si è svolta subito sotto il passo
causa la frana parziale della parte finale del sentiero).
Anche qui il silenzio di quei luoghi ha fatto riecheggiare il ricordo di tutti
quei soldati di uno e dell’altro schieramento che lì hanno perso la loro giovane
vita.
Simone Sanson
Adamello
Adamello
Adamello
Col di Lana
Rifugio Contrin
Rifugio Contrin
Ortigara
Pasubio
Pasubio