ALDO DESIDERA

Aprile 2006

Collalto ricorda l'Eroe Aldo Desidera



Rimase sul Don con i suoi Alpini a fronteggiare l'offensiva russa. La figlia Bruna ha deposto un mazzo di fiori alla grotta di Lourdes.

Domenica 13 ottobre 2005, nella chiesa di Collalto, autorità e Alpini hanno commemorato la figura del maggiore Aldo Desidera di Treviso, fatto prigioniero sul Don nel 1943 e morto in un campo di concentramento russo.
L’iniziativa dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra è stata portata avanti da Elisa Falchetto, presidente provinciale del sodalizio con la collaborazione del Gruppo Collalto.
Era presente Bruna Desidera, figlia del Maggiore caduto in Russia, che ha deposto dei fiori alla grotta di Lourdes eretta a Collalto nei pressi della parrocchiale proprio per ricordare i caduti e i dispersi in guerra. Un’icona raffigurante il maggiore Desidera è stata portata alla grotta insieme ad un mazzo di fiori, nell’ufficialità semplice e genuina degli Alpini di Collalto.
Il Maggiore degli Alpini Aldo Desidera, decorato di medaglia d’argento al Valor Militare, ha partecipato giovanissimo alla prima guerra mondiale con il grado di sottotenente. L’otto aprile del 1916, ferito in combattimento veniva promosso Tenente e congedato nell’ottobre del 1919, con il grado di Capitano, sperando di potersi dedicare solo alla famiglia e al lavoro. Il 20 settembre del 1940, veniva però richiamato alle armi e destinato, con il grado di Maggiore, al Comando degli Alpini di Torino.
Il 4 dicembre del 1940 veniva trasferito in Albania al Comando di una Divisione Alpina della Cuneense, con la quale rientrava in Patria il 6 maggio 1941. Dopo un breve periodo di permanenza a Cuneo però venia inviato in Russia.
Il 27 Luglio 1942, partecipava ai furiosi combattimenti sull’ansa del Don.
Nell’imminenza della ritirata, il Maggiore Desidera, avrebbe potuto seguire il proprio Comando, ma scelse invece di rimanere con i suoi Alpini ad arginare l’offensiva russa. Nel gennaio del 1943, durante un tentativo di rompere l’accerchiamento, veniva fatto prigioniero e dopo una lunga e tragica marcia durata 15 giorni, veniva mandato nel famigerato campo di concentramento di Krinovaya.
Mentre gli altri compagni venivano trasferiti in altri campi, il Maggiore Aldo Desidera, logorato nell’organismo, congelato ad entrambi gli arti inferiori, a soli 47 anni finiva i suoi giorni in quell’inferno di ghiaccio e le sue ossa venivano tumulate in una fossa comune.
A Treviso lasciava la moglie con 4 figli.
A Collalto, dopo 62 anni, è stato ricordato questo nostro Eroe. (a.m)