12° RADUNO GRUPPO CONEGLIANOdi Gino Ceccherini |
Dicembre 2023 |
Il saluto e l'augurio di Paola Del Din (M.O.V.M.)
Nell’ultimo fine settimana di ottobre, il gruppo di lavoro all’interno della
Sezione ANA di Conegliano, presieduto da un instancabile Alessandro Cenedese, ha
organizzato e portato a compimento il 12° raduno degli artiglieri alpini del
“Gruppo Conegliano”.
Sono stati due giorni di manifestazioni e cerimonie che hanno interessato tutta
la città ed i suoi abitanti. Il preludio al raduno è stato l’evento che si è
tenuto sabato 28 ottobre presso l’auditorium Toniolo, dove il Gen. Antonino
Inturri, (già comandante del “Conegliano” e del 3° Rgt. Art. da montagna), ha
condotto un incontro-dibattito alla presenza di diverse classi degli istituti
superiori “Da Collo” e “G. Galilei”. Il tema della mattinata era imperniato
sulle missioni di pace all’estero a cui hanno preso parte gli uomini delle
Truppe Alpine, con particolare riferimento a quanto svolto proprio dal gruppo di
artiglieria da montagna “Conegliano” in supporto alla popolazione durante la
missione ISAF in Afghanistan. Il risultato è stato incoraggiante per
l’attenzione dimostrata dai ragazzi, perché è importante spiegare ai giovani
d’oggi, che non hanno l’obbligo di fare la “naja”, quanto sia cambiato il ruolo
del soldato nei contesti internazionali, dove è sempre più importante cercare di
dividere i contendenti avendo un occhio di riguardo nei confronti dei civili ma
soprattutto delle donne e dei bambini.
Nel pomeriggio una delegazione di artiglieri si è recata presso il cimitero di
Orsago per rendere il doveroso omaggio alla tomba dove giacciono le spoglie
mortali della Medaglia d’Oro Giovanni Bortolotto, caduto in terra di Russia il
30 dicembre 1942, le cui gesta, oltre a quelle di tutti i “Leoni del
Conegliano”, sono raccontate da Giulio Bedeschi nel libro “Centomila gavette di
ghiaccio”. La giornata si è conclusa con la rassegna corale a cui hanno
partecipato il Coro Sezionale ANA di Conegliano “Giulio Bedeschi” e il coro
Sezionale ANA di Udine del Gruppo di Codroipo.
Spesso ci viene chiesto se vale la pena di profondere tanta energia, impegno e
tempo per organizzare un raduno del “Gruppo Conegliano”. Beh, se i risultati
sono quelli che abbiamo raggiunto in questi due giorni, ma soprattutto domenica
mattina, la risposta non può essere che una, semplice e scontata: si. Quando
vedi sfilare, dietro il picchetto in armi, 17 Gonfaloni dei comuni dell’area del
coneglianese con i relativi sindaci, il Vessillo sezionale di Conegliano,
scortato dal nostro presidente e con onore ed emozione dal comandante del Gruppo
Conegliano, Ten. Col. Pierluigi Signor e dal comandante del 3° Reggimento
Artiglieria da montagna, Col. Massimiliano Ferraresi, seguito da 8 vessilli
sezionali, 49 fiamme di gruppo, una decina di ex comandanti e più di duecento
radunisti, capisci subito che i nostri sforzi sono stati ampiamente ripagati.
Ma, secondo il mio modesto avviso, l’apice è stato raggiunto durante la
cerimonia dell’alzabandiera. L’emozione di issare e veder sventolare il
Tricolore che ha accompagnato il Gruppo Conegliano in tre missioni di pace
all’estero (Kabul ed Herat in Afghanistan ed in Kosovo), è stata coinvolgente;
quella bandiera un po’ sgualcita e ancora impolverata dal vento del deserto
afghano che viene gelosamente custodita nel Museo degli Alpini, è lì, pronta per
seguire e proteggere i nostri artiglieri ovunque saranno destinati a mantenere
la pace.
