Storie dei nostri veci

ANTONIO DA RE


Dicembre 1995

QUELL’IMMAGINE SACRA LO ACCOMPAGNO’ ANCHE NELLA STEPPA RUSSA

La vicenda dell'alpino ANTONIO DA RE di Scomigo

E' doveroso mettere in evidenza, anche nel nostro periodico, fatti di persone semplici, ma dotate di tanta sensibilità e profonda religiosità.
La persona di cui intendo parlare è ANTONIO DA RE, detto Toni Piadéra, di Scomigo.
Due parole su quest'uomo che ha dalla sua anche l'umiltà di riconoscere alla fede ed alla preghiera tutti i benefici avuti durante la sua vita, in modo particolare durante il periodo bellico.
Nato nel 1914, quando l'Italia dichiarò guerra all'Etiopia fu chiamato alle armi ed inviato al fronte. Terminata la guerra decide di rimanere per qualche tempo laggiù per motivi di lavoro. Ritornato in patria, un altro conflitto lo aspetta.
Viene nuovamente arruolato e destinato alla divisione «Julia», in partenza per la Russia. L'ammassamento delle truppe viene fatto ad Udine. Qui avviene un fatto interessante. Chi crede associa sempre certi fatti significativi all'intervento di un sacerdote, o comunque di una persona sacra. Protagonista in questo caso è un padre francescano che si trova alla stazione ferroviaria di Udine e rivolge parole di incoraggiamento e di conforto ai soldati in partenza. Estrae dalla saccoccia un pacchetto di immagini della Vergine con la rispettiva preghiera. Il nostro alpino ne riceve una, la legge, la trova molto bella e la custodisce nel portafoglio, impegnandosi a rileggerla fino ad impararla a memoria.
Tutti conosciamo gli eventi tristi e le indicibili sofferenze che i nostri soldati dovettero affrontare in Russia... Il Da Re ad un certo momento si trova solo nella ritirata. Provvidenzialmente s'imbatte in un cavallo che traina una slitta vuota. E' la sua salvezza. Ha i piedi in via di congelamento e giudica un dono della Madonna tale circostanza.
Ancor oggi egli non passa giorno senza recitare la bella preghiera che il buon frate gli aveva donato.

Un amico