Gerolamo Busolli nacque l’11 gennaio 1878 a Pieve di Soligo e nel 1971 - nel corso di un raduno di reduci
del battaglione “Monte Levanna”, immutabilmente fedeli
al loro comandante morto a Rivoli Veronese il 31 ottobre 1946 - gli venne dedicata
una via nei pressi della sua casa natale sulla quale è anche stata murata una lapide.
Col grado di capitano Busolli partecipò alla campagna di Libia meritando un
encomio solenne ad Ettangi il 18 giugno 1913 (uguale riconoscimento venne
conferito nella medesima circostanza, al ten. Gabriele Nasci da Cordignano e al
cap. magg. Gambin da Moriago) e nella guerra 1915-18 diede prove ancora più
evidenti del suo valore e dell’efficace capacità di comando.
Meritò la prima medaglia
d’argento a riconoscimento del valore dimostrato il 26 maggio e il 4 agosto
1915 nei combattimenti svoltisi a Cima di Sevaredo e infine al torrente Bacher dove
un proiettile gli fracassò una mascella; col grado di maggiore passò dal 7° al 4°
Alpini e meritò altra medaglia d’argento sul Vodice il 17 maggio 1917 dove a quota
592 venne ferito alla testa da schegge di granata. Altre ferite e riconoscimenti
ebbe sul Grappa quando, nelle prime ore del 24 ottobre 1918, si era prodotta una
infiltrazione nemica a destra della dorsale dei Solaroli; Busolli accorse col suo “Levanna”
e raccolti sotto il Valderoa i superstiti del 74°
fanteria - si lanciò contro gli
austriaci ingaggiando una lotta furibonda che si concluse con l’arretramento degli
avversari.
Altri scontri ormai cruenti vennero condotti il giorno dopo unitamente al
battaglione “Aposta” del “Levanna” - decorato di medaglia d’argento - caddero 7
ufficiali e 103 Alpini, e feriti furono 14 ufficiali e 493 soldati; al comandante Busolli
venne conferita sul campo la sua terza medaglia d’argento.
Nel dopoguerra Busolli
comandò il Deposito del 6° Alpini e poi il battaglione “Edolo”, promosso generale
e insignito delle onorificenze di Commendatore della Corona d’Italia, di
Commendatore dell’ordine coloniale della Stella d’Italia, e di cavaliere dell’Ordine
dei S.S. Maurizio e Lazzaro, ebbe il conforto del sincero affetto dei suoi Alpini, particolarmente
quelli del “Monte Levanna”.
Al Generale Busolli e’ intitolato il Gruppo Alpino di Rivoli Veronese.
Maggio/Giugno 1963
Ad integrazione di quanto segnalato nel precedente numero, e nel riservarci di accertare le
discordanze riguardanti alcune date, diamo ulteriori notizie sulla vita di Gerolamo Busolli nato a Pieve di Soligo l’11
gennaio 1878 (secondo altri il 14 gennaio 1876) e deceduto a Rivoli Veronese il 31 ottobre (o 2 novembre) 1946.
Busolli fu nel 1912 in Tripolitania e Cirenaica col grado di capitano ottenendo una croce al v.m.
combattendo contro i turchi; meritò tre medaglie d’argento nella Guerra «1915-18»: nel maggio 1916 a Cima Lavaredo, una
al Vodice e la terza nel 1917 ai Solaroli come comandante del battaglione «Monte Levanna» del IV Alpini.
Dopo la guerra comandò il Deposito del VI Reggimento Alpini e il battaglione «Edolo» fino alla
promozione a Generale di brigata.
Il Generale Busolli era insignito di tre onorificenze: commendatore dell’Ordine della Corona
d’Italia, commendatore dell’Ordine coloniale della Stella d’Italia e cavaliere dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.