LE ORIGINI DEL “GRUPPO CONEGLIANO”
Il Gruppo di Artiglieria da montagna “Conegliano” è una delle più antiche unità di artiglieria dell’Esercito italiano; fin dalla sua costituzione così come tuttora, inquadra tre batteria: la 13ª, la 14ª e la 15ª. La storia di queste batterie è tuttavia ancora molto più antica. Le loro origini risalgono infatti ai primi esperimenti di artiglieria da montagna, verso la metà del 19° secolo, quando i reggimenti di artiglieria da piazza costituivano, in occasione delle campagne risorgimentali, delle speciali batterie someggiate, organizzate per la guerra in montagna. Queste batterie, inizialmente nel numero di cinque e numerate da 1 a 5, furono stabilmente riunite, nel 1877, in una nuova unità di formazione, la “Brigata di batterie da montagna”, con sede a Torino. Cinque anni dopo, nel 1882, per soddisfare le esigenze di difesa dei confini montani piemontese e veneto, le batterie da montagna furono portate da 5 a 8 e le brigate da 1 a 2, una con sede a Torino e l’altra, la prima (1) a Vicenza, con due batterie distaccate a Conegliano. Non dobbiamo dimenticare che nelle nostre zone il confine con l’Impero austro-ungarico passava per il Pasubio, l’Altopiano di Asiago e le vette feltrine. Da notare che le brigate continuano a dipendere dai reggimenti di fortezza, tant’è che l’uniforme degli artiglieri da montagna è la stessa di tutti i reparti di artiglieria, fatti salvi gli scarponi. Nel 1887 l’artiglieria da montagna subisce un ulteriore sviluppo; viene costituito, infatti, il Reggimento di artiglieria da montagna, su 3 brigate, ciascuna con 3 batterie: è questo l’ordinamento che verrà mantenuto fino ai nostri giorni. Il Reggimento cessa di essere inquadrato nell’artiglieria da fortezza e diventa autonomo: una delle tre brigate ha sede a Conegliano, con le batterie 1ª, 2ª e 3ª, le prime cioè delle cinque batterie costituite dice anni prima. Il 1895 è un anno cruciale per la storia delle batterie perché esse passano da 9 a 15 e le brigate da 3 a 5; la 1ª, 2ª e 3ª batteria assumono la denominazione di 13ª, 14ª e 15ª e, inquadrate nella V Brigata, hanno sede permanente a Conegliano. Sette anni dopo, nel 1902, la V Brigata diventa a sua volta autonoma ed assume la denominazione di “BRIGATA DI ARTIGLIERIA DA MONTAGNA DEL VENETO” per diventare poi, nel 1909, prima “Brigata Conegliano” e poi, finalmente, “Gruppo Conegliano”; l’anno dopo, con una solenne cerimonia, tutte le unità di artiglieria da montagna riceveranno il cappello di feltro grigio con la penna: il cappello alpino. In conclusione, il “Conegliano” nasce, come denominazione, nel 1909, ma le sue origini possono essere fatte risalire alla Brigata di Artiglieria del Veneto e prima ancora, nel 1895, alla V brigata autonoma. Analogamente le sue batterie, sicuramente le prime di artiglieria da montagna, risalgono allo stesso 1895, ma - come emanazione della 1ª, 2ª e 3ª btr. – quantomeno al 1877.
PREGHIERA DEL GRUPPO CONEGLIANO
Preghiera del Conegliano durante la campagna Italo Greca 1940-1941
"Devant al Conean o si sçiampe o si mùr"
Signore Iddio che nelle Alpi da noi amate versasti a profusione l’abbondanza
dei tuoi doni, ascolta ed accogli in questa ora di guerra, la nostra preghiera.
Benedici o Signore alle nostre mamme che la fede in Te ci appressero e placano
in essa l’ansia della lunga attesa.
Benedici alle nostre spose amatissime, ed ai nostri bimbi benedici o Signore,
che sono tutta la nostra gioia e che ogni mattina e ogni sera le loro manine
congiungono per dirti "O Signore fa che mio papà ritorni; ma vittorioso".
Ai nostri campi benedici onde abbiano abbondanza di messi e a tutte le nostre
case benedici perché sia pace in esse e sia letizia di volti.
A noi benedici o Signore; Soldati in armi per le fortune e per la grandezza
d’Italia e a Chi ci guida ai destini sicuri.
E fa che nella luce folgorante del Tricolore vittorioso si
Si traduca sempre in realtà il motto del nostro Conegliano.
scarica manifesto e pieghevole
SABATO 28 OTTOBRE 2023
Ore 10.00 INCONTRO-DIBATTITO Con le scuole superiori di Conegliano verranno ripercorsi l’impiego e l’impegno delle Truppe Alpine nei contesti operativi nazionali e internazionali con particolare riferimento a quanto svolto proprio dal gruppo di artiglieria da montagna “Conegliano” in supporto alla popolazione durante la missione ISAF in Afghanistan. Relatore Gen. Antonino Inturri Auditorium - G. Toniolo, Via Galileo Galilei - Conegliano
Ore 19.00 S.Messa Chiesa SS. Martino e Rosa
Ore 20.30 SERATA CORALE con il Coro Sezionale ANA di Conegliano “Giulio
Bedeschi” e il coro Sezionale ANA di Udine Gruppo di Codroipo
Chiesa SS.Martino e Rosa
DOMENICA 29 OTTOBRE 2023
Ore 10.00 Ammassamento Reparto in Armi e Radunisti del
“Conegliano” - Borgo Madonna
Ore 10.45 Alzabandiera e deposizione Corona al Monumento ai Caduti Piazza IV
Novembre
Ore 11.00 Sfilata fino a Piazza Cima
Ore 11.30 Interventi delle Autorità Piazza Cima
Ore 12.30 Rancio Alpino Via Calpena 3 - Conegliano c/o sede
Gruppo “M.O. Pietro Maset”
Ore 18.00 Ammainabandiera