Le Fiamme
Verdi superstiti tornate in Patria, dopo aver medicato e sanato le piaghe del corpo e dello spirito fecero parte di quegli
uomini di buona volontà, che, coltivando tante speranze, rilanciarono la riedificazione del nostro Paese, anch'esso
non risparmiato dal disfacimento materiale, economico e morale.
Con il senso operoso radicato delle centinaia di Alpini del comprensorio Coneglianese, ritornati nel nel clima familiare rasserenati, con la
carica umana e con la simpatia che man nano riscuotevano, malgrado le
vicissitudini del passato, che avevano, a torto, destato perplessità, la sezione fece progressi da gigante. I soci si
moltiplicarono, e il profondo attaccamento della nostra associazione portò i suoi buoni frutti.
Emersero, pertanto, quelle Penne Nere che, nel tempo libero, dedicarono anima e cuore per l’arricchimento delle ispirazioni e delle iniziative,
costruendo :nuovi gruppi.
L'ultima domenica di Agosto del 1945, i baldi Alpini coneglianesi si ritrovarono per riprendere il cammino lungo la strada lasciata
prima della guerra. L'incontro assembleare avvenne nell’allora abituale sede “Trattoria Nazionale” per eleggere il
Consiglio Direttivo.
Unanimi i soci presenti nominarono il seguente direttivo:
Presidente: Gerolamo Zava
Vice Presidente: Francesco Travaini
Segretario: Guerriero Vascellari
Consiglieri: Giovanni Daccò, Bruno Moras, Giovanni Sorga,
Albino De Crignis, Tullio De Vido, Nino Dalla Zentil, Riccardo Romiati
Cappellano: Don Francesco Sartor
Francesco Travaini e Giovanni Daccò furono gli encomiabili trascinatori per la situazione e ricostituzione dei gruppi; altro animatore e cooperatore fu l’allora segretario Guerriero Vascellari, Non si può dimenticare la preziosa collaborazione del ten. col. Camaggi della “Staccata” di Conegliano.
Zava presidente dal 1945 al 1952.
IL COLONNELLO GEROLAMO ZAVA PRESIDENTE
L’avv. Gerolamo Zava, nato nel 1880 a Cison di Valmarino e combattente durante tutto il corso della guerra,
fece parte a Parigi - quale consulente giuridico - della commissione alleata per l’elaborazione del trattato di pace firmato il 28 giugno
1919.
Nel 1921 (fino alla fine di Ottobre del 1922) G. Zava fu sindaco di Conegliano. Successivamente fu a capo
dell’amministrazione comunale di Cison di Valmarino, e poi nuovamente di quella di Conegliano; di questa città del Trevigiano fu
socio fondatore e per lunghi anni presidente della sezione dell’Associazione Alpini.
Col grado di Colonnello comandò, nel corso della guerra 1940-43, il deposito
del 7°Alpini a Belluno.
Deceduto il 9 gennaio 1960, il grand’uff. avv. Gerolamo Zava era pure decorato della Croce di
Cavaliere della Legion d’Onore, di commendator di SS. Maurizio e Lazzaro, della croce di Malta, e di altre insegne
di ordini
equestri internazionali.
Fu uno dei pochissimi ufficiali di complemento che raggiunse eccezionalmente il grado di
colonnello ed assegnato ad un comando.