M.O. GIOVANNI BORTOLOTTO


M.O. Giovanni BORTOLOTTO
1918-1943

Giovanni Bortolotto pur essendo nato a Vittorio Veneto trascorse ad Orsago la maggior parte della sua breve vita; nato l'11 aprile 1918, venne arruolato a fine marzo del 1939 con assegnazione al "Gruppo Conegliano" del 3° Artiglieria da Montagna.
Dopo tre mesi Venne inviato in Albania sbarcando a Durazzo il 30 giugno; artigliere scelto dal 15 gennaio 1940, venne promosso poi caporale il 15 febbraio e caporale maggiore il 16 agosto dello stesso anno.

Trattenuto alle armi al completamento del periodo di leva, Bortolotto iniziò i combattimenti col Gruppo "Conegliano" il 28 ottobre 1940, e dopo pochi giorni meritò la Croce di Guerra al Valore Militare con la seguente motivazione: "Durante un attacco contro la nostra linea individuava un'arma nemica che veniva messa in posizione, di sua iniziativa sparava con il suo pezzo riuscendo a neutralizzarla e a mettere in fuga i serventi. Si prodigava per rintuzzare col suo pezzo riuscendo a neutralizzare vari tentativi di infiltrazione avversaria. Samarinz, fronte greco-albanese 2 novembre 1940".
Continuata la campagna con la 14a Batteria fino al 23 aprile 1941, Bortolotto venne promosso sergente con anzianità 1 dicembre 1941, imbarcandosi poi a Patrasso il 28 marzo 1942 per rimpatrio del Reggimento; sbarcato a Bari il 1 Aprile, venne rinviato subito in territorio dichiarato in stato di guerra, partendo poi per la Russia il 13 Agosto ove prese parte a tutte le operazioni compiute dal Gruppo "Conegliano". Nell'ansa del Don profuse ogni sua qualità eroica e tecnica sin dall'inizio della travolgente offensiva avversaria, esprimendo il massimo eroismo nei combattimenti del 30 dicembre; nonostante le gravi ferite riportate, continuò a combattere fino a venire nuovamente colpito. Morì il 30 dicembre 1942, e alla sua memoria venne conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare con questa eccezionale motivazione: Capo pezzo di leggendario valore già distintosi sul fronte greco, durante un sanguinoso combattimento contro preponderanti forze avversarie era esempio superbo di sprezzo del pericolo e senso del dovere. Benché ferito ad un braccio sostituiva il puntatore caduto e nonostante il martellante fuoco avversario, che stroncava altri due serventi, falciava dapprima col fuoco il nemico incalzante e poi contrassaltava con bombe a mano riuscendo a respingerlo. Riprendeva in seguito il tiro benché esausto per il sangue perduto, fino a quando nuovamente colpito si abbatteva sul suo cannone. Russia, 30 dicembre 1942".

All'eroico Artigliere Alpino, il Gruppo di Orsago, il 26 settembre 1965, ha dedicato il suo gagliardetto, con una grandiosa cerimonia battesimale; è stata pure dedicata una via del Paese e un cippo dello scultore Balliana su progetto di Pollesel in sua memoria.

8 novembre 1992 - Il ritorno delle spoglie della M.O. BORTOLOTTO
Ad anni di distanza nel tempo, a prima vista si direbbe che le vicende vissute dai soldati italiani sul fronte russo, durante la seconda guerra mondiale, debbano risultare talmente lontane e sfocate da non rendere possibile una ricostruzione attendibile, basata sulla memoria di chi è ritornato o al massimo su brevi appunti tracciati a matita su di un foglietto.
Invece bisogna riconoscere che quelle vicende hanno segnato a fuoco l'animo, prima ancora di essere impresse nei recessi della memoria.

Domenica 8 novembre al Sacrario militare di Fagarè sono stati tributati gli onori militari alle urne con i resti di soldati italiani della seconda guerra mondiale già residenti nei vari comuni della nostra provincia e provenienti dai cimiteri della Russia e dell'ex Germania Orientale.
I resti sono relativi a soli 44 caduti, che nel corso dei lavori di esumazione delle salme si sono potuti identificare con certezza: 12 provengono dal campo d'internamento tedesco di Luckenwalde (il cosiddetto "lager del dolore"), i rimanenti dalla Russia.

Al termine della cerimonia la consegna delle urne, con i resti dei Caduti, ai parenti per la sepoltura nei rispettivi luoghi di residenza, molti dei quali dei gruppi della nostra sezione; così è stato per le spoglie di Gino Dotta e Angelo Furlan (Pieve di Soligo), Ermenegildo Breda ed Emilio Pupetti (Sernaglia), Giuseppe Zava (Godega S.U.), Angelo Salton (Corbanese), Rodolfo Rosada (Francenigo) e della M.O. Giovanni Bortolotto per Orsago, a cui è stata tributata l'onoranza della nostra sezione, alla quale ha presenziato il presidente nazionale Leonardo Caprioli, di ritorno da analoga cerimonia nel Tarvisiano.
La cerimonia commemorativa voluta e preparata dalle amministrazioni comunali di Orsago e Vittorio Veneto con la collaborazione della nostra sezione ha avuto la fitta rappresentanza dei vessilli sezionali e di associazioni d'arma